mercoledì 13 gennaio 2010

Toscana regina dell'agriturismo

Un libro dell'Istat fotografa il trend della vacanza in fattorie e aziende produttrici di prodotti della terra: nella regione del Chianti il 22 per cento delle presenze, poi Trentino Alto Adige e Veneto. "Un fenomeno tipicamente italiano"
Toscana leader italiana nell'agriturismo. Lo ha reso noto l'Istat, attraverso il volume "Noi Italia". La regione del Chianti e della "Fiorentina", nel 2008 (ultimo anno classificato in via definitiva, deteneva una quota di mercato pari al 22 per cento delle presenze totali, seguita dal Trentino Alto Adige (17,5%) e dal Veneto (6,6%).

La pubblicazione dell'Istituto nazionale di statistica non si limita a enumerare cifre, ma analizza il trend di questa forma di turismo, descrivendola come "un fenomeno tipicamente italiano, che ha visto nell'ultimo decennio una crescita significativa, sia come forma di vacanza alternativa al turismo cosiddetto di massa, sia come modalità di diversificazione delle attività agricole in grado di aumentare il valore aggiunto dell'economia rurale".

Gli agriturismi più "grandi", in media, sono quelli ubicati in Puglia e Sicilia (19 posti letto circa per azienda); fanalino di coda la Provincia Autonoma di Bolzano e Campania (rispettivamente con 8 e 9 posti letto). Nel nostro Paese, rileva ancora l'Istat, tra il 1998 e il 2008 le aziende agrituristiche sono aumentate del 90%, passando da 9.718 a 18.480 unità, con un numero di posti letto arrivato a 189.013 rispetto ai 93.824 di dieci anni prima. La crescita, si sottolinea, ha riguardato soprattutto le regioni del Centro-Sud, con in testa la Campania (da 132 a 809 aziende), seguita dal Lazio (da 134 a 629) e da Molise, Calabria e Sicilia.

Sempre nello stesso lasso di tempo sono aumentate sensibilmente le aziende in grado di offrire ristorazione e degustazione di prodotti tipici locali (rispettivamente dell'80,3 e del 193,5%). Forte infine la presenza rosa a livello di gestione delle aziende: a livello nazionale infatti il 35% degli agriturismi del Paese risultava essere diretto da una donna.
FONTE: La Repubblica

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