sabato 14 novembre 2009

Istat, agriturismo in crescita (+4,3%): più cibo, alloggi e gite

L’Istat ha diffuso i principali risultati della rilevazione statistica sull’agriturismo riferiti al 31 dicembre 2008. L’agriturismo rappresenta, per definizione, l’offerta di ospitalità da parte di un’azienda agricola che ha ottenuto apposita autorizzazione comunale e ha adeguato le proprie strutture aziendali per svolgere tale attività. Nel 2008 le aziende agricole autorizzate all’esercizio dell’agriturismo sono 18.480, con un incremento di 760 unità (+4,3 per cento) rispetto all’anno precedente. Oltre la metà delle aziende è localizzato in collina (51,4 per cento), più di un terzo in montagna (34,4 per cento) - il che, osserva l’Istat, contribuisce al mantenimento e allo sviluppo sia degli insediamenti sia dell’attività agricola in zone spesso svantaggiate - ed appena il 14,2 per cento in pianura. Il 44,9 per cento delle aziende agrituristiche si trova nel Nord del Paese, il 35,2 per cento nel Centro e il restante 19,9 per cento nel Mezzogiorno. In particolare, nelle regioni settentrionali e nel Mezzogiorno si concentra la percentuale più alta delle aziende con ristorazione (rispettivamente il 44,2 per cento e il 31,4 per cento del totale), mentre nell’Italia centrale è presente il 59,1 per cento degli agriturismi con degustazione. Complessivamente, si riscontra una presenza agrituristica capillarmente diffusa e storicamente radicata in Toscana e in Alto Adige, dove sono localizzate, rispettivamente, 4.061 e 2.921 aziende.

L’attività agrituristica presenta dimensioni significative anche in Veneto, Lombardia, Umbria (con oltre mille aziende), Piemonte, Emilia Romagna, Campania, Marche e Sardegna (con oltre 700 aziende). Si conferma una presenza femminile significativa nella conduzione delle aziende agrituristiche, con una quota pari al 34,9 per cento (6.441 unità) In particolare, in Toscana le donne gestiscono 1.645 agriturismi (25,5 per cento del totale nazionale). Nel corso del 2008 sono 1.193 le nuove aziende autorizzate all’attività agrituristica e 433 quelle cessate; rispetto al 2007, si registra una diminuzione sia delle nuove autorizzazioni (-457 unità) sia delle cessazioni (-262 unità). Dinamica del settore agrituristico. In dieci anni, tra il 1998 e il 2008, le aziende agrituristiche sono aumentate complessivamente del 90,2 per cento (passando da 9.718 a 18.480 unità). Fra le altre attività, l’escursionismo è aumentato del 65,9 per cento e l’equitazione del 27,5 per cento. Tali dinamiche fanno sì che, nel 2008, l’alloggio e la ristorazione costituiscono le principali attività agrituristiche, spesso arricchite dalla degustazione e da altre attività. L’agriturismo si conferma come una realtà tipicamente italiana, diversa dal turismo rurale diffuso negli altri Paesi europei. Peraltro, lo stretto legame fra l’attività agrituristica e la gestione complessiva delle aziende agricole qualifica il settore come una risorsa fondamentale della realtà agricola del Paese.

Aziende agrituristiche autorizzate all’alloggio. Nel 2008 la ricettività autorizzata degli agriturismi continua a crescere sia per il numero di aziende ospitanti, sia per i posti letto e per le piazzole di sosta messi a disposizione dei clienti. Complessivamente, le aziende autorizzate all’alloggio sono 15.334 (83 per cento del totale nazionale degli agriturismi), i posti letto autorizzati 189.013 (+5 per cento rispetto al 2007) e le piazzole per l’agricampeggio 7.320 (+3,8 per cento). Il Centro-Sud si conferma asse dell’ospitalità agrituristica, con il 60,7 per cento del totale nazionale degli alloggi autorizzati e il 65,2 per cento dei posti letto. In base alla tipologia di alloggio prevalente si possono distinguere talune specializzazioni regionali: nel Trentino-Alto Adige è largamente diffuso il solo pernottamento (2.010 unità, pari al 70,4 per cento del totale regionale), in Toscana circa un quarto delle aziende offre anche la prima colazione (1.001 unità, pari al 24,9 per cento), in Sardegna prevale la mezza pensione (397 unità, pari al 69 per cento), mentre la pensione completa è più rappresentata in Campania (480 alloggi, pari al 78,9 per cento)

Ristorazione agrituristica. Nel 2008 le aziende autorizzate alla ristorazione sono 8.928 (48,3 per cento del totale degli agriturismi). La crescita di questa tipologia di struttura rispetto al 2007 riguarda tutte le ripartizioni: Centro (+6,6 per cento), Nord (+4,3 per cento) e (+4,2 per cento). In linea con quanto registrato per l’alloggio, la ristorazione, pur in aumento in tutte le regioni settentrionali, è maggiormente presente in quelle centro-meridionali dove è localizzato il 55,8 per cento delle aziende ristoratrici. La sola ristorazione è più diffusa in Lombardia, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Sardegna ove è ubicato ben il 72,7 per cento delle aziende autorizzate unicamente alla ristorazione; viceversa, tale tipologia risulta del tutto assente in Valle d’Aosta, Toscana, Umbria, Marche e Puglia.

Aziende agrituristiche autorizzate alla degustazione. La degustazione consiste nell’assaggio di prodotti agricoli e agroalimentari che non assume le caratteristiche proprie di un pasto o spuntino. Essa rappresenta un arricchimento dell’offerta aziendale che si inserisce nel circuito di ristorazione-alloggio mediante il consumo in loco di prodotti agricoli e agroalimentari di origine aziendale. L’autorizzazione alla degustazione non è prevista nella provincia di Bolzano, in Liguria, Emilia Romagna e Sardegna. Le aziende espressamente autorizzate alla degustazione sono 3.304, pari al 17,9 per cento degli agriturismi in complesso: al Nord e nel Mezzogiorno le aziende registrano aumenti rispettivamente del 10,1 per cento e del 2,9 per cento; al Centro si osserva, invece, una lieve contrazione (-0,6 per cento).

Altre attività agrituristiche. Le aziende autorizzate all’esercizio di altre attività agrituristiche (equitazione, escursionismo, osservazioni naturalistiche, trekking, mountain bike, corsi, sport e varie) sono 10.354, pari al 56 per cento degli agriturismi nazionali; tale risultato deriva principalmente dall’incremento registrato nelle regioni settentrionali (+13,4 per cento rispetto al 2007). L’escursionismo e l’impiego di mountain-bike sono praticati, rispettivamente, in 3.140 e 2.398 aziende. Nelle altre attività agrituristiche rientrano anche il trekking, l’equitazione e i corsi che riguardano, rispettivamente, 1.657, 1.615 e 1.407 unità; più limitata, invece, l’offerta di osservazioni naturalistiche che interessa soltanto 607 agriturismi.
FONTE: http://www.ilvelino.it

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