mercoledì 31 marzo 2010

TURISMO: PER PRENOTARE LE STANZE IL 59% DEGLI ITALIANI USA IL WEB

Internet e' lo strumento piu' usato dagli italiani per prenotare le camere in hotel: e' quanto e' emerso da un sondaggio condotto su un campione di circa mille persone dal portale inglese LateRooms.com, secondo cui il 59% dei turisti prenota la propria stanza online, il 30% si affida alle agenzie di viaggio e l'11% prende accordi diretti con la struttura. Gli elementi determinanti per la scelta di un hotel tramite la rete sono, per il 35% degli intervistati, le informazioni che si trovano sui siti di prenotazione.

Il 29% si affida invece ai commenti e alle valutazioni riportati sui blog di turismo e il 24% sui siti appositamente dedicati ai forum degli utenti. L'8% del campione valuta secondo il tradizionale passaparola e l'esperienza di amici e il 4% utilizza i gruppi di Facebook. Ci sono poi differenze rispetto alla scelta della tipologia di alloggio: il 60% degli intervistati prenota hotel, il 26% bed and breakfast, il 10% preferisce gli appartamenti e il 4% resort o residence.
Le citta' italiane piu' prenotate secondo LateRooom.com sono Roma, Venezia, Firenze e Milano e all'estero la scelta dei turisti e' maggiore su Londra, Parigi, New York, Barcellona e Madrid. In Italia, negli ultimi tempi emergono anche Alghero, Cefalu', Palermo, Amalfi e Rimini. ''In un mercato dinamico ed in continua evoluzione come quello di internet, in cui gli utenti sono sempre piu' evoluti e consapevoli - ha commentato Antoine Giraud, General Manager Italia di LateRooms.com - sono la qualita' e l'affidabilita' del prodotto offerto a fare la differenza''. (Ansa).

TURISMO: 86% FAMIGLIE VA IN VACANZA CON I FIGLI

Sono stati presentati al salone 'Children's Tour' a Modena i dati del primo Osservatorio Nazionale sul turismo giovanile, che ha preso in esame le tendenze del settore in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Dal rapporto è emerso che lo scorso anno l'86% delle famiglie ha fatto almeno una vacanza con i figli, con il mare in cima alle preferenze (64% dei casi). Cresce poi l'interesse per parchi naturali e divertimento, e già a partire dai 10 anni cominciano le prime esperienze di viaggio in autonomia. Il 2009 rispetto al 2008 è stato positivo almeno per quanto riguarda il settore del turismo delle famiglie con bambini e ragazzi: il 70% degli operatori intervistati giudica infatti 'abbastanza buono' l'anno appena trascorso. I dati dell'Osservatorio Nazionale - finanziato da studio Lobo, ModenaFiere, Unione di prodotto Appennino e Verde, Apt Servizi e realizzato da Iscom Group - indicano che, pur in un contesto critico, le famiglie non rinunciano alle spese per la sfera 'benessere e divertimento'. Solo il 14% delle famiglie non ha fatto vacanze e si tratta per lo più di nuclei composti da genitori e un figlio, generalmente con più di 10 anni. Non incide quindi la numerosità del nucleo familiare. La destinazione prevalente dei viaggi è l'Italia: solo il 20% degli intervistati va all'estero. Le famiglie che invece soggiornano in Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia sono prevalentemente italiane (82%) e si muovono verso destinazioni vicine. Infatti, soprattutto in Veneto e Lombardia gli operatori segnalano percentuali intorno al 20% di clientela regionale. I principali generatori di flussi turistici costituiti da famiglie sono, oltre alle regioni del nord Italia, - il Lazio e la Toscana. Gli stranieri che invece scelgono come meta le tre regioni sotto la lente dell'Osservatorio provengono prevalentemente dall'Europa centrale. Sono composte soprattutto da genitori e uno o due figli con età media di dieci anni. (ANSA).

martedì 30 marzo 2010

Pasqua, vola il turismo ecologico

Trend positivo del turismo ecologico per le vacanze di Pasqua. Negli italiani cresce la voglia di contatto con la natura e relax nel verde, senza dimenticare tradizioni ed enogastronomia. La vacanza verde è scelta sempre più dai giovani tra i 16 e i 30 anni (23,2%), seguiti dalle famiglie (22,7%).

Le previsioni di Pasqua confermano il trend positivo del turismo ecologico che ha raggiunto in Italia il valore di oltre 10 miliardi con un progressivo aumento del fatturato e delle presenze, che sfiorano 100 milioni all'anno negli esercizi ufficiali delle aree protette. È quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che la primavera è la stagione privilegiata per la vacanza ecologica perché consente di assistere allo spettacolo unico del risveglio della natura che riguarda piante, fiori e uccelli migratori, secondo l'ultimo rapporto Ecotur.

L'Italia può contare su ben 772 i parchi e aree protette presenti che coprono ben il 10% del territorio nazionale dove si producono quasi 600 diversi prodotti alimentari tipici tra vini, formaggi, salumi, oli extravergini e altre specialità grazie anche al lavoro delle aziende agricole impegnate nella coltivazione, nell'allevamento, nella trasformazione dei prodotti e in molti casi nell'offerta di ospitalità in agriturismo.

I turisti ecologici cercano infatti soprattutto il contatto con la natura (38% delle indicazioni), ma anche relax e tranquillità (13,7%), le tradizioni culturali, folcloristiche ed enogastronomiche (12,6%), la possibilità di avere prezzi più bassi rispetto alle altre tipologie di turismo (10,3%) e, infine, sport (trekking, mountain bike, birdwatching, sci, equitazione, climbing) e attività all'aria aperta (9,9%), secondo il rapporto Ecotur.

È significativa, tra gli amanti della vacanza a contatto con la natura, la presenza dei giovani tra i 16 e i 30 anni che sono ben il 23,2 % mentre tra le tipologie dei frequentatori, prevalgono le famiglie per il 22,7%, le gite scolastiche per 20%, le coppie per il 19,9% e, infine, dai single per il 10,3%.

Per quanto riguarda le strutture di ospitalità a essere privilegiati rispetto alle tradizionali vacanze sono gli agriturismi, scelti da oltre il 20% dei vacanzieri ecologici. Ad affollare gli oltre 18mila agriturismi per il classico pranzo di Pasqua, preparato nel pieno rispetto delle tradizioni, sono soprattutto i gruppi familiari, mentre per il giorno di Pasquetta si registrerà il pienone di ragazzi che, sempre più spesso, scelgono l'agriturismo come valida alternativa al solito pic-nic fuori porta.

La tendenza di crescita per l' agriturismo è confermata da tutte le previsioni, da Confesercenti a Federalberghi, spinta dal fatto che l'Italia è l'unico Paese al mondo a poter offrire una grande varietà dei percorsi turistici legati all'enogastronomia con 142 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio e, oltre a più di diciottomila agriturismi, in Italia sono "aperti al pubblico" per acquistare prodotti enogastronomici 63mila frantoi, cantine, malghe e cascine ma anche centinaia di mercati degli agricoltori di Campagna amica.

Il Belpaese può contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con ben 201 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.471 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 498 i vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (320 vini Doc, 41 Docg e 137 Igt).
FONTE: http://www.italiaatavola.net

Vacanze in Toscana con Dante...

Piccole fughe, avendo come accompagnatori d'eccezione Dante e Carducci, apprezzando la buona tavola e la natura piu' dolce. L'idea e' quella di far rivivere attraverso percorsi sensoriali il ricordo di grandi letterati italiani e delle loro opere. Le pagine di carta prendono vita attraverso piazze e campagne, palazzi e atmosfere, sapori e profumi che sono stati fonti d'ispirazione. Viaggi dell'Elefante presenta i Parchi Letterari, percorsi e itinerari mirati alla valorizzazione del territorio italiano, alla divulgazione dei lati meno conosciuti e piu' umani dei nostri grandi letterati. Accoglienza, visite guidate, eventi spettacolarizzati, attivita' enogastronomiche e di artigianato; la letteratura si fa chiave per vivere l'Italia in modo diverso.

Castagneto Carducci presenta una gamma variegata di ambienti: la marina con il litorale sabbioso e le pinete costiere, le zone palustri dell'antica Maremma, la campagna costellata di ville, poderi e case coloniche, i piccoli borghi che custodiscono gelosamente palazzi, vicoli e angoli caratteristici. Le dolci colline toscane, gli itinerari golosi legati alla Strada del Vino e i castelli dei feudatari Della Gherardesca sono il contesto della proposta.L'itinerario si sviluppa in una giornata. Si parte dal borgo di Bolgheri, dal Casone di San Guido, all'inizio del Viale dei Cipressi piu' noto del mondo; si visitera' il centro storico medievale, dove si trova la casa di Carducci. In cinque minuti d'auto si arriva a Castagneto Carducci, per una passeggiata letteraria per le vie del borgo, fino al Museo Archivio Carducciano. (da liberonews)

domenica 28 marzo 2010

Parchi letterari della Toscana

Piccole fughe, avendo come accompagnatori d'eccezione Dante e Carducci, apprezzando la buona tavola e la natura piu' dolce. L'idea e' quella di far rivivere attraverso percorsi sensoriali il ricordo di grandi letterati italiani e delle loro opere. Le pagine di carta prendono vita attraverso piazze e campagne, palazzi e atmosfere, sapori e profumi che sono stati fonti d'ispirazione. Viaggi dell'Elefante presenta i Parchi Letterari, percorsi e itinerari mirati alla valorizzazione del territorio italiano, alla divulgazione dei lati meno conosciuti e piu' umani dei nostri grandi letterati. Accoglienza, visite guidate, eventi spettacolarizzati, attivita' enogastronomiche e di artigianato; la letteratura si fa chiave per vivere l'Italia in modo diverso.

Castagneto Carducci presenta una gamma variegata di ambienti: la marina con il litorale sabbioso e le pinete costiere, le zone palustri dell'antica Maremma, la campagna costellata di ville, poderi e case coloniche, i piccoli borghi che custodiscono gelosamente palazzi, vicoli e angoli caratteristici. Le dolci colline toscane, gli itinerari golosi legati alla Strada del Vino e i castelli dei feudatari Della Gherardesca sono il contesto della proposta.L'itinerario si sviluppa in una giornata. Si parte dal borgo di Bolgheri, dal Casone di San Guido, all'inizio del Viale dei Cipressi piu' noto del mondo; si visitera' il centro storico medievale, dove si trova la casa di Carducci. In cinque minuti d'auto si arriva a Castagneto Carducci, per una passeggiata letteraria per le vie del borgo, fino al Museo Archivio Carducciano.
Adnkronos

Divertimento 2010: una guida racconta riti e tendenze!

E’ uscita a marzo a cura di Roberto Piccinelli la tredicesima edizione della “Guida al piacere e divertimento 2010″, un trattato sul modo di divertirsi degli italiani, sui trend in ascesa e sul meglio dei locali della nostra penisola.
La guida è curata dal sociologo del divertimento Roberto Piccinelli che ha “faticosamente” recensito (beato lui) ben 2600 spazi “ri-creativi” tra i quali ha selezionato 90 vincitori dell “oscar del piacere”.

Intanto vi dico subio che Lombardia ed Emilia Romagna si sono rivelate le regioni più avanguardiste, vuoi per tradizione turistica vuoi per la movida del jet set milanese (che a dire il vero mi pare decisamente in calo ma tant’è). Qualche anticipazione?

Allora la tendenza che domina è lo “sparty” termine nato dall’incrocio tra SPA e party, ovvero feste serali immerse nel relax di un vero e proprio centro benessere.
Tutti mezzi nudi, ammorbiditi e addolciti dai vapori e dalle acque di piscine termali intenti a sorseggiare cocktail e ad ascolatre buona musica…poi come cenerentola a mezzanotte tutti fuori! Qualche indirizzo da provare?

Toi Meme
Via Santuario delle Grazie Vecchie, 17 - Monza
1000 metri quadrati di centro termale ricavato da un’antica filanda Frette, atmosfera elegante e raffinata.
Il vostro eterno problema è incontrare la persona giusta?
Quello che fa per voi è la psico-cena (per ora solo a Bologna), insomma quando andate al ristorante è uno psicologo ad accogliervi e ad indicare accanto a quale persona sedervi al tavolo (immagino che prima venga fatta una seduta lampo per capire le compatibilità….


Una chicca curiosa è il drink trompe l’oeil, ovvero il drink illusionista.
Nelle forme e nei colori sembra quello originale e ad alto gradiente alcilico, nella realtà è totalmente analcolico e si può ordinare al Morgan’s di Jesolo. Non ho capito molto il vantaggio ma vabbè…

Un’altra idea bizzarra segnalata nella guida è il ristorante a peso: il GUGA di Dalmine (in via Friuli 29, tel. 035-567453). Si ispira a una tendenza che all’estero è già famosa: si sceglie in un buffet lungo 27 metri e poi alla fine il prezzo (15 € al kilo) lo calcola la bilancia!

Poi a Piacenza tutti impazzano per la it- boulangerie: brunch e partitivi nel forno di una pasticceria di design che offre paste e piatti francesi…
Invece a Ravenna c’è un locale con arredo anni 60 dedicato ai fanatici della Vespa!

Lo scettro del più prelibato? va alla Culatelleria sempre nel piacentino: culatello e focaccia a go go!
Ecco questa mi sembra l’idea migliore!

Tutte le sorgenti termali gratuite per vivere le emozioni di un benessere "free"

Toscana terra sulfurea di antichi vulcani come il Monte Amiata, ricca di sorgenti termali naturali, di acque che rigenerano corpo e spirito.
Dalle ondulate Crete Senesi alla Maremma, sono numerose le possibilità di trascorrere una vacanza all’insegna non solo del relax ma anche di un contatto autentico con la natura.
Chi non si accontenta di coccolarsi nei numerosi stabilimenti termali e desidera sperimentare qualcos’altro rispetto ai pacchetti benessere non ha che l’imbarazzo della scelta: sono numerose le pozze, le cascate e i ruscelli di acqua termale dove immergersi gratuitamente, per scoprire la dimensione più selvaggia e naturale delle terme e provare le stesse emozioni che vissero secoli fa gli Etruschi, tra i primi ad apprezzare la capacità curativa delle acque sotterranee toscane.

Le più famose sono forse le Cascate del Mulino di Saturnia, delizioso borgo della Maremma nel comune di Manciano, che si trovano poco fuori dall’abitato, vicino allo stabilimento termale. Si tratta di vere cascate di acqua sulfurea alimentate dal torrente termale “Gorello”, che si congiunge col fiume Stellata e nel tempo ha scavato suggestive vasche calcaree naturali dove anche d’inverno si può fare il bagno: il tutto ad accesso libero e totalmente free.

Altrettanto note sono le Terme di Petriolo, vicino Siena, le cui acque raggiungono i 42° gradi di calore, tra le più sulfuree d’Italia: proprio l’elevata concetrazione di zolfo garantisce i maggiori effetti terapeutici a livello del sistema respiratorio. Le pozze di acqua bollente sono immerse nel bosco, in un paesaggio quasi magico da scoprire.

Rimanendo nelle vicinanze merita una visita Bagno Vignoni, famoso perché sfoggia al centro della propria piazza una gigantesca vasca d’acqua calda risalente al Cinquecento. Qui fuori dall’abitato nel Parco dei Mulini è stata ricavata una piscina rettangolare dove ci si può immergere liberamente.

Sempre in Val d’Orcia si trovano i Bagni di San Filippo: un luogo da fiaba immerso nei castagneti del Monte Amiata. Qui ci si può immergere nelle calde acque del Fosso Bianco, tra cascate e piscine naturali.

Da scoprire anche le due grandi vasche di pietra di San Casciano dei Bagni, sulle pendici del Monte Cetona, circondate dal verde dei boschi, dove l’acqua sgorga a 41 gradi.
FONTE: http://www.turismo.intoscana.it

giovedì 25 marzo 2010

Rilanciare la montagna con lo sviluppo rurale della Toscana

Insieme per rilanciare l'economia della montagna toscana. Il protocollo d'intesa firmato da Cia Toscana, con le altre organizzazioni professionali e all'AssoGal, presso la sede di Uncem Toscana, rappresenta una nuova fase progettuale, caratterizzata da una rinnovata integrazione tra agricoltura, commercio ed artigianato, finalizzata al rafforzamento delle economie dei territori montani.
"Agricoltura e montagna -ha affermato Valentino Vannelli, vicepresidente Cia Toscana, intervenuto alla firma- sono trattati nel medesimo articolo della nostra Costituzione, e ciò è assai significativo. Con la firma del protocollo d'intesa, meritoriamente proposto da Uncem Toscana alle organizzazioni professionali ed all'AssoGal, intendiamo anche rafforzare il significato politico di un'azione comune a favore di una parte dell'economia della nostra regione, e del Paese, ancora troppo spesso non considerata per la sua importanza".
"Nel corso degli anni i fondi comunitari destinati all'agricoltura -ha proseguito Vannelli- hanno prodotto importanti ricadute sull'economia agricola. Così come sono stati un importante contributo per la coesione sociale e territoriale. Le politiche di sviluppo rurale, in particolare, sono in grado di esprimere nei territori montani e nelle aree disagiate la loro potenzialità. Per questo -ha concluso Vannelli- tanto più saremo in grado di sviluppare un'azione costante e concertata della programmazione e dell'attuazione delle linee di spesa previste dall'Asse 4 del Psr, tanto migliori saranno i risultati e le ricadute economiche ed occupazionali su questi territori".
L'Asse 4 del Psr della Toscana, comprendente gli interventi trasversali funzionali alle strategie dello sviluppo locale, comporta una spesa pubblica pari a 86 milioni di euro, in grado di attivare un spesa complessiva, cioè comprensiva degli investimenti di parte privata, stimata attorno i 150 milioni di euro. Si tratta di importanti risorse che dovranno essere spese entro il 2013, anno di conclusione dell'attuale programmazione Psr.
FONTE: Cia-Confederazione italiana agricoltori

lunedì 22 marzo 2010

Scoprire Firenze con il trekking urbano

Ecco una proposta simpatica per guardare Firenze da un diverso punto di vista ed esplorare gli angoli meno conosciuti della capitale toscana… Il pacchetto proposto da In Terre di, disponibile per il 10 e 11 aprile 2010, rientra tra i “Viaggi al ritmo del cuore”, dedicati ad un massimo di 15/20 persone che amano viaggiare con curiosità, alla ricerca di alternative ai classici tour dei luoghi anche più conosciuti e che amano passeggiare con il naso all’insù, per riscoprire un modo di fare turismo che possa giovare alla mente e alla salute.

Partendo da 189 euro a persona, la proposta Firenze: ville, giardini e Signori d’eleganza prevede: transfer in taxi da e per l’albergo; 1 pernottamento in camera doppia con colazione in hotel 3 stelle a Ponte Vecchio; cena in osteria di tradizione toscana (bevande escluse); tour con guida di Firenze dai Medici al giardino di Boboli con l’assistenza di un esperto; assicurazione medico-sanitaria-bagaglio; transfer per visite alle ville Medicee di Petraia e Castello e dei loro giardini.

Il menù comprende una appagante passeggiata per la città, tra ville antiche, luoghi significativi ed evocativi della Firenze dei Grandi Signori, fino alle tradizionali fiaschetterie dove poter gustare un buon bicchiere di vino e stuzzicare panini o spuntini offerti dai vinai.
MAGGIORI INFORMAZIONI

Pasqua, sei milioni di italiani in viaggio. Per l'82% sarà una vacanza molto breve

Saranno 6 milioni gli italiani che si metteranno in viaggio durante le vacanze pasquali con una preferenza spiccata per lo short break. L'82% dei vacanzieri scegliera' infatti spostamenti brevi, anzi brevissimi, della durata di una giornata o al massimo di una notte, per visite a parenti ed amici, oppure per escursioni nelle citta' d'arte, ai laghi o alle terme. Il restante 18% dei viaggiatori effettuera' due o piu' pernottamenti raggiungendo seconde case o destinazioni a corto o medio raggio. Pochi quelli che si concederanno una vacanza di una settimana, preferendo soprattutto il Mar Rosso e Sharm El Sheikh. Sono questi i risultati di un'indagine sui flussi pasquali diffusi dall'Osservatorio Amadeus Italia che, incrociando i dati forniti dal motore di ricerca Google, ha tracciato un quadro particolareggiato del trend vacanziero.

"Fornendo software applicati al mondo dei viaggi - spiega all'ADNKRONOS, il direttore Marketing di Amadeus Italia, Enrico Bertoldo-, possiamo avere accesso ad una quantita' considerevole di dati inerenti gli acquisti dei biglietti aerei, la gestione delle prenotazioni alberghiere e i pacchetti turistici venduti dai tour operator e dalle agenzie con i quali operiamo". Una posizione privilegiata che permette ad Amadeus di avere in tempo reale una visione a 360 gradi dei flussi turistici. "Grazie alle collaborazioni con gli enti del turismo -precisa- siamo inoltre in grado di confrontare i numeri in nostro possesso e di validarli continuamente".

Il primo dato rilevato dall'Osservatorio indica, rispetto alla Pasqua 2009, una stabilita' dei flussi turistici. Per quanto riguarda i mezzi di spostamento, le previsioni indicano che circa il 69% dei viaggiatori utilizzera' l'auto, mentre il 19% si muovera' in treno ed il 12% in aereo. In Italia riscuotono piu' successo le citta' d'arte in generale con Roma e Venezia in primis e poi Liguria, Toscana, Sicilia, Sardegna e Campania. Tra le grandi citta' europee svettano Parigi, Londra, Barcellona, Praga, Budapest e Amsterdam.

Per quanto riguarda le mete estere, sbaraglia la concorrenza sul medio raggio l'Egitto, ed in particolare il Mar Rosso e Sharm El Sheikh. Seguono Dubai, Canarie, Marocco e Israele. Fra le destinazioni a lungo raggio spiccano invece New York, Mauritius, Zanzibar, Caraibi ed "entra a sorpresa nella classifica anche il Madagascar, che grazie ad una campagna promozionale di successo riesce a guadagnare posizioni, soprattutto con la localita' balneare di Nossi-Be" precisa Bertoldo. Una classifica di gradimento confermata anche dai riscontri pasquali di Alpitour, primo operatore italiano. Per i pacchetti di almeno una settimana di viaggio, infatti, Egitto e Canarie intercettano da sole circa il 50% della domanda del periodo.

La spesa media, per i pacchetti turistici di sette giorni, "si attesta attorno ad un costo medio di 1.250 euro per il medio raggio, mentre va ben oltre i 2.000 euro per le destinazioni piu' lontane" precisa Bertoldo. Maggiore attenzione ai prezzi si evince invece per le ricerche effettuate per i soggiorni piu' brevi, "caratterizzate da query 'generiche' come offerte voli, compagnie low cost e promozioni generiche offerte da siti aggregatori. Il prezzo si conferma in questo caso -spiega il direttore marketing- elemento determinante per le scelte d'acquisto. Particolarmente apprezzate sono le offerte dei tour operator con formula 'roulette', che prevedono forti sconti per soggiorni in strutture della categoria prescelta, ma il cui nominativo verra' comunicato solo all'ultimo momento".
FONTE ADNKRONOS

sabato 20 marzo 2010

Hotel, la prenotazione via Web non è senza insidie

Se si vuole risparmiare qualcosa sui soggiorni per viaggi di lavoro e piacere, la ricerca di offerte su Internet è ormai la soluzione più adottata da buona parte dei consumatori, ormai anche da quelli tecnologicamente meno evoluti. Ma il rischio di vere e proprie “fregature” o di conti più salati del preventivato è spesso dietro l'angolo, se non si leggono con attenzione le proposte o se si utilizza soltanto un unico motore di ricerca. Esistono però una serie di accorgimenti che ogni utente può mettere in atto prima di effettuare l'acquisto on line: una ricerca condotta da Trivago, un comparatore prezzi hotel, ha provato a elencarli.

Attenzione alle distanze
Innanzitutto occorre considerare che non tutti i canali di prenotazione Web hanno lo stesso numero di hotel prenotabili. Un rapido sguardo alla lista degli alberghi presenti consente però di capire facilmente quando è ampio il database di ogni agenzia. Una volta individuata l'offerta più soddisfacente, l'utente deve osservare con attenzione le condizioni di prenotazione: importante è controllare che tasse e servizi siano inclusi, le possibili condizioni di cancellazione e le diverse modalità di pagamento (anticipato o direttamente in Hotel). Per evitare lunghe camminate sotto il solleone agostano o la pioggia invernale è fondamentale controllare la collocazione dell'albergo dal punto di interesse (ad esempio dal centro città). Molti siti hanno infatti nelle loro liste hotel che non si trovano nella località prescelta, ma in quelle limitrofe, anche a diversi chilometri di distanza (fino a 100 Km). L'analisi di Trivago consiglia di fare attenzione alle stelle: non si dovrebbe scegliere un esercizio ricettivo soltanto in base alla categoria e alla qualità dichiarata. Questo tipo di informazione infatti spesso non corrisponde in modo oggettivo alla realtà e cambia a seconda del paese: spesso in Europa alcuni hotel si assegnano autonomamente le stelle. Il consiglio è quello controllare anche le opinioni di chi ha pernottato nella struttura, magari sforzandosi di leggere più di un commento.

Gli errori più comuni
La ricerca Trivago ha poi messo in fila gli errori più frequenti commessi dagli acquirenti: innanzitutto sono spesso trascurati i costi aggiuntivi (come le tasse locali di soggiorno), che in alcuni casi sono inseriti a fine prenotazione. In secondo luogo l'eccessiva fiducia risposta sul mezzo Internet fa dimenticare che non tutte le località sono coperte allo stesso modo; può infatti succedere che un canale di prenotazione molto forte in Europa abbia invece un inventario degli hotel molto ridotto per altre destinazioni. Soprattutto occorre non fidarsi della formula “Migliore tariffa garantita”: con l'attuale pluralità dei canali online di prenotazione e offerte, un singolo motore di ricerca non può assicurare che il prezzo di una specifica camera di albergo sia il più conveniente dell'intero Web. Infine è necessario fare attenzione alla lista delle offerte, non fidandosi esclusivamente dei risultati di ricerca che compaiono in cima all'elenco: la posizione degli annunci può spesso dipendere dalla commissione pagata dagli alberghi al canale di prenotazione on line.
TRIVAGO

giovedì 18 marzo 2010

Tesori medievali nel Parco delle colline metallifere

Il Parco Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere è il fiore di ferro, rame, pirite, lignite e argento all’occhiello della Maremma grossetana. Sette comuni se lo coccolano come un figlio diletto, Follonica, Gavorrano, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, Roccastrada, Scarlino. Qui la storia trasuda di fatiche e rovelli. Ogni comune ha la sua Porta, il suo ingresso al Parco, perchè ogni comune ha un proprio romanzo minerario: sgobbare nelle miniere di pirite o sgobbare in una miniera di argento o di rame è sempre sgobbare. Ma il giallo oro del bisolfuro di ferro ha segnato per Gavorrano una destino diverso da quello che rame e argento hanno offerto alla splendida Massa Marittima. Quel gioiello toscano, grazie alla ricchezza partorita dalle sue miniere, ebbe gli artisti che legarono il loro nome alla Cattedrale romanico-gotica di San Cerbone e alla chiesa di San Pietro all’Orto. Mentre Giovanni Pisano lavora in San Cerbone e Ambrogio Lorenzetti dipinge la pala d’altare in San Pietro, nelle miniere colpi di piccone e fiumi di sudore. Gavorrano, in compenso, farà scintille e produrrà acido solforico per tutta l’Europa fino al 1981.

Trentaquattro siti minerari costituiscono il patrimonio storico e industriale del parco. Le Porte introducono in una delle più avvincenti scenografie minerarie d’Europa. Non ci sono nè Biancaneve nè la Fatina dai capelli turchini. Non c’e traccia di Paperino. C’è odore di etrusco. E dopo l’odore di etrusco c’è odore di fulloni. I fulloni non sono parenti degli etruschi, sono i mantici delle fonderie. E l’arte fusoria, fanno notare a Follonica, non ce l’hanno forse insegnata gli etruschi? Questi etruschi non c’è verso di levarseli di torno. Ombre che vagano ovunque. Natura maremmana, colline di riccioli verdi fitti fitti, profumi di alloro, origano e salvia, sfoggio di ginestre, ginepri e cisti attorno a castelli medievali (c’è anche la torre di Pia de’ Tolomei) e resti di miniere spolpate fino all’osso. Nei paesi alti, quieti e severi, altri profumi: tortelli maremmani con spinaci, pappardelle sposate al cinghiale. Se li sognavano i minatori. E bevici sopra il Morellino di Scansano o i vini della Val di Cornia.

C’è un impressionante Parco nel Parco: le inquietanti Biancane, a Monterotondo Marittino. Da rimanerci a bocca aperta se non fosse più consigliabile tenerla chiusa la bocca: per via dei vapori di acido borico che si sprigionano caldi come punch dal sottosuolo e che quei mattacchioni di etruschi asserivano fossero un attentato alla salute dell’ugola. Erano pure otorinolaringoiatri. Ve le raccomandiamo, queste Biancane, in una giornata grigio ferro, un po’ tetra. Andateci da soli in mezzo ai fumi color latte annacquato. Altro che film di Dario Argento. Se alle Biancane domina il color ectoplasma, alle Roste, altro luogo-spettacolo del Parco (località Boccheggiano, sulla strada che da Massa Marittima porta a Siena)domina il rosso Mefistofele. Gli scarti della lavorazione del rame venivano abbandonati lungo il fiume Merse e lì rimanevano in alti cumuli vermigli in attesa che le piogge e i venti li trasformassero in attrazioni minerario-turistiche. Una pioggia oggi e un vento domani, i cumuli, parte dei quali s’inoltrano in un fitto bosco di castagni, si sono trasformati in calanchi e pinnacoli alla simil-Gaudì. Roste dovrebbe significare scorie; o intrico di frasche. Dante propende per le frasche. Diciamo «Scorie tra le frasche» e così siamo a posto.

Gli amanti degli itinerari turistico-culturali avranno qui terra per le loro scarpe. L’Itinerario della Pirite taglia in due tutto il Parco, da Portiglioni, sotto Follonica, a Campiano, sotto Montieri, per incontrare le disseccate miniere oltre che di pirite, di argento e di rame. L’itinerario della lignite lo si incrocia a Massa Marittima ed è, da Montebamboli ad Acquanera un lungo omaggio alla memoria del carbon fossile. L’Itinerario dell’Allume rievoca antichi contropelo col rasoio a mano libera e susseguente uso di emostatici: parte dalla miniera Cavone nei pressi del lago Accesa e si conclude a Monteleo a poca distanza dalle pallide Biancane. Il lago dell’Accesa, semisconosciuto, solitario, 14 ettari di superficie, profondo fino a 70 metri, ripide sponde, appuntamento di farfalle incantate dai fiori di cardo, è un lago di misteri tiepidi, sempre sui 22°,lo abitano il falasco, il giunco e i fantasmi degli etruschi, rieccoli!, che passeggiano sulle sue acque color turchese e verde smeraldo. Nel giorno di Sant’Anna le acque però s’accendono, si tingono di fuoco, è il sangue d’un contadino che vi sprofondò, con i suoi buoi, per aver mancato di rispetto, con favella toscana, nei confronti della santa. In quel giorno, gli etruschi riposano nella vicina zona archeologica a loro dedicata. Sopra e sotto terra, questa Maremma che al posto dei butteri sfornava uomini da miniera mangiatori di acquacotta, racconta se stessa. Il Parco ne ha colto e conservato lo spirito, le voci, i sussurri.
FONTE: La Stampa

mercoledì 17 marzo 2010

Tourism 2.0: I DIECI COMANDAMENTI DEL MARKETING NON CONVENZIONALE

Analizzando i limiti del marketing tradizionale non si può fare a meno di citare i principi, o meglio dire "i dieci comandamenti del marketing non convenzionale", redatti dai "Messia" italiani del NinjaMarketing, Alex Giordano e Mirko Pallera, soci fondatori del primo osservatorio riconosciuto a livello internazionale di marketing non convenzionale, ed hanno come fonte il libro : " Marketing non Convenzionale, Viral, Guerrilla, Tribal e i 10 principi fondamentali del marketing postmoderno" scritto da Giordano, Pallera, Cova. (2009)

Iniziamo:

1.Dal brand DNA al viral DNA. Prima il brand veniva concepito nelle stanze della Direzione Generale, dove una serie di esperti dei reparti di marketing si riunivano per decidere le caratteristiche del prodotto, il brand DNA; oggi invece il Brand viene creato dai consumatori divenendo così frutto del passaparola on-line che si contraddistingue come l'autentico gene. Pertanto si consiglia di progettare la natura virale del brand prima di ogni cosa.

2. Dai target alle persone. Il marketing dovrebbe abbandonare l'approccio militaristico, utilizzando nuovi termini, in modo da decretare definitivamente il passaggio dalla guerra alla collaborazionecon il consumAttore, ed a tal fine, il nuovo paradigma del Web, risulta essere il "luogo" più consono a questo cambiamento, sempre pronto all'ascolto." I mercati sono conversazioni" recita uno degli articoli de " Cluetrain Manifesto".

3. Dagli stili di vita ai momenti di vita. Oggi è sempre più evidente l'obsolescenza degli stili di vita dell'Eurisko, che si fondano sulla suddivisione della popolazione italiana adulta in base ai comportamenti sociali di consumo e variabili psicografiche, geografiche, demografiche etc....Ciascuno stile di vita identifica un modo specifico di vivere, pensare, lavorare, consumare, risultando dunque eccessivamente statico e canonizzato. In realtà il nuovo consumatore (post-moderno) si muove dinamicamente e può avere diverse attitudini al consumo in relazione al diverso momento che sta vivendo/condividendo.

4. Dalla brand-awareness alla brand-affinity. Si dovrebbe passare da una diffusione capillare del brand, ovvero dalla solita concezione del comunicare a tutti, che non è sempre sinonimo di sapere comunicare, a comunicare ad una nicchia, lavorando sull' affinità tra il brand e alcune tribù di persone. Il marketing non convenzionale punta a comunicare e coinvolgere innovatori e adottatori precoci, vale a dire persone disposte a diffondere idee e novità.

5. Dalla brand- image alla brand- reputation. Tale principio si potrebbe definire in: " non costruirti un'immagine, ma conquistati una buona reputazione". Si può definire il concetto di brand image come " la marca che parla di sé", ma nella società postmoderna sono le persone che "parlano della marca", enfatizzando la centralità primordiale del "passaparola" o word of mouse.

6. Dall'advertising all' advertainment. Più che persuadere, oggi, si deve tentare di far divertire le persone per stimolare la conversazione, in questo modo la comunicazione riesce a catturare l'attenzione del pubblico divertendolo e coinvolgendolo in una relazione: l'advertainment stimola il passaparola.

7. Dal media planning al media hunting. Se il cool hunter è il cercatore di tendenze, il media hunter è il cercatore dei media. Il media hunter è un cool hunter della comunicazione e, come sostiene Gerken, dovrebbe aiutare le aziende a sintonizzarsi sugli scenari futuri prevedendo quali mezzi, eventi e luoghi andare a sponsorizzare.

8. Dal broadcasting al narrowcasting. Dal concetto della "Coda Lunga", di cui parlerò nei post a venire, emerge che Internet ha modificato i meccanismi di distribuzione dell'informazione attuando una sorta di frammentazione e personalizzazionedella stessa. I media sono estremamente frammentati, esistono centinaia di mezzi diversi attraverso cui comunicare ed ognuno si potrebbe rivolgere ad una nicchia specifica. La distinzione fondamentale tra il broadcasting e il narrowcasting è che il primo parla ad un pubblica di massa indifferenziato, mentre il secondo conversa con una massa di nicchie specializzate

9. Dal fare comunicazione all'essere comunicazione. Si deve passare "dalla conoscenza sul consumatore" alla "conoscenza del consumatore". È necessario che le imprese smettano di voler a tutti i costi "fare", ed inizino a lasciare che i consumatori prendano controllo, delle variabili di marketing tradizionalmente predefinite: dalla distribuzione all'informazione sul prodotto, dall'erogazione del servizio alla comunicazione della marca.

10. Dal market position al sense providing. Un brand è infatti principalmente oggi un fornitore di senso, un sense provider, carico di senso sociale, ed offre all'individuo sistemi di senso organizzativo, che funzionano come stimoli e risorse per costruire la propria identità, i propri immaginari personali.

Tratto da WTM - http://www.c-magazine.info

martedì 16 marzo 2010

Pasqua in Toscana GUSTO E BENESSERE

Se non avete ancora deciso dove trascorrere le vacanze pasquali, se state cercando una meta dove poter unire itinerari nei centri storico-artistici, il benessere dei centri termali ed il fascino delle tradizioni secolari, la Toscana è la meta che fa per voi. Tante le occasioni per poter conoscere a fondo il patrimonio culturale, naturale e la grandezza artistica che contraddistingue le città ed i piccoli centri.

Firenze e l’arte - Un viaggio che parte da Firenze con "Un anno ad Arte", una serie di mostre che tocca musei diversi, proponendo un itinerario artistico attraverso le opere dei grandi maestri di pittura e scultura e che si amplia con la presenza di altre grandi esposizioni: da “Alla maniera d'oggi Base a Firenze” (Uffizi, San Marco, Galleria dell'Accademia) fino al museo degli Argenti, dove si tiene Pregio e bellezza. Cammei e intagli dei Medici. Un percorso fra lo splendore della collezione di gemme e pietre preziose di Cosimo e Lorenzo de’ Medici, con incisioni e raffigurazioni ad opera di Botticelli, Ghiberti e Donatello. Per chi ama invece l’arte moderna e contemporanea da non perdere, sempre a Firenze l’esposizione di Palazzo Strozzi con “De Chirico, ax Ernst, Magritte, Bathaus. Uno sguardo nell'invisibile”: colori, forme e temi di questi grandi autori contemporanei vi stupiranno. Infine al Centro di Cultura Contemporanea la Strozzina potrete avventurarvi nel viaggio attraverso la dissolvenza dell’immagine di Gerard Richter e di altri autori contemporanei che si sono confrontati con il maestro del Novecento.

Itinerari eno-gastronomici in Toscana : PASQUA ALL'INSEGNA DEL GUSTO
Tante interessanti occasioni per assaporare i prodotti tipici: Vino, olio, salumi sono alcune delle eccellenze Toscane.
Vedi i programmi degustazione prodotti tipici

Vacanze benessere alle terme della Toscana
Le migliori terme italiane? Sono in Toscana e vi aspettano anche in occasione della Pasqua per coccolarvi e per farvi vivere un'esperienza unica.
Vedi i programmi benessere in Toscana

Pasqua e le tradizioni toscane – Ma le sorprese per chi trascorrerà il periodo pasquale in Toscana non finiscono qua. Tanti infatti gli eventi della tradizione secolare: a Firenze ritorna il tradizionale rito pasquale in piazza Duomo dello Scoppio del Carro, a Prato sarà mostrata la sacra cintola di Maria dal pulpito del Duomo mentre nel giorno di Pasquetta, (5 aprile), a Bibbona si terrà una sfida entusiasmante fra i rioni del paese per lo storico Palio delle Botti. Una competizione suggestiva tra i componenti dei vari gruppi che spingono le botti per le strette vie del paese

VI CONSIGLIAMO ALCUNE STRUTTURE RICETTIVE PER LA VOSTRA PASQUA IN TOSCANA:

PODERE COLOMBAIOLO - RADICONDOLI - SIENA
...tra i migliori venti agriturismi della Toscana in quanto a posizione, bellezza del luogo, esterni e arredi interni.
In posizione incantevole su di un pizzo senese, un piccolo agriturismo con piscina, arredato con gusto e circondato da vigneto e uliveto.
La tua vacanza in assoluto relax, dove potrai osservare le stelle ed ascoltare i suoni e i silenzi della natura, a mezz'ora da prestigiosi centri d'arte quali Siena, San Gimignano e Volterra.
La zona di Radicondoli, totalmente priva di industrie, è l'ideale per chi vuole trascorrere una vacanza in assoluto relax.
MAGGIORI INFORMAZIONI >>>


FATTORIA LE GUARDIOLE - AGRITURISMO MAREMMA
Il Country Villas Le Guardiole è un Relais di Charme in un angolo di paradiso della Maremma Toscana. Questo prestigioso Agriturismo a Capalbio legato alle tradizioni più vere ed ai metodi biologici di coltivazione e di allevamento, sorge intorno ad uno splendido laghetto con i suoi 160 ettari di dolci colline.
La villa, i casali, la chiesina, rigorosamente rossi come nel passato, fanno percepire la presenza di uomini laboriosi che amano la loro terra. Il nostro residence di lusso è un punto di partenza d’eccezione per esplorare e conoscere questa splendida regione che è la Maremma, la terra degli antichi etruschi, con il suo mare limpido e pulito, le pianure assolate, le dolci colline, coperte di vigne ed uliveti, e il Monte Amiata, la sua montagna, con i caratteristici castagni.
MAGGIORI INFORMAZIONI >>>



CERCA STRUTTURE RICETTIVE IN TOSCANA
Cerca la struttura ricettiva che soddisfa i tuoi desideri...


OFFERTE PASQUA IN TOSCANA
CONSULTATE LE OFFERTE SPECIALI PER LA TUA PASQUA IN TOSCANA:
castelli, ville, residenze d'epoca, hotel di lusso, alberghi di charme, relais, agriturismo e bed breakfast esclusivi incastonati nei luoghi più belli della Toscana.

Ricordiamo che le presenti offerte sono inserite direttamente dalle strutture ricettive per cui VIENE GARANTITA LA MIGLIORE TARIFFA DISPONIBILE.
VEDI TUTTE LE OFFERTE SPECIALI
Dal Al Offerta VEDI
27/03/2010 05/04/2010 PASQUA IN MAREMMA
01/04/2010 05/04/2010 PASQUA A BORGO SAN LUIGI - 2 NOTTI
02/04/2010 05/04/2010 SPECIALE WEEKEND DI PASQUA IN CASENTINO
02/04/2010 05/04/2010 PASQUA IN MAREMMA : Relax e degustazione prodotti tipici
02/04/2010 05/04/2010 Pasqua all'Isola d'Elba
03/04/2010 05/04/2010 Pasqua 2010
03/04/2010 06/04/2010 Pacchetto speciale Pasqua in Tenuta - Colline Lucchesi
02/04/2010 06/04/2010 Pacchetto Pasqua in Val d'Elsa
01/04/2010 06/04/2010 PASQUA NELLE COLLINE PISANE
02/04/2010 07/04/2010 Pasqua a Borgo Giusto
09/03/2010 30/04/2010 Primavera in Maremma
01/01/2010 09/05/2010 Offerte speciali BENESSERE IN VALDORCIA
19/02/2010 21/05/2010 Offerte speciali soggiorno in Agriturismo a Montespertoli
01/04/2010 30/05/2010 Ponti di primavera sulle colline Lucchesi
25/02/2010 31/05/2010 WEEKEND PRIMAVERA & BENESSERE A LUCCA
25/02/2010 01/06/2010 Pasqua in offerta
01/03/2010 02/06/2010 OFFERTE SPECIALI SOGGIORNO IN AGRITURISMO A SIENA
01/01/2010 12/08/2010 Offerte speciali per il tuo soggiorno in VALDORCIA
15/02/2010 30/09/2010 Compleanno in Suite - COSTA DEGLI ETRUSCHI
16/02/2010 30/09/2010 Regala al tuo amore un week end romantico al mare in Toscana...
01/01/2010 25/11/2010 Offerte speciali soggiorno nel chianti : Benessere e degustazione
01/01/2010 30/11/2010 OFFERTE SPECIALI SOGGIORNO DI CHARME IN MAREMMA
01/01/2010 30/11/2010 OFFERTE SPECIALI IN MAREMMA
01/01/2010 30/11/2010 week end in TOSCANA : offerte speciali benessere
12/02/2010 31/12/2010 SOGGIORNO UNA NOTTE "LUXURY"
12/02/2010 31/12/2010 PACCHETTO FUGA D'AMORE
02/02/2010 28/02/2011 FUGA ROMANTICA AL BORGO
02/02/2010 28/02/2011 LUNA DI MIELE A BORGO GIUSTO
04/03/2010 31/03/2011 Weekend in agriturismo in Maremma
04/03/2010 31/03/2011 WINE in Marema : pacchetto degustazione vino
04/03/2010 31/03/2011 Regalo di compleanno veramente speciale
04/03/2010 31/03/2011 A scuola di cucina Toscana - Maremma

Toscana, terra tutta da gustare

Ventuno gli itinerari proposti nella nuova edizione della Guida alle Strade del Vino, dell'Olio e dei Sapori, tra cui scegliere quello più adatto a trascorrere un weekend all'insegna dei sapori genuini



Tutto il mondo ci invidia, con ragione, il paesaggio toscano. Le sue montagne, le sue colline, i suoi boschi, il suo mare, le sue isole, i suoi parchi e le sue aree protette attirano ogni anno migliaia di turisti, provenienti da ogni parte del globo terrestre. Ma la Toscana non è solo questo, ma molto di più. Le sue antichissime tradizioni enologiche e enogastronomiche la rendono non solo una regione da ammirare, ma anche tutta da gustare. In poche parole la meta ideale per affamati di bellezze naturali e artistiche, ma anche per palati sottili esigenti.


Le sue cantine, i suoi frantoi e i suoi centri di degustazione, pur essendo ancora realtà sconosciute al grande pubblico e al di fuori del circuito turistico classico, rappresentano il modo migliore attraverso cui avvicinarsi a questa regione scoprendone la sua bellezza più vera e autentica. Per vivere un'esperienza unica di contatto e incontro con la questa terra e le persone che ogni giorno la lavorano basta percorrere uno dei 21 itinerari e territori toscani racchiusi nella nuova edizione (la terza) della Guida alle Strade del Vino, dell'Olio e dei Sapori di Toscana , realizzata dall'omonima Federazione. Per i turisti l'occasione di conoscere il territorio e le sue produzioni agroalimentari. E per gli agricoltori l'opportunità di proporre i frutti del loro duro lavoro nel modo migliore e presentandoli nel loro contesto, col valore aggiunto rappresentato dall'incontro diretto con la realtà aziendale.

La Strada del Vino di Montereggio di Massa Marittima si snoda, ad esempio, all'interno del comprensorio delle colline dell'Alta Maremma Grossetana, ambiente naturale che riassume tutte le peculiarità della Toscana. Una sorta di unione tra le caratteristiche della Maremma aspra e selvaggia e la raffiantezza dei centri ricchi di storia e cultura. Gran parte del percorso della Strada del Vino e dell'Olio Chianti Classico è invece costituito dal reticolo delle strade che collegano i centri più grandi ai borghi ed ai castelli, come quello che porta a Radda in Chianta, già capoluogo della Lega del Chianti, e poi al Castello di Brolio, dove Bettino Ricasoli dettò la "ricetta" del Chianti.

Da percorrere a contatto con la natura, a piedi, in mountain bike o a cavallo la Strada del Vino delle Colline Pisane mentre quelladei Sapori Valtiberina Toscana accompagna il visitatore in un viaggio alla scoperta delle tradizioni rurali e delle loro peculiarità gastronomiche. Oltre al wine tour nelle aziende produttrici di Vino Nobile, la Strada del Vino Nobile promuove visite di interesse a Montepulciano e dintorni.

Tutti luoghi dunque dove programmare una visita, un soggiorno o semplicemente degustare le prelibatezze locali. Il tutto circondati dal fascino dei luoghi in cui vengono prodotti gli stessi, della loro storia e della loro tradizione. Le strade del vino sono infatti itinerari organizzati per consentire di visitare i vigneti, le cantine e, al tempo stesso, i luoghi circostanti, i casali, le ville secolari di ineguagliabile bellezza, i borghi, ognuno con le propria storia.
FONTE: Libero

Dal crollo delle mura nasce un percorso turistico a Chiusi

Dopo il ritrovamento di un pozzo etrusco e la relativa variante, inaugurato il ripristino di un pezzo della cinta muraria di Chiusi
Uno spettacolare percorso turistico è in funzione da sabato 13 marzo a Chiusi, grazie a una scala in acciaio che consente di oltrepassare le storiche mura, da poco restaurate, e dirigersi a valle. Siamo nella zona del Prato, già “Giuoco del Pallone”, oggi piazzale Vittorio Veneto: di fronte le dolci colline di questa parte della Toscana , il castello che domina la città e sullo sfondo, il profilo di Chianciano Terme e Montepulciano.

Qui, a nord della Chiusi antica, gli Etruschi costruirono possenti mura, che hanno ricevuto continui interventi e ampliamenti, dai Romani fino al Rinascimento. Poi il crollo di una piccola porzione a fine dicembre 2005, arrivato dopo il leggero spanciamento già registrato a metà Ottocento, i danni subiti durante l’ultima guerra, ma anche l’invisibile erosione delle acque. Il Comune di Chiusi si è subito adoperato per cercare finanziamenti destinati al recupero, trovando un interlocutore attento nella Regione Toscana, che ha riconosciuto l’eccellente gestione da parte dell’ente dei finanziamenti per il recupero del patrimonio archeologico.

Un contributo è arrivato anche dalla Fondazione Monte dei Paschi, fino ad arrivare alla piena disponibilità dell’investimento, pari a 355 mila euro. In mezzo ci sono stati una ricerca archeologica ma anche archivistica, bibliografica e iconografica – che mancava - di un manufatto figlio di una stratificazione di epoche diverse, oltre al ritrovamento di un pozzo etrusco, che ha contribuito a dilatare e a far modificare i lavori. Tra problemi di ogni tipo si è passati al consolidamento del terreno alla base, al miglioramento del sistema di raccolta delle acque meteoriche della piazza, al recupero del paramento murario e alla ricostruzione del tratto crollato. Quindi, il colpo a effetto: la scenografi scala bianca, che costeggia uno splendido muro in travertino, costellato da luci a led per agevolare l’uso notturno.

Tecnologia e architettura contemporanee, studiati da un gruppo di progettazione formato dall’architetto Raffaella Lugli e Raffaella Grilli e coordinato dall’ingegner Vittorio Gusella docente all’Università di Perugia, sono serviti a trasformare le mura cittadine da limite al passaggio ad opportunità di rilancio turistico. L’area era finora poco frequentata finora ma adesso, oltre al Belvedere, offre la potenzialità di un bellissimo itinerario tra storia e natura. Per ora è stata allestita un’area attrezzata con panchine e cestini, delimitata da una staccionata in legno e metallo, con una copertura in ghiaia del terreno. In prospettiva, il percorso può andare sia ad est che ovest, intorno a una cittadina di straordinaria importanza almeno fino all’epoca medievale, che merita di essere valorizzata. Intanto, da un problema ne è scaturita una soluzione ingegnosa.

“È la migliore risposta – osserva il sindaco Luca Ceccobao – che potevamo dare dopo l’improvviso cedimento di questo tratto delle mura urbane”. Turisti e residenti sapranno sicuramente apprezzare la novità.
FONTE: http://www.sienafree.it

domenica 14 marzo 2010

L’agriturismo ha retto alla crisi

Alla crisi economico-finanziaria l’agriturismo ha risposto in modo soddisfacente, grazie ad una consolidata popolarita’ e alla generalizzata crescita della qualita’ dell’accoglienza. Ma lo stress per le imprese e’ stato fortissimo, anche a causa della concomitante acuta difficolta’ del settore agricolo, di cui l’attivita’ agrituristica e’ “figlia”. E’ la valutazione di Agriturist, aderente a Confagricoltura, che giovedi’ presentera’ la nuova guida Agriturist 2010, nel corso di un convegno su “L’agriturismo sfida la crisi”. A questo si aggiunga che, sia pure con qualche rallentamento, l’offerta di ospitalita’ “in fattoria” continua a crescere, e cresce anche l’abusivismo turistico, soprattutto rurale, rendendo la concorrenza, leale e non, sempre piu’ incisiva.
I rilevamenti di Agriturist mettono in evidenza che, nel 2009, il 40% delle aziende ha sofferto una riduzione delle presenze, spesso superiore al 10%; un altro 40% ha confermato sostanzialmente i risultati dell’anno precedente; il restante 20% e’ riuscito addirittura ad incrementare gli ospiti.
L’esperienza positiva di questo 20% dovra’ essere presa a riferimento per la difficile sfida del 2010, costruendo le premesse della ripresa su tre punti fondamentali: caratterizzazione del fattore agricolo dell’accoglienza; promozione dinamica tramite internet; alimentazione del passaparola positivo.
In questo sforzo, le imprese non possono essere lasciate sole. La competitivita’ del settore deve essere efficacemente sostenuta, nel quadro di politiche statali e regionali che preservino le risorse turistiche, riconoscano in pieno il ruolo strategico dell’agricoltura e semplifichino il sistema normativo e burocratico.Agriturist indica alcuni problemi precisi:ridurre l’IVA sui servizi turistici per contenere i prezzi, salvaguardare i redditi, allinearla con quella dei principali competitori europei; sostenere programmi di formazione degli operatori, soprattutto per migliorare la capacita’ di usare internet per la promozione della propria azienda; contrastare l’abusivismo turistico attraverso controlli a campione indirizzati verso chi opera in forma imprenditoriale senza le necessarie autorizzazioni; frenare il consumo di suolo agricolo e la distruzione del paesaggio che sono strumenti base per lo sviluppo turistico e, particolarmente, agrituristico; favorire l’occupazione attraverso una migliore definizione dei contratti collettivi che tenga conto della specificita’ dell’offerta di lavoro proveniente dall’agriturismo; introdurre, nei programmi degli istituti di istruzione turistica, temi legati alla gestione del turismo rurale e alla promozione delle risorse territoriali.(AGI)

sabato 13 marzo 2010

Altro che terme, l'italiana ama l'ignoto

Altro che sauna, bagno turco e villaggi turistici. Le donne italiane preferiscono l'avventura e le peripezie vissute in solitudine. Vere e proprie Indiana Jones in gonnella, scelgono di viaggiare da sole, verso zone dimenticate e mete sconosciute. Secondo i dati pubblicati in un'indagine condotta, in occasione dell'8 marzo, da Expedia.it infatti, per il 61 per cento delle italiane è questo, l'isolamento consapevole, l'unico modo per ritrovare il proprio equilibrio psico-fisico, o per staccare completamente dal lavoro (27%).

Il viaggio femminile, rispetto a quello maschile, sarebbe quindi segnato più dalla necessità di ritrovare sé stesse che dalla ricerca del mero divertimento. Donne single, donne sposate, sole o con le amiche, donne con figli piccoli, donne anziane, o professioniste. Quelle che preferiscono i weekend all'insegna del benessere e del relax, sono pochissime (20 %). E anzi, dalla ricerca emerge che, quelle italiane, sono delle vere donne-avventura. Il 69 per cento delle intervistate vorrebbe infatti partire alla scoperta di luoghi mai visti, alla ricerca di imprevisti, disavventure e sorprese negli Stati Uniti, la destinazione più ambita (il 49%), in Asia (41 %) o in Africa (39,8%).

Ma c'è di più. Al concreto configurarsi di un nuovo tipo di viaggiatrice, l'esploratrice solitaria, si accosta il progressivo aumento dei viaggi organizzati ad hoc per soddisfare esigenze di questo tipo. Quello della donna-avventura è infatti diventato un cliché non da poco molto in voga nell'ambito dei servizi dedicati ai viaggi e al turismo. Vere e proprie miniere d'oro per le donne in cerca di avventura, molti siti web (Permesola, Donne in viaggio, Womenwelcomewomen per citarne solo alcuni) forniscono informazioni e consigli di ogni genere senza però provvedere ai tipici servizi delle agenzie di viaggio (prenotazione e intermediazione con le strutture turistiche). Lo scopo di questi portali è infatti quello di spartire e condividere racconti e disavventure sui luoghi e le località visitate. Non di vendere viaggi.

Ma quanto viaggiano le italiane? Oltre il 39 per cento - spiega Expedia - si concede due viaggi all'anno, il 27 per cento uno solo, mentre il 23 per cento tre o più. Delle cifre nettamente superiori a quelle registrate nel 2007, anno in cui il numero di viaggi per donna era inferiore del 2 per cento circa.

Amy Johnson, aviatrice solitaria, l'esploratrice Beryl Markham e Carla Serena, scrittrice del tardo ottocento, tutte viaggiatrici solitarie, in Italia non sono più delle "eroine" e non rappresentano più l'eccezione ma la "quasi-normalità". Il "viaggio" non è più solo territorio maschile - spiega un responsabile della società di e-travel. Anzi. "Dall'indagine emerge che solo il 2% delle intervistate non viaggerebbe più di quanto riesca a fare attualmente". Nonostante alcuni impedimenti (mancanza di budget, impegni di lavoro, famiglia), il coro di voci femminili è unanime: "Toglieteci tutto ma non le vacanze'".

Il trend italiano è parte di un percorso di crescita europeo. Già nel 2007 il magazine Newsweek prevedeva un aumento di oltre il ‘70% sul numero di viaggiatrici in tutta l'Europa. Per il 2010 le cifre potrebbero crescere ancora, nonostante la crisi economica. Tant'è vero che per soddisfare il loro desiderio di vacanza - spiega Expedia - il 92 per cento delle viaggiatrici nostrane accetterebbe anche di compiere piccole rinunce: limitare le spese frivole (il 54%), o lavorare ore extra (il 39%). Tutto, pur di viaggiare di più.
FONTE: Repubblica.it

giovedì 11 marzo 2010

Più vicina la greenway ciclabile dell'ex Pontremolese?

Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab) e Legambiente Lunigiana sono molto soddisfatte per il successo avuto dalla manifestazione del 7 marzo indetta in occasione della terza giornata nazionale delle ferrovie dimenticate per chiedere il riutilizzo a fini ippo-ciclo-pedonali del tracciato abbandonato della ferrovia pontremolese da Santo Stefano Magra alla Chiesaccia.

Più di 60 sono partiti dal Museo di San Caprasio di Aulla diretti alla Chiesaccia di Fornoli, il gruppo si è rinfoltito con l'arrivo di cicloamatori della Fiab provenienti da Genova, e la ciclo manifestazione è terminata al castello di Terrarossa dove i ciclisti hanno incontrato i rappresentanti degli enti locali, tra cui l'assessore all'ambiente di Aulla Giovanni Schianchi, il sindaco di Licciana Nardi Albino Fontana e quello di Tresana Oriano Valenti.

Secondo Fiab e Legambiente, tutti gli amministratori «Si sono detti disponibili ad impegnarsi concretamente per arrivare in breve tempo a realizzare la Greenway, concordando nella necessità di chiedere a breve termine la convocazione di un tavolo tra le Ferrovie, gli enti locali e le associazioni promotrici. Il tavolo avrà lo scopo di superare lo scoglio dell'utilizzo del sedime del tracciato dismesso con una concessione in comodato per realizzare la tanto attesa Greenway per far circolare con mezzi "dolci" ciclisti, cittadini, pellegrini della Via Francigena, eco-turisti ed ippo-turisti in tutta sicurezza in un tratto di fondovalle che sulle strade è congestionato e rischioso».

Matteo Tollini, della segreteria regionale di Legambiente Toscana, ha detto: «Prendiamo atto con soddisfazione che gli enti locali stanno sostenendo la nostra proposta a favore di una mobilità sostenibile nell'area più urbanizzata della Lunigiana. La scommessa è sulla qualità della vita dei cittadini e sulla capacità di favorire le nuove forme di turismo emergenti come l'escursionismo religioso della Via Francigena o il cicloturismo che in Europa sono già realtà affermate. Non dimentichiamoci che la Greenway è già un progetto sostenuto economicamente dalla regione Toscana come forma di fruizione sostenibile delle Anpil del Fiume Magra».

Quella della Lunigiana non è stata la sola iniziativa in favore delle ferrovie dimenticate in provincia di Massa Carrara, i ciclisti organizzati dalla Fiab si sono dati appuntamento anche a Carrara per una passeggiata in bicicletta lungo quel che resta della ferrovia Marmifera, sia i tratti urbani che la vecchia stazione di cui la Fiab Ruotalibera Apuo-lunense chiede il recupero, e poi nel centro storico per una visita guidata.

La Fiab ha consegnato anche all'amministrazione comunale di Carrara un documento che chiedere il promesso piano d'intervento «per ripristinare quel che resta delle piste ciclabili ubicate su viale XX Settembre e per studiare il modo di restaurare il percorso ormai abbandonato che si trova ai margini della via Aurelia, in località Anderlino».

L'iniziativa era stata preceduta da una polemica lettera inviata al sindaco di Carrara da Alessandra D'Aietti per conto di Ruotalibera Apuo-lunense, nella quale tra l'altro si leggeva: «Siamo un'associazione legata alla Fiab nazionale che cerca di promuovere l'uso della bicicletta come strumento di contrasto al degrado. Al degrado sociale, perché un popolo in bicicletta è più contento e meno stressato, a quello culturale, perché chi va in bicicletta acquista consapevolezza della funzione politica e culturale del suo semplice gesto (...) Abbiamo l'occasione di creare un percorso ciclo-pedonale, sicuro, libero dalle auto, dotato di una pendenza minima, quindi percorribile da tutti, anche bambini e anziani, che si snoda dal Centro di Carrara fino al mare, e che in un tratto abbastanza lungo attraversa aree verdi, che potrebbe essere usato da tutti gli studenti delle superiori del Comune, da tutti i carrarini che vogliono raggiungere il mare in bicicletta, senza grande fatica, dai disabili, che potrebbero muoversi liberamente e in sicurezza, dalle famiglie. Possediamo infatti il vecchio tracciato della Marmifera, ancora in parte intatto. Possiamo farlo rivivere e destinarlo a diventare uno spazio pubblico, nostro, da usare».
FONTE:http://www.greenreport.it

mercoledì 10 marzo 2010

La Toscana tra le mete più ambite in Italia

"Nella loro fase di programmazione – afferma Massimo Feruzzi, amministratore delegato di Jfc, società di consulenza turistica e marketing territoriale, - i tour operator si lasciano condizionare in prevalenza dai prezzi vantaggiosi, dalla varietà dell'offerta ricettiva e dalla diversificazione dei servizi e dal sistema dei collegamenti, in particolare quelli aerei”. Per quanto riguarda il mercato interno si riconfermano al primo posto il litorale della Toscana e le isole della regione (69%), seguiti da soggiorni in Riviera Adriatica dell’Emilia Romagna (64%), Veneto e Friuli (57%), Puglia e Isole Tremiti (51%); a seguire Sicilia (47%) e Sardegna (39%).
FONTE: guidaviaggi.it

UE - Turismo: 50% europei preferisce l'Europa

Circa l'80% dei cittadini europei continua a recarsi in un altro luogo per trascorrere le vacanze, come rivela una nuova indagine Eurobarometro su "Gli atteggiamenti degli europei nei confronti del turismo 2010". Soltanto il 20% è quasi certo che nel 2010 non si sposterà, percentuale questa significativamente inferiore a quella dei non-viaggiatori nel 2009 (33%). Cresce il numero degli europei che preferiscono trascorrere le vacanze in destinazioni turistiche tradizionali (57%), mentre il 28% preferirebbe “uscire dai sentieri battuti” e recarsi verso destinazioni turistiche emergenti. Quella del turismo è una delle più importanti industrie europee nel settore dei servizi e ad essa corrisponde il 5% del Pil europeo e il 6% dell'occupazione.

Dall'indagine è emerso che continua la tendenza a scoprire l'Europa e il proprio Paese: anche nel 2010 il 50% dei cittadini europei intende trascorrere le vacanze nel proprio Paese o in un altro paese dell'Ue e è in aumento la fiducia sull'essere in grado di finanziare le proprie vacanze: circa la metà dei cittadini europei che prevede di far vacanza nel 2010 ritiene di disporre di un importo sufficiente a tal fine (46%) mentre il 10% ha affermato di avere gravi problemi finanziari che potrebbero pregiudicare i piani per le vacanze. I viaggi rimangono popolari: circa due terzi (65%) dei cittadini europei ha fatto viaggi di piacere nel 2009 e questo tipo di vacanza è estremamente popolare tra i cittadini della Norvegia (84%) seguiti dai finlandesi (83%), gli olandesi (79%) e gli irlandesi (78%). L"attrattiva locale" è citata quale il fattore principale (32%) all'atto di scegliere la destinazione delle vacanze, seguita dal "patrimonio culturale" (25%) e dalle "possibilità di intrattenimento" (16%) ma è la ricerca di "riposo e svago" (37%) la motivazione principale che spinge i cittadini dell'Ue a viaggiare, seguita da "sole e spiaggia" (19%) e "visitare amici e parenti" (17%).

Inoltre, sempre più europei tendono a organizzarsi da soli le vacanze passando a 58%. La Spagna (10,4%) era già la destinazione più popolare nel 2008 e nel 2009 e domina anche tra i piani per le vacanze del 2010. La Spagna è seguita da vicino dalla Francia (9,9%) e dall'Italia (9,2%). Tuttavia, il 17% dei cittadini dell'Ue che prevede di andare in vacanza nel 2010 non ha ancora deciso la meta.

La Commissione intende condurre con cadenza annuale questo tipo di indagini per seguire da vicino le tendenze dei viaggi e del turismo nel breve e medio termine tra i cittadini europei: tali indagini consentiranno agli operatori del turismo dei Paesi esaminati di reagire al mutare delle tendenze nella domanda turistica e rappresenteranno anche uno strumento importante per la politica turistica.

Vacanze 2010, mete e tendenze

Eurobarometro ha reso nota la tendenza per le vacanze del 2010, analizzando il comportamento di circa 30.000 europei.

Circa l'80% dei cittadini europei continua a recarsi in un altro luogo per trascorrere le vacanze; soltanto il 20% è quasi certo che nel 2010 non si sposterà, mentre nel 2009 la percentuale dei non-viaggiatori era del 33%.

Cresce il numero degli europei che preferiscono trascorrere le vacanze in destinazioni turistiche tradizionali (57%), mentre il 28% preferirebbe recarsi verso destinazioni turistiche emergenti.

La metà degli intervistati intende trascorrere le vacanze nel proprio Paese o in un altro Paese sempre all'interno dell'Unione Europea.

L'attrattiva locale è il fattore principale nella scelta della destinazione e a seguire ci sono il patrimonio culturale e le possibilità di intrattenimento.

La ricerca di riposo e svago (37%) è la motivazione principale che spinge a viaggiare, seguita da sole e spiaggia (19%) e visitare amici e parenti (17%).

Aumenta il numero di europei che organizzano le loro vacanze da soli, pari al 58%, e i paesi candidati principali sono la Croazia (83%) e la Turchia (82%); la Spagna, che era già la destinazione più popolare nel 2008 e nel 2009, domina anche tra i piani per le vacanze del 2010. Seguono la Francia (9,9%) e l'Italia (9,2%).

Tuttavia, il 17% dei cittadini dell'UE che prevede di andare in vacanza nel 2010 non ha ancora deciso la meta.

Rispetto allo scorso anno è aumentata di 5 punti la percentuale di europei che ritiene di disporre di un importo sufficiente per fare una vacanza: quest'anno sono quasi la metà.

Anche per l'Italia si confermano i trend europei. Il 49,1% degli intervistati del nostro paese ha dichiarato che andrà in vacanza, mentre il 40,6% è intenzionato ad andare, ma a condizione di ulteriori risparmi. Solo il 4% lo esclude categoricamente. Per gli italiani, la meta preferita resta il proprio paese (56% dei casi), mentre il 19,2% pensa di andare in vacanza in un altro Stato europeo.

martedì 9 marzo 2010

Lucca in bicicletta: percorsi per le due ruote fra le bellezze della città

Lucca ed i paesi circostanti rappresentano uno scenario perfetto per piacevoli passeggiate in bicicletta, attraversando paesaggi differenti pur rimanendo a pochi, chilometri dalle antiche mura.

Per questo il Comune di Lucca insieme a Tuscany ride a bike ha realizzato due itinerari guidati “Lucca da scoprire” e “Le ville e le pievi” per accompagnare turisti, ma anche cittadini, alla scoperta delle bellezze del luopgo in percorsi studiati per le due ruote.
A presentare l’iniziativa l’assessore comunale Moreno Bruni con delega al Turismo e ai Parchi e Paolo Tessandori e Andrea Guareschi di Tuscany ride a bike.

“L’amministrazione comunale mira ad attirare in città un turismo interessato ai diversi aspetti culturali e paesaggistici – sottolinea l’assessore Bruni – questa iniziativa si rivolge agli amanti della bici e a coloro che vogliono cogliere l’occasione di passare qualche ora all’aria aperta. Grazie alla pista ciclabile nel parco fluviale del Serchio, in quest'area, è possibile allontanarsi dalla città e raggiungere, evitando il traffico delle vie principali, sia località di grande interesse storico-artistico sia la tipica campagna lucchese, caratterizzata da viti e olivi”.

“Questi due itinerari sono dedicati a chi vuole scoprire Lucca – sottolinea Paolo Santori di Tuscany ride a bike -, e le sue attrazioni da un punto di vista diverso, divertendosi in bicicletta verso paesaggi da scoprire e da ammirare.
Il primo percorso costeggia l’acquedotto del Nottolini e arriva ai piedi dei monti Pisani, dopo aver percorso un tratto dell’anello delle Mura, ritornando poi in città dal Parco Fluviale. Il secondo, invece, risale la pista ciclabile lungo il Serchio per arrivare, attraverso le strade bianche a visitare Villa Oliva e Villa Grabau”.

I percorsi guidati hanno il costo di 25 euro e comprendono l’affitto di mountain bike e attrezzatura (casco, borraccia kit di riparazione che verranno forniti alla partenza e l'accompagnatore è anche assistente tecnico), prevedono l’impegno di circa 3 ore e richiedono un po’ di confidenza con le due ruote, visto che si snodano per una trentina di chilometri anche in percorsi collinari.
L’iniziativa parte il primo giugno e arriva al 30 settembre.

Il Mercato Italiano dei Viaggi Online

Il turismo e' vitale per l'economia dell'Italia. Nonostante l’attuale crisi economica, il mercato italiano dei viaggi online e’ uno dei piu’ attivi segmenti per l’industria turistica italiana e crescera’ ancora quest’anno. Il trasporto aereo e sorprendentemente quello ferroviario, rimangono i settori piu’ attivi per le vendite online. I tour operator sono stati colpiti duramente dalla crisi economica e dall'influenza A (H1N1) nel 2009. L'industria alberghiera e' altamente fragmentata e geograficamente dispersa e la maggior parte delle proprieta' sono indipendenti. Le agenzie di viaggio tradizionali mantengono gran parte del market share. Anche le agenzie di viaggio online hanno iniziato a collaborare con loro: un fenomeno tutto italiano.
Gli Italiani hanno lentamente adottato Internet per comprare viaggi online per ragioni diverse: la banda larga e' diffusa poco e resta ancora abbastanza cara; gli Italiani sono di natura diffidenti a rilasciare informazioni personali su Internet; le agenzie di viaggio tradizionali sono ancora molto forti sul territorio e vendono la vasta maggioranza dei prodotti riguardanti i viaggi; i tour operator sono stati abbastanza cauti a sfidare i canali tradizionali di distribuzione; l'utilizzo della carta di credito e' ancora piuttosto basso e la maggior parte delle carte di credito hanno un margine di spesa limitato per mese; la nazione sta invecchiando rapidamente, il che risulta in un lento utilizzo di Internet. E' curioso che la telefonia mobile abbia un tasso di diffusione tra i piu' alti in Europa. Se l'uso degli smartphone aumenta, la diffusione di Internet potrebbe crescere esponezialmente e dare un'altra opportunita' all'industria dei viaggi online.

Il rapporto di PhoCusWright "Online Travel Overview sull'Italia" analizza accuratamente la situazione attuale dell'industria dei viaggi online e cerca di prevedere le tendenze e le dinamiche future del mercato italiano, tenendo in considerazione i principali settori: viaggi aerei, hotel, noleggio auto, trasporto treno, tour operator e agenzie di viaggi online.
FONTE: http://connect.phocuswright.com

In Toscana lungo la via dell'oro verde

In viaggio si sa, uno dei divertimenti non secondari è scoprire i prodotti tipici locali. Specie quelli alimentari. E poi ci sono viaggi che si organizzano già con l'intenzione di assaporare luoghi, anche noti, ma poco conosciuti a livello gastronomici. Uno di questi ad esempio ha come tappa la Toscana. Per incentivare il turismo nella regione, il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha organizzato l'iniziativa La qualità in Giro, che ha come scopo la promozione dei prodotti di qualità, Dop, Igp e tradizionali (sono circa 4500) e incentivare attività sportive alimentando la cultura del cibo. In occasione di questa iniziativa sarà possibile fare degustazioni di prodotti Dop e Igp in borghi e luoghi toccati dalle più importanti manifestazioni ciclistiche.
Classiche primaverili come Strade Bianche, Milano-Sanremo, Tirreno-Adriatico e ovviamente il Giro d'Italia sono il fil rouge di un itinerario che va alla scoperta dell'olio e dei frantoi. Un percorso sulle tracce dei migliori oli toscani, abruzzesi e marchigiani, lo stesso che campioni e cultori delle due ruote seguiranno in occasione della Tirreno-Adriatico.
L'ulivo è una presenza costante nel paesaggio toscano, intervallato da una trama di vigne, campi di grano e boschi. Qui gli ulivi crescevano già ai tempi degli Etruschi. Più avanti, nell'Alto Medioevo, furono coltivati dai monaci, che ne tramandarono l'antica arte ai nascenti Comuni. Oggi l'olio toscano rappresenta il 4 per cento della produzione nazionale. Colore verde carico, nota aromatica intensa e gusto piccante amaro sono le caratteristiche dell'extravergine, tutelato dal 1998 da una Igp che abbraccia l'intera regione. Con alcune differenze aromatiche che dipendono dalla varietà di suoli, microclimi e metodi di coltivazione. Da scoprire degustando e acquistando, in frantoio, i migliori.

Sono particolarmente sapidi, grazie alla vicinanza del mare e della macchia mediterranea. A Castagneto Carducci si fa tappa all'azienda agricola Giovanni Ferrini per il suo cru Il Felciaio, un'armonia di note fruttate, prodotto da olive frantoio, moraiolo e leccino con gli stessi sistemi di una volta: raccolta a mano, spremitura a freddo solo con procedimenti meccanici). Da annotare anche l'azienda agricola Cardellini Paola, sulla colline di Segalari, dove è possibile trovare oli monovarietali ed extravergine Igp di alta qualità, provenienti da coltivazioni in terrazze che si affacciano sul mare.

Più a sud si incontrano oli più intensi, carichi di colore e sapore, ideali in abbinamento con selvaggina e salumi locali. Si degustano, nel cuore antico di Massa Marittima, all'enoteca Il Bacchino, in un palazzo del '200. Sui taglieri formaggi, salame di cinghiale, finocchiona di Cinta Senese annaffiati dai migliori vini toscani. Il borgo medievale, fra i più belli della Toscana, racchiude entro le mura la splendida cattedrale (XII-XIII sec.) e il Palazzo Pretorio, che ospita il Museo Archeologico e la Pinacoteca con la Maestà di Ambrogio Lorenzetti (1285-1348). Per la notte, la Fattoria San Lorenzo è un'oasi di pace a soli 5 km da Grosseto. Si può dormire nella villa padronale, o nei casali con soffitti mansardati e travi a vista.

Risalendo verso nord, hanno fama di speciale leggerezza e finezza gli oli della Lucchesia e del Compitese. Qui indirizzi utili sono quelli del Frantoio Sociale del Compitese, che accoglie 800 agricoltori della zona e, oltre all'olio, vende anche paste con farina di castagne, sughi con funghi o cinghiale, miele biologico. Nelle vicinanze si trova la Tenuta San Pietro, alcuni rustici trasformati in boutique hotel, con terrazze sospese su vigne e ulivi. Nel ristorante è rivisitato il meglio della tradizione regionale. Atmosfera rilassata a Villa Marta, alle porte di Lucca, ottocentesca dimora di caccia in un giardino all'italiana dove a primavera sbocciano centinaia di camelie (iniziative a tema nelle ville storiche). L'albergo vanta un ristorante rinomato, il Botton d'Oro, dove ordinare la garmugia, zuppa primaverile servita con pane abbrustolito, proposte vegetariane e gluten-free.

Ripercorrendo le strade dell'oro verde, sui colli pisani e pistoiesi gli oli sono gentili e fruttati. Con alcune eccezioni. Come l'indole robusta e verace, ma elegante, dell'extravergine Mignola prodotto da Cosimo Maria Masini a San Miniato. Un olio di grande personalità ottenuto solo da olive Mignola Sanminiatesi; l'azienda produce anche vini biodinamici. Da oltre vent'anni si dedica al biologico anche l'azienda agricola Forrà Pruno, a Lamporecchio. Qui è il regno di Andrea, autentico artigiano dell'olio e della terra, che coltiva con passione 1000 piante ultracentenarie di ulivo e rare specie di frutti antichi con cui produce conserve e marmellate. Una sosta d'obbligo è poi a Montecatini Terme per gustare la cucina dell'enoteca Giovanni.
FONTE: http://www.utilitymagazine.it

La Toscana e il percorso Ue verso un turismo sostenibile e competitivo: il punto sul progetto Necstour

FIRENZE. «Un network aperto di regioni europee», il cui scopo è «sviluppare e rafforzare una struttura coerente per il coordinamento di progetti di sviluppo regionale e per la ricerca sul turismo sostenibile e competitivo», e che percorre la strada indicata dalla Commissione europea (comunicazione 621 del 19/10/2007) per la definizione di una "agenda europea del turismo sostenibile e competitivo".

Questa, secondo il sito che l'Ue dedica all'iniziativa, è la ratio del progetto Necstour, nato nel novembre 2007 alla conferenza Euromeeting di Firenze e che oggi unisce in una rete comune oltre 30 regioni europee (tra cui, oltre alla Toscana, la Catalogna e il distretto francese Paca - Provenza, Alpi, costa Azzurra - facevano parte delle 15 regioni fondatrici e costituiscono tuttora il "nocciolo" operativo del progetto) e vari altri stakeholder, sia pubblici (università, enti di ricerca) sia privati.

Per garantire i flussi finanziari di sostegno agli enti locali interessati, la Toscana ha attivato il "Progetto speciale di interesse regionale" che ha preso la denominazione di "Toscana turistica sostenibile e competitiva". Per la sua implementazione sono stati stanziati 600.000 euro per il secondo semestre del 2009 (quindi per i primi progetti presentati, che saranno coperti all'80% da fondi regionali) e un totale di 2 milioni di euro in 3 anni. Quattro i filoni principali di intervento secondo la Regione: «il potenziamento dell'Osservatorio regionale del turismo sostenibile, la creazione di una rete di destinazioni turistiche per sperimentare il modello operativo elaborato dalla rete Necstour, attività di ricerca e innovazione in questo settore specifico e la promozione della partecipazione, comunicazione e informazione».

Come già greenreport aveva evidenziato (vedi link in fondo alla pagina), si attuano quindi emolumenti di fondi comunitari di sostegno al turismo (e questo è "bene", soprattutto per regioni come la Toscana, dove il turismo rappresenta - dato Irpet 2008 - il 5,6% del Pil regionale), ma si vincolano questi emolumenti all'attuazione di misure per la sostenibilità ambientale e sociale (oltre che per la competitività, e quindi per la stessa sostenibilità economica) di questo turismo: e questo è "meglio", per chi sostiene un modello di sviluppo in cui è il pubblico a dare la spinta determinante all'auspicabile riconversione ecologica del sistema socio-economico. Inoltre le risorse derivanti da Necstour, o comunque ad esso correlate, saranno investite anche per il sostegno ai Piuss (Progetti integrati urbani di sviluppo sostenibile) presentati dai vari comuni della regione, e saranno vincolate anche all'attivazione di elementi di partecipazione civica e amministrativa per le comunità locali interessate.

Ma particolarmente interessante è anche l'aspetto relativo alla creazione della "rete di destinazioni turistiche per la sperimentazione del modello Necstour": nei comuni che hanno ottenuto l'accesso al primo bando (nella categoria città d'arte/affari Fiesole e Tavarnelle val di Pesa, nel balneare San Vincenzo e Forte dei marmi, nel settore campagna/collina Barberino del Mugello, per la montagna l'Abetone, nel filone termale Montecatini e Chianciano, per la Francigena Siena e San Gimignano) saranno tra le altre cose attivati degli "Osservatori turistici di destinazione", che la Regione definisce come dei «sistemi permanenti di confronto e di misurazione dei fenomeni collegati al turismo».

Gli osservatori costituiscono più specificatamente una «sperimentazione di modelli e attività di dialogo sociale e di misurazione dei fenomeni nell'ambito della sostenibilità e competitività del turismo»: la strada è quindi quella che prevede da una parte una impostazione partecipativa del "nuovo" turismo che si prende come obiettivo focale, nel senso che i progetti di sviluppo saranno vagliati anche dalle comunità (e non solo dagli organi dirigenziali) locali. Dall'altra parte, la strada intrapresa conduce anche alla misurazione (ad esempio con inchieste mirate e attendibili riguardo a quali elementi di sostenibilità abbiano comportato, da parte del turista, l'orientamento sulla destinazione prescelta, e/o se l'assenza di questi elementi avrebbe portato alla scelta di un'altra destinazione, ecc.) del valore aggiunto dato dall'impostazione dei progetti di sviluppo in direzione della sostenibilità. E sono, entrambi questi elementi citati, forti motivazioni per auspicare che l'iniziativa abbia il successo sperato, e che per ora sta dimostrando a giudicare dall'alto numero di progetti presentati, molto superiore a quelli inizialmente ipotizzati.
FONTE: http://www.greenreport.it

Pista ciclabile sull'Arno

CASENTINO - Si è firmato oggi, Martedì 9 Marzo, presso la sede della Comunità Montana del Casentino, il protocollo d’intesa tra la Provincia di Arezzo, la Comunità Montana del Casentino e i comuni interessati al percorso per l’attuazione di un progetto sulla mobilità ed il turismo sostenibile attraverso la realizzazione di una rete di percorsi ciclabili. Un intervento che parte da un investimento minimo di 500 mila euro per arrivare a circa 2 /3 milioni di euro necessari al completamento dell’opera. Il presidente Sandro Sassoli ringrazia l’assessore Antonio Perferi che dimostra l’attenzione, ancora una volta, da parte della Provincia verso il territorio in sintonia con le sue esigenze. “Si inizia con oggi - ha commentato il presidente - questo percorso che vede nella Comunità Montana il soggetto attuatore che si occuperà della progettazione della pista ciclabile di circa 42 Km che da Ponte Buriano arriverà a Stia. Si tratta di un forte strumento di promozione turistica soprattutto per gli stranieri che chiedono di poter fruire di questo territorio attraverso l’utilizzo della bici”. Come ha sottolineato l’assessore provinciale Perferi, presente alla firma del protocollo, “è un progetto di interesse regionale, ma addirittura europeo, sicuramente ambizioso per la Provincia. In un periodo difficile come questo per la finanza locale destinare risorse per la produzione di una pista ciclabile di questa portata è davvero importante. La provincia di Arezzo nella fase attuale è la locomotiva di questo percorso in virtù di un lavoro fatto precedentemente. La ciclopista dell’Arno che sarà aderente al corso del fiume, ma che dovrà avere raccordi con gli itinerari dei suoi affluenti, per la regione Toscana ha una valenza strategica in quanto è considerata come parte di un sistema viario più ampio. Questa strategicità ci auspichiamo ci permetta di entrare nei canali del finanziamento.”

La Regione Toscana ha individuato tra i propri obiettivi la realizzazione della ciclopista dell’Arno come elemento di riqualificazione, valorizzazione e tutela dei valori naturalistici che caratterizzano la mobilità leggera dei centri abitati attraversati dall’Arno. La Provincia di Arezzo si è mossa quindi per realizzare un piano per la mobilità ciclabile attraverso la realizzazione di percorsi ciclabili distribuiti nelle principali vallate. Gli obiettivi vanno dall’esigenza di sviluppare concretamente la mobilità sostenibile che concili il diritto alla mobilità con la necessità di ridurre le varie tipologie di inquinamento e la congestione del traffico urbano; rilanciare il turismo sostenibile ed in particolare il cicloturismo; creare opportunità per sviluppare attività ricreative e sportive a livello locale; creare sinergie progettuali ed economiche fra i vari soggetti presenti; fornire ulteriori strumenti per la valorizzazione ambientale del territorio e degli ambiti fluviali per la loro promozione. Per quanto concerne il Casentino è evidente che la promozione di vie, itinerari e infrastrutture per la mobilità dolce ed il cicloturismo possa avere importanti ricadute sullo sviluppo di forme di turismo ed economia sostenibile. La Comunità Montana infatti segue nella sua strategia la tutela e valorizzazione delle risorse naturali, ambientali e paesaggistiche per creare le condizioni per uno sviluppo economico e sociale per rilanciare l’attività turistica del Casentino. L’ente montano a tal proposito ha già realizzato una rete di percorsi escursionistici a piedi, a cavallo e in MTB, in particolare la Casentino Trekking, i percorsi ad anello di mountain – bike di circa 815 Km per complessivi 97 itinerari e la loro messa in rete. Inoltre ha realizzato il progetto di fattibilità della ciclopista dell’Arno – tratto Casentino – che fa parte integrante di un progetto regionale e del progetto Vie Verdi a cura della Provincia di Arezzo.
FONTE: arezzoweb

TURISMO. Eurobarometro, nel 2010 l'80% degli europei andrà in vacanza

Quali sono gli atteggiamenti degli europei nei confronti del turismo nel 2010? Ce lo rivela una nuova indagine Eurobarometro condotta su oltre 30mila cittadini selezionati a caso. Circa l'80% dei cittadini europei continua a recarsi in un altro luogo per trascorrere le vacanze; soltanto il 20% è quasi certo che nel 2010 non si sposterà, mentre nel 2009 la percentuale dei non-viaggiatori era del 33%. Cresce il numero degli europei che preferiscono trascorrere le vacanze in destinazioni turistiche tradizionali (57%), mentre il 28% preferirebbe "uscire dai sentieri battuti" e recarsi verso destinazioni turistiche emergenti. La metà degli intervistati intende trascorrere le vacanze nel proprio Paese o in un altro Paese, ma all'interno dell'Unione Europea.

L'attrattiva locale è il fattore principale nella scelta della destinazione e a seguire ci sono il patrimonio culturale e le possibilità di intrattenimento. La ricerca di "riposo e svago" (37%) è la motivazione principale che spinge a viaggiare, seguita da "sole e spiaggia" (19%) e "visitare amici e parenti" (17%). Aumenta sempre di più il numero di europei che organizzano le loro vacanze da soli, sono il 58% e i paesi candidati principali sono la Croazia (83%) e la Turchia (82%); la Spagna, che era già la destinazione più popolare nel 2008 e nel 2009, domina anche tra i piani per le vacanze del 2010. Seguono la Francia (9,9%) e l'Italia (9,2%). Tuttavia, il 17% dei cittadini dell'UE che prevede di andare in vacanza nel 2010 non ha ancora deciso la meta.

Rispetto allo scorso anno è aumentata di 5 punti la percentuale di europei che ritiene di disporre di un importo sufficiente per fare una vacanza: quest'anno sono quasi la metà.

"I risultati dell'indagine 2010 sono incoraggianti per l'industria turistica - ha commentato il Commissario all'Industria e alle imprese, Antonio Tajani - Dobbiamo adoperarci ulteriormente per sviluppare questo settore che si trova al terzo posto in termini di PIL e di occupazione in Europa. Il trattato di Lisbona ci offre ora l'opportunità di occuparci di questo settore in una prospettiva europea. Circa il 50 % dei cittadini dell'UE ha già deciso che nel 2010 andrà in vacanza e la loro percezione quanto al fatto di essere in grado di finanziare le proprie vacanze risulta anch'essa leggermente migliorata."

La Commissione condurrà con cadenza annuale questo tipo di indagini per seguire da vicino le tendenze dei viaggi e del turismo per consentire agli operatori del settore di reagire al mutare delle tendenze nella domanda turistica e per delineare meglio la politica turistica comunitaria.
FONTE: http://www.helpconsumatori.it

domenica 7 marzo 2010

Italia terra promessa dei Vip stranieri

Un imbarcadero inconfondibile. Lo sfondo di quel ramo del lago di Como e lui, abito color panna, Elisabetta Canalis di fronte, si gode le atmosfere italiche. George Clooney, nelle foto emblema del gossip dell'estate scorsa, in una villa Oleandra assediata dai paparazzi, ancora una volta ha regalato a Laglio gli onori delle cronache, e il fascino del Belpaese, come sempre, ha fatto il giro del mondo. La presenza della star, che ha smentito la notizia su una presunta vendita della sua splendida magione, ha fatto registrare un aumento del 30 per cento del turismo a Laglio e zone limitrofe e i prezzi del mattone, anche nei paesi del primo bacino del lago, sono quasi raddoppiati: da 2500/3000 a 5000 euro al metro quadro. Da anni Clooney ha eletto le sponde manzoniane a luogo del suo buen retiro, contagiando amici come Matt Damon, Brad Pitt e Angelina Jolie, già protagonisti di trattative riservate per nobili dimore, casali e terreni di casa nostra. Ma non sono stati i soli ad innamorarsi dei luoghi lacustri lombardi. Nel lago di Como hanno gettato l'ancora un nutrito drappello di magnati russi, come il potente Arkadij Novikov, che per 35 milioni di euro, due anni fa, ha acquistato dalla famiglia Versace villa Fontanelle. Ad Argegno invece troviamo l'ucraino Alexander Rodnyansky, fondatore del più grande gruppo televisivo privato dell'Est europeo. Tra gli italiani d'adozione, i russi sono i più numerosi, ma la colonia di stranieri che sceglie lo stivale per acquistare nuove proprietà si rimpolpa a vista d'occhio. Secondo le percentuali dettate dalle statistiche Fiaip, ai primi posti nella caccia agli investimenti immobiliari in Italia, oltre alla Russia, troviamo Gran Bretagna, Germania e Francia. Gli inglesi e i francesi sono attratti dal mercato toscano e umbro, i tedeschi prediligono la riviera romagnola e le coste tra Veneto e Friuli, gli Stati Uniti puntano su Liguria,
Puglia e Sicilia e i russi sul nord Italia. Ville, casali, trulli, ma non solo. Nei sogni degli acquirenti, che arrivino da Oltreoceano, Oltremanica o dai Paesi dell'Est, vanno per la maggiore anche loft e bilocali tra i trecento e i cinquecento mila euro. Tanti si fanno avanti per acquisti più abbordabili. Tante le star hollywoodiane, gli artisti, gli imprenditori e i soliti cultori di affari immobiliari da svariati milioni di euro. Tutti accomunati da un unico credo: in Italia si sta meglio che in qualsiasi altro luogo al mondo. Ed è così che, lasciate le residenze di Parigi, New York e Montecarlo, Fernando Botero e la moglie Sophia Vari, ritrovano la loro «oasi di pace» nello studio di Marina di Pietrasanta, Richard Branson, magnate della Virgin, si rifugia a Lenno, nella protettissima villa Cassinella e il premio Oscar Helen Mirren, appena può, raggiunge la sua masseria del Cinquecento nel feudo di Tiggiano, nel Salento. Sono in tanti che, complice la passione per le nostre tradizioni, mettono radici tra i vigneti del nostro Paese. Carole Bouquet, nelle terre intorno al suo dammuso, a Pantelleria, si diletta a produrre il passito doc «Sangue d'oro», mentre Sting, appassionato di agricoltura biologica, ha acquistato una tenuta di trecento ettari, con tanto di villa e collina boscosa, a Figline Valdarno, dando così lustro all'azienda agricola Il Palagio, un tempo del marchese di San Clemente, che oggi offre lavoro a quindici dipendenti, tutti rigorosamente toscani. «È qui che Sting passa tanto tempo insieme alla sua famiglia. È qui che ha composto gli ultimi brani ed è in questa proprietà che il prossimo maggio presenterà l'ottimo Chianti classico di sua produzione» racconta Gelasio Gaetani d'Aragona, grande amico della rockstar inglese, ora impegnato nella produzione del vino. «È affezionato a questi luoghi - continua - li considera casa sua, anche se si fa vedere poco in giro e ha scelto di condurre una vita molto ritirata». Il rock spesso fa rima con le passioni tutte italiane. Peter Gabriel, leggenda dei Genesis, ha acquistato e ristrutturato un complesso alberghiero a Cannigione, nel golfo delle Saline, nei pressi di Arzachena, dove si trasferisce per alcuni mesi all'anno e dove gli è stata conferita la cittadinanza onoraria. È atteso per la prossima estate e tutti sperano possa regalare ai suoi compaesani un altro concerto in piazza come quello organizzato anni fa. Con l'estate si apriranno le porte delle ville in Costa Smeralda e sulla Costiera amalfitana. Quelle di Roman Abramovich a Porto Rotondo, di Fiona Swarovski a Capri e vicino alla spiaggia di Ira in Sardegna, e quella del re della vodka Roustam Tariko, una delle più affascinanti della Sardegna, già di proprietà di Karl Hahn, ex presidente del gruppo Volkswagen. Elton John e compagno sono sempre attesi a Venezia, nello splendido appartamento alla Giudecca, mentre aumenta il numero delle locazioni che stanno attirando l'attenzione di nuovi acquirenti. In pole position Abruzzo e Marche. Outsider con le carte in regola. I panorami mozzafiato del Conero e le dimore storiche abruzzesi strizzano l'occhio agli stranieri, spingendoli verso ulteriori trattative. E restano in tanti quelli che non demordono e che puntualmente, come il co-fondatore di Microsoft Paul Allen, tornano nei luoghi del cuore per eccellenza come Venezia, per scovare, tra calle e palazzi patrizi, un nido tutto italiano.
IL GIORNALE

Turismo: mare toscano in testa all'offerta dell'estate 2010

Per l'estate 2010 i tour operator italiani e stranieri hanno scelto la Toscana (74%) come destinazione balneare favorita della loro offerta turistica. Emerge da un'indagine previsionale della societa' di consulenza turistica JFC attraverso interviste a 292 tour operator e agenzie di viaggio europee e 251 italiane. Per quanto riguarda la scelta degli stranieri, le Marche, in tandem con l'Abruzzo, si collocano a meta' classifica (37%), precedute da Veneto, Friuli, Emilia Romagna e seguite da Sicilia, Puglia e isole Tremiti. (ANSA).

TURISMO; FASCINO PISTOIA PER RUSSIA E UCRAINA

Anche Russia e Ucraina si affacciano verso l'arte e la storia pistoiesi. Il dato emerge dalla Bit, la più importante fiera italiana dedicata al turismo che si è chiusa con successo per Pistoia e la Montagna pistoiese, secondo quanto sottolineato dall'Apt Pistoia in una nota. Tra le offerte presentate a Milano, Pistoia città d'arte, la montagna d'inverno e d'estate e la novità Pistoia 'underground', con la prossima apertura dei sotterranei 'La Gora di Scornio', antichi acquedotti della città. Particolarmente interessate alla città, per il mix di arte moderna e storia, le delegazioni russa e ucraina. Tra le opzioni che più hanno richiamato la loro attenzione, anche il turismo spirituale, che a Pistoia vede grandi sbocchi grazie anche alla Via Francigena e alla celebrazione, proprio nel 2010, dell'Anno Santo Giacobeo. (ANSA).

Nuove tendenze per organizzare una destinazione turistica

Si è conclusa recentemente con la pubblicazione dei risultati un'interessante ricerca svolta dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) sulle principali tendenze dei modelli di gestione e promozione delle Destinazioni Turistiche.

La ricerca è stata condotta a livello globale, coinvolgendo i responsabili delle organizzazioni che si occupano di migliorare le prestazioni territoriali attraverso la gestione dei motivi di attrazione. Il campione si è costituito di oltre 150 organizzazioni, con una netta prevalenza della partecipazione di quelle situate in Europa ed in Nord America.

La ricerca ha messo in luce una tendenza generale incontrovertibile dei territori ad essere più orientati al cliente, fornendo servizi di qualità ai visitatori.
Ma una prima importante evidenza mostra come gli atteggiamenti siano diversificati a seconda della tipologia di destinazione.
Le organizzazioni nazionali e regionali sono prevalentemente focalizzate sulla individuazione di mercati specifici e segmenti di domanda in grado di ridurre la stagionalità, aumentare la permanenza media dei visitatori e aumentarne la spesa pro capite.
D’altra parte, le città e le destinazioni costiere ormai mature sono maggiormente impegnate ad attestare il proprio profilo di destinazioni "uniche", non imitabili, concentrando la propria attività sulla costruzione di un vantaggio competitivo, sia attraverso la definizione di un posizionamento forte e univoco, sia fornendo esperienze di qualità e ad elevato valore aggiunto per i visitatori.
Da ultimo, le aree rurali, montane, insulari e le piccole città sono interessate da fenomeni di rafforzamento dell'attrazione esercitata dalla propria "autenticità", fondata sulla sostenibilità del rapporto tra esperienza dei visitatori e tutela delle proprie risorse naturali.

La ricerca si è sviluppata sul presupposto che la grande maggioranza delle destinazioni turistiche sono caratterizzate dalla presenza sul territorio di molteplici soggetti portatori di interessi diversificati che contribuiscono a generare l’offerta turistica della destinazione. Di conseguenza, anche il modello organizzativo deve saper essere rappresentativo della diversità del territorio e della complessità dei soggetti che contribuiscono a generare l’offerta turistica.
L’implementazione di sistemi di governance di eccellenza, secondo l'UNWTO, passa attraverso il decentramento delle attività fondamentali come la pianificazione, i processi decisionali, il marketing, l’azione di potenziamento delle identità locali e la gestione dei finanziamenti.

Il modello che risulta sempre più utilizzato è quello della partnership mista pubblico / privata, più flessibile e maggiormente idonea a garantire l’efficienza e - contemporaneamente - migliorare le prestazioni.
La partecipazione dei soggetti privati nei comitati consultivi è del 50,7% ma si ferma al 30,5% nei comitati di gestione, con qualche picco significativo nelle destinazioni urbane e costiere.
Il 38,4% delle destinazioni istituisce partenariati pubblici / aziendali, il 19,2% costituisce gruppi di cooperazione settoriale ma è ancora elevata la percentuale (21,9%) di enti pubblici che semplicemente esternalizzano o appaltano l'esecuzione di funzioni.
Il settore privato è maggiormente coinvolto nei processi atti a fornire servizi turistici di qualità e integrare i prodotti, con il 52% delle destinazioni ormai definitivamente concentrate sulla soddisfazione del cliente.

In termini di ruolo, gli enti pubblici sono chiamati a garantire un quadro istituzionale per lo sviluppo del turismo attraverso il perseguimento di strategie a lungo termine ed il controllo dell'attuazione e della coerenza delle azioni con gli obiettivi.
Il ruolo dei privati risiede nella capacità di tenere il passo con le tendenze emergenti, la resilienza nella pianificazione e sviluppo del prodotto e l'agilità nei processi decisionali.

Sul piano delle criticità, l’indagine mostra come le principali problematiche con cui si misurano le organizzazioni chiamate a gestire e promuovere le destinazioni sono:

aumentare il livello di decentramento e di indipendenza da parte delle amministrazioni nazionali e regionali;

reperire fonti di finanziamento per sostenere le attività in programmazione;

riuscire a sfruttare i progressi nel campo delle ICT per la promozione, il posizionamento della destinazione e la gestione delle relazioni con i clienti;

lo sviluppo della qualità del prodotto e dei servizi, in chiave sostenibile;

attrarre segmenti di domanda con elevata capacità di spesa.

La ricerca dell'UNWTO si conclude con l'indicazione di una serie di buone prassi: sorprendente (ma non troppo?) che vi siano molti casi di successo nei cosiddetti Paesi in via di sviluppo e nessun segno di vita dal nostro Bel Paese.
Il nostro governo centrale di preoccupa di rilanciare il turismo attraverso i "buoni vacanza" (paradossalmente rivolti a segmenti di mercato meno abbienti, in netta controtendenza mondiale, come misura anti-crisi), mentre le regioni faticano a declinare sul territorio le deleghe offerte dalla legge 135 del 2001, nonostante siano ormai trascorsi dieci anni. Le autonomie locali, nel frattempo ormai, sono rimaste quasi prive di portafogli.
garganopress

Turismo a Pistoia: Meraviglie sotto terra La gora di Scornio

Dalla porticina di uno dei primi corridoi all’ingresso dell’ospedale vecchio, pochi gradini conducono ad un mondo che da secoli sonnecchia sotto la città vecchia, fra piazza del Carmine ai vecchi lavatoi di piazza San Lorenzo. Ancora un po’ umida e scura malgrado i faretti accesi lungo i nuovi camminamenti, e per questo più suggestiva, la Gora di Scornio è quasi pronta ad essere ammirata da pistoiesi e turisti che già si sono fatti avanti per le visite guidate della prossima primavera.

Oltre 23 mila 600 contatti fra il sito dell’Istituto ricerche storiche e archeologiche e Facebook, ancora prima dell’apertura al pubblico, rappresentano un record che è possibile spiegare soltanto con il fascino del mondo nascosto agli occhi. "D’altronde — come ricorda Gianluca Iori, l’architetto che sta seguendo i lavori di recupero per conto dell’Istituto — si tratta del percorso sotterraneo più lungo dell’intera Toscana".

Seicentocinquanta i metri che saranno presto visitabili al pubblico dopo oltre due anni di difficili lavori di bonifica eseguiti dall’impresa edile ìFlori' e costati quasi mezzo milione di euro. Mille e 200 i metri del percorso bonificati a quasi venti anni di distanza dalle prime ricerche sul sistema delle gore pistoiesi. La parte destinata ad essere aperta al pubblico segue il corso profondo della Brana che da piazza del Carmine a via San Marco percorre la verticale dell’Ospedale del Ceppo, via del Ceppo, piazza San Lorenzo, via del Fiore, per poi dividersi fra vai dei Baroni e via dei Giardini.

Lungo il percorso, sono le volte a segnare il passaggio di secoli di storia pistoiese . "Alcuni punti — illustra ancora Iori — venivano utilizzati per l’approvvigionamento idrico del vecchio ospedale, di cui è possibile ancora vedere le diverse fasi edilizie. Attraverso i secoli assorbite dal processo lento ed inesorabile di urbanizzazione della città, le volte della gora di Scornio hanno inglobato la struttura di antiche torri e ponti, e documentano non solo la seconda cinta muraria, ma anche la presenza degli opifici che in questa zona attingevano l’acqua necessaria alle attività». Chiunque scenderà la sotto potrà vedere il vecchio frantoio e le scale usate dai mugna che oggi sbucano poco lontano dal ristorante 'Le chiavi d’oro'.

Dopo i lavori, porzioni risalenti al ’200 convivono ormai in armonia con le più 'nuove' degli inizi del ’900, con altezze che variano dai 6 metri sotto l’ospedale a circa due metri sotto piazza San Lorenzo. "Delle ‘finestre’ si apriranno sulle volte a significare la comunicazione fra la Pistoia in superficie e quella sotterranea, e consentire visuali inedite", continua l’architetto dell’Istituto ricerche storiche e archeologiche ricordando l’inagurazione prevista per la prossima primavera. I visitatori camminerano su comode passerelle, il percorso sarà accessibile ai portatori di handicap e dotato di pannelli tattili per non vedenti. Perchè la Pistoia sotterranea si vede. E si tocca.
LA NAZIONE