giovedì 4 febbraio 2010

Puntare sul turismo di settore per aumentare l’occupazione

Avete mai pensato di ampliare il target del vostro hotel a nuovi segmenti di mercato?

Ci troviamo nell’era della personalizzazione, in cui un hotel non può più permettersi di offrire soltanto servizi ordinari e per raggiungere il successo ha la necessità di distinguersi dai propri competitor, di essere diverso: come i SEO puntano sulle long tail keyword piuttosto che su quelle generiche per ottimizzare il posizionamento del vostro sito sui motori di ricerca, così voi dovreste puntare su quelle nicchie di mercato specifiche che sebbene ancora minoritarie, stanno emergendo e si stanno sviluppando, dando una risposta a richieste sempre più particolari.

Abbiamo già parlato degli “over 65”, che si prevede saranno i clienti target maggiormente in crescita nei prossimi anni, ma questa settimana vogliamo trattare di un altro importante settore: quello “gay e lesbo-friendly”.

Secondo quello che sostengono le ricerche e le stime condotte in questo ambito, questi segmenti di utenti non solo non sembrano aver risentito della recente flessione economica, ma hanno continuato a viaggiare e hanno incrementato il loro budget di viaggio, confermandosi come una delle poche nicchie capaci di mantenere un trend in crescita.

Perché? Secondo Ian Rooks, consulente del mercato gay&lesbo per TTG Italia, “Hanno disponibilità economiche maggiori rispetto agli eterosessuali, perché ricoprono ruoli professionali ben remunerati e, non avendo figli, possono decidere di destinare una parte significativa dei loro stipendi ai viaggi”.

I numeri sono significativi, come dimostra il comunicato stampa diffuso recentemente dal sito Gaytravel.com, un portale pensato per la pianificazione di viaggi gay-friendly appunto:

■Ogni anno gay e lesbiche spendono in viaggi approssimativamente 65 miliardi di dollari
■Nei prossimi 5 anni si prevede che la spesa cresca fino ad 85 miliardi di dollari
■L’ufficio del Turismo della Città di Filadelfia ha dichiarato che per ogni dollaro speso a sostegno di campagne promozionali gay-friendly, è stata generata una spesa turistica di 153 $

Il Turismo gay in Italia
Per quanto riguarda lo sviluppo del turismo gay nel Belpaese, possiamo fare riferimento ai dati resi pubblici durante un recente seminario organizzato a Roma dal tour operator Quiiky.com, brand gay-friendly dell’azienda Sonders and Beach, patrocinato da Confindustria Assotravel.

Secondo il sito italiano di news e informazione Queerway.it, rivolto proprio alla comunità GLBT (gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e trans gender) anche in Italia il mercato del turismo gay nell’ultimo hanno ha subito una forte espansione:

■Il giro d’affari è di oltre 3 miliardi di euro all’anno
■Il settore gay travel costituisce ben il 7% dell’intero mercato turistico italiano, in base ai GLBT attualmente dichiarati
■Nel 2011 si verificherà un incremento di turisti GLBT a Venezia, Firenze, Bologna e Roma, mentre molti gay italiani voleranno all’estero verso mete più esotiche, come Canarie, Santorini e Messico, dove adesso è di moda celebrare un simbolico matrimonio omosessuale secondo antichi riti Maya.

Le caratteristiche dell’hotel gay-friendly
Se state pensando di rivolgervi anche a questo target e dunque di rendere la vostra attività autenticamente “gay-friendly”, non basta solo scriverlo sul vostro sito ufficiale, ma è necessario dimostrare concretamente la propria neutralità verso chi ha un diverso orientamento sessuale:

1.Istruite lo staff: fate capire ai vostri collaboratori che una coppia gay ha gli stessi diritti ed esigenze di una coppia etero e che dunque devono essere trattati allo stesso modo e con le stesse attenzioni. La coppia gay durante la vacanza vuole sentirsi libera, ben accetta e non osservata, dunque suggerite al vostro staff di fare attenzione a non lanciare occhiatacce o dimostrare forme di disapprovazione solo nel vedere una coppia gay che si tiene per mano o si bacia.

2.Fate in modo che il vostro concierge sia sempre aggiornato sulla night-life gay della vostra città: difficilmente una coppia gay tornerà in un hotel dove i membri dello staff non possono consigliare nemmeno un locale o una serata gay-friendly.

3.Date il benvenuto con un “Welcome pack”: servirà a far sentire ben accetti e realmente coccolati i vostri ospiti. Secondo le stime nove su dieci, se accolti con un LGBT welcome pack, torneranno a trovarvi.

4.Adottate una politica non discriminatoria verso i vostri dipendenti: fate in modo di evidenziare e mettere in pratica policy del personale non discriminatorie a seconda dell’orientamento sessuale.


Per farvi conoscere dalla comunità gay, fate promozione mirata on-line
Secondo un recente sondaggio condotto dalla società di ricerca Microtrends, un buon 92% di intervistati ha dichiarato di fidarsi di più di quello che si legge on-line che altrove: in effetti questa fetta di mercato sembra essere molto attiva sulla Rete, anche per quanto concerne i viaggi.

Ecco perché è importante, se volete rivolgervi alla comunità gay, fare promozione online, soprattutto sui forum, i siti e i portali specializzati.

Fonte: Gaytravel.com

Nessun commento:

Posta un commento