domenica 20 febbraio 2011

Il turismo in Toscana ri-decolla dopo la crisi

La crisi c'è stata e fortunatamente sembra essersene andata restituendo alla Toscana lo stesso primato di meta turistica che aveva prima della crisi del 2007.

Come spiega una nota ufficiale della Regione, la crescita del settore è pari all'1,6%, con circa 800.000 presenze: un dato incoraggiante che riporta la nostra regione ai valori pre-crisi mondiale.
Secondo queste prime stime l'eccellente risultato toscano non ha invece riscontro a livello nazionale.

L'assessore regionale al turismo Cristina Scaletti ha dichiarato: “Nel 2009 il mantenimento delle presenze turistiche era da addebitarsi alla tenuta delle presenze italiane la ripresa del 2010 deve ascriversi essenzialmente alla crescita (+5,9%) dei turisti stra nieri. La presenza straniera è storicamente molto rilevante per la Toscana rappresentando circa il 48% di tutte le presenze. Fra le nazionalità spicca il dato degli Stati Uniti che, grazie a Firenze ed alle altre città d’arte della regione, vedono crescere i flussi e ritornare ai livelli dell’anno 2007 confermandosi uno dei primi mercati esteri di riferimento per il nostro territorio”.

Quanto alle mete estere, sono interessanti i risultati dei flussi turistici provenienti dai Paesi BRIC (Brasile, India, Russia e Cina), in cui aumentano notevolmente le presenze; in recupero nel 2010 anche il mercato giapponese e bene anche alcuni mercati europei, come quelli relativi a Francia, Germania, Spagna, Gran Bretagna e l’Olanda.

Come spiega una nota ufficiale, "tra le principali risorse turistiche, tirano il turismo d’arte (+6,3%) e il termale (+5,0%), positivo il turismo rurale (+1,7%) mentre in difficoltà risulta il balneare (-2,8%) e la montagna (-6,5%). Su questi ultimi dati influisce sicuramente il calo delle presenze italiane (-2,2%) che sono largamente predominanti in questi prodotti turistici. La crescita maggiore si registra nel settore alberghiero (+3,3%), in particolar modo nelle strutture alberghiere a 4 e 5 stelle (che rappresentano orma il 39/40% dei pernottamenti del settore alberghiero); positiva anche la perfomance degli hotel a 3 stelle (rappresentano oltre il 50% dei pernottamenti alberghieri), fra la stabilità o leggermente negativi invece i risultati degli alberghi a 2 ed 1 stella (che oramai rappresentano il 10% del movimento turistico alberghiero). Il settore extralberghiero registra complessivamente una sostanziale stabilità con i dati 2009 (complessivamente il -0,3%)".

Redazione Web Prontoconsumatore - Redattore AM

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