venerdì 27 maggio 2011

Proposta Roast Dinner Al Podere Costalbagno - TOSCANA

"Carissimi amici
per conoscere le caratteristiche della "Culla" abbiamo pensato che una proposta di cena un pò country potesse essere una buona occasione per godere ,insieme, della piacevole atmosfera che si vive qui da noi.
Pertanto a partire da giovedì 2 giugno 2011 e tutti i giovedì potrete gustare una cena "Roast Dinner" con carni allo spiedo a volontà e fantasiose insalate, anche esotiche.
Vi suggeriamo di prenotare ,sopratutto se siete un gruppo di amici, perchè i posti sono limitati.
Vi apettiamo"
Podere Costalbagno - Montopoli Val D'arno

lunedì 23 maggio 2011

Artigianato, gratis sull'iPhone la mappa delle botteghe toscane

Un'applicazione gratuita per Iphone, la prima del genere secondo i suoi creatori, per far conoscere i prodotti e gli itinerari dell'artigianato toscano. L'iniziativa è realizzata da Artex, il centro per l'artigianato artistico della Regione, ed è stata presentata oggi a Firenze alla presenza dell'assessore toscano alle attività produttive Gianfranco Simoncini.

Dalle botteghe orafe al cristallo di Colle Val d'Elsa (Siena), l'applicazione propone una guida con 90 itinerari alla scoperta di 300 tra aziende e botteghe artigiane. "E' la prima applicazione del genere realizzata per un Iphone - ha spiegato il direttore di Artex Alessandro Ricceri - ed ha richiesto un investimento di 5 mila euro". L'applicazione sarà lanciata a giorni e nei prossimi mesi sarà estesa anche a altri tipi di smartphone.

L'iniziativa rientra nell'ambito di un progetto più ampio denominato "Artour", che prevede itinerari dedicati all'artigianato e a manifestazioni nelle piazze di alcune delle principali città della regione. Soddisfazione è stata espressa dal direttore di Cna toscana Saverio Paolieri e dal presidente di Confartigianato imprese regionale Fabio Banti.

Secondo Simoncini in questo modo si "mettono insieme due eccellenze toscane: il turismo e l'artigianato. Nonostante la crisi questi ultimi mesi si sono caratterizzati per due aspetti positivi: la ripresa dell'export e la nuova crescita del turismo, particolarmente evidente proprio nei distretti più tipici e tradizionali. Un motivo in più per puntare su iniziative che legano produzioni manifatturiere a turismo
LA REPUBBLICA

Il casale da seconda casa si trasforma in una dimora fissa

Non siamo alla fuga dalla città, ma è una tendenza che prende piede, quella di rinunciare a vivere nelle grandi metropoli per stare in campagna, anche sobbarcandosi 40 chilometri per andare al lavoro.
Lo dicono i dati raccolti da Immobiliare.it sulla ricerca di casali, in crescita negli ultimi sei mesi del 13 per cento. A fianco delle richieste di seconda casa, prende piede la ricerca di abitazioni in campagna dove vivere: «È finita la tendenza ad andare a vivere nell'hinterland – racconta Carlo Giordano, ad di Immobiliare.it –, che ha aspetti negativi e il prezzo non è più conveniente». Dai dati emerge che a Milano e Roma le richieste di una casa in città sono rispettivamente pari al 56% e al 74%, per l'hinterland al 44% e al 26%. A Brescia il 58% delle richieste si dirige sulla Provincia, il resto sulla città. Ora quindi, secondo gli esperti, si punta sul centro o decisamente fuori, verso la vera campagna.
«Il casale è di solito una seconda casa – racconta Mario Breglia, presidente di Scenari immobiliari –, ma è in atto un forte cambiamento. Il casale, soprattutto per opera dei compratori stranieri, si sta trasformando in una residenza primaria per chi va in pensione o pensa di andarci. Per questo molti stranieri acquistano in Italia anche se in molti casi siamo una seconda scelta perché inglesi e tedeschi preferiscono la Francia, la Provenza soprattutto, dove però le quotazioni sono altissime».
La tendenza di un mercato che tenta di ripartire la si vede anche dai dati di Scenari immobiliari che segnalano le compravendite di seconde case in crescita, dalle 31.500 del 2010 a una stima di 33.800 per il 2011. Il dato è significativo perché rappresenta un'inversione di tendenza, dopo che negli ultimi tre anni questo numero era sceso in maniera costante.


Quello che cambia però è il tipo di casa che si cerca, come analizza Guido Lodigiani, direttore dell'ufficio studi di Gabetti: «Il casale isolato ora ha qualche difficoltà, si tende a cercare una soluzione che abbia qualche servizio in più o la vicinanza con il mare come valore aggiuntivo». Il tema della raggiungibilità è sottolineato anche da Gabriele Torchiani, direttore commerciale di Tirelli, che analizza anche gli altri temi che conferiscono valore a una casale: «La vicinanza alle vie di comunicazione principali è importante, luoghi isolati sono più difficili da vendere. Al momento c'è più offerta che domanda, e quest'ultima è selettiva: conta la posizione in collina con vista sulla vallata circostante».


Che la scelta del casale sia tutt'altro che razionale è idea condivisa anche da Mario Breglia: «Il mercato dei casali rappresenta circa il 10% del mercato della seconda casa in Italia e la tendenza è di un leggero aumento. Ma si tratta di un mercato particolare, dove chi compra è disponibile anche ad attendere anni in attesa di trovare l'oggetto particolare. Spesso si punta ad acquistare una struttura da riqualificare e i costi di rimessa a nuovo sono altissimi e non controllabili: chi compra raramente pensa di fare un affare». Non è un caso che il 45% dei casali in offerta sia da ristrutturare con costi e tempi anche notevoli visto che molti vogliono curarli di persona e cercano materiali originali.


A livello regionale il ruolo di regina è sempre della Toscana, come dimostra l'analisi di Immobiliare.it: dei 45mila casali in vendita sul portale infatti il 31% è in questa regione mentre le altre seguono staccate di parecchio: il Piemonte con il 13%, la Lombardia con il 10% e le Marche con l'8 per cento. In Toscana oggi è il momento degli affari. La forte domanda ha fatto sì che negli anni i prezzi siano saliti molto rendendo la regione una destinazione di lusso, anche se con la crisi le compravendite nei principali comuni del Chianti sono in calo in media del 10% secondo Gabetti. Il prezzo medio rilevato da Immobiliare.it per i casali è ancora di 2.584 euro al mq, contro 1.778 dell'Umbria.

«In Toscana c'è stato un calo della domanda mentre l'offerta è ancora buona – spiega Riccardo Romolini, della Romolini immobiliare del network di Christie's –. È il momento adatto per fare qualche affare». Al momento un casale di buon livello restaurato si compra tra i 1.500 e i 2.500 euro al metro, considerando misure minime di 150 metri. I prezzi salgono nelle zone più prestigiose: i dati di Scenari immobiliari sulla seconda casa nei comuni di maggior interesse, come San Giminiano e Gaiole in Chianti, arrivano a indicare anche forbici tra i 3 e i 6mila euro. Se poi si tratta di oggetti unici il valore sale. Per esempio a Gavardo (Brescia) è in vendita un casale a 4 milioni di euro, ma la vendita comprende anche tutti gli ampi terreni attorno.


«Il dato in crescita della Puglia – analizza Carlo Giordano – è dovuto agli investitori che cercano di muoversi in anticipo sul mercato, ma non si parla di trend consolidato».
L'indagine mostra anche come il ruolo degli stranieri, benché in lieve calo, sia ancora determinante: il 21% delle richieste per questo tipo di immobile viene infatti dall'estero: stanno tornando gli scandinavi e gli anglosassoni che erano stati scalzati dagli olandesi.

Cantine Aperte 2011: il trionfo del vino in Toscana

“Movimento Turismo del Vino” con il sostegno della Regione e della Cassa di Risparmio, ha organizzato la XIX edizione della manifestazione “Cantine Aperte 2011″.

Sono previste iniziative dedicate agli appassionati del mondo del vino, cene, degustazioni, visite alle cantine toscane: oltre cento saranno quelle che apriranno le loro porte ai visitatori.

«Cantine Aperte è un evento di grande risonanza e richiamo per la nostra regione – ha dichiarato la presidente Elda Felluga – e l’ultimo week end di maggio si presenta come appuntamento ideale per un turismo slow, fatto di vino di qualità e buona tavola, cultura, natura e arte. Tantissimi gli appassionati che giungono da tutta Italia e dall’estero per conoscere le nostre eccellenze».

Lo scorso anno gli appuntamenti in programma hanno riscosso molto successo, soprattutto tra i giovani: tanti gli enoturisti di età compresa tra i 30 e i 40 anni, che hanno potuto apprezzare la ricchezza delle vigne toscane.

Sabato 28 maggio è la giornata dedicata alle degustazioni organizzate da 40 cantine, mentre la sera saranno di scena le cene gourmet “A cena con il Vignaiolo”, distribuite tra cantine, agriturismi e ristoranti della regione. Grazie a un accordo tra l’associazione enoturistica e il Consorzio del Prosciutto di San Daniele, in abbinamento ai vini, sarà possibile gustare il San Daniele Dop.

Domenica 29 maggio saranno 86 le aziende vitivinicole che apriranno le porte ai wine lovers, che potranno divertirsi tra lezioni di cucina e concerti.

Questa manifestazione mette in contatto diretto il pubblico e le aziende produttrici: lo scopo è promuovere l’enoturismo in Toscana, rendendolo più accessibile e flessibile alle esigenze dei turisti.

“L'Arte dal cavallo” sbarca a Marina di Pietrasanta

Tutto pronto per l’atteso appuntamento primaverile con “L’Arte del Cavallo”, giunto alla sua 12essima edizione. Il 28 e 29 maggio il parco della Versiliana tornerà ad ospitare gare, spettacoli ed eventi collaterali tutti dedicati all’antica arte equestre. Si tratta di un’edizione particolarmente ricca di novità. A cominciare dall’apertura serale della rassegna che sabato, a partire dalle 20.30, ospiterà la competizione nazionale di barrel. Una manifestazione promossa dal Comune di Pietrasanta, responsabile organizzativo Luciano Borzonasca, con il patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Lucca, in collaborazione con Fise, Anica, Filiera Ippica Toscana, Apt Versilia e le associazioni Albergatori e Balneari.

Da mattino a sera una ricca vetrina di appuntamenti per conoscere tutti i segreti del mondo equestre. Gare, esibizioni, coinvolgenti acrobazie e tante, tante curiosità. Per un week-end in mezzo alla natura, nelle affascinanti atmosfere del parco della Versiliana, ad un passo dal mare, tra competizione e spettacolo.

Le gare

.
Due le discipline intorno alle quali ruoteranno le competizioni in programma. Il Concorso Morfologico Internazionale Purosangue Arabo: è prevista la partecipazione di oltre 100 splendidi esemplari; il Barrel Racing, ovvero la gara di velocità tra i barili, nata in America da un gruppo di donne che accompagnavano i cowboy nei rodei e che per passare il tempo si sfidavano in questa spettacolare gara (consiste nell’eseguire un percorso intorno a tre barili nel minor tempo possibile). In competizione ci saranno autentici campioni come Shannon Kherr e Matteo Bergamini.

La fiera

.
La manifestazione sarà accompagnata da una ricca e variegata mostra mercato di prodotti tipici e artigianali, eno-gastronomici a cura di Versilia Luxury Expo. Disseminate nel parco tante proposte di acquisto per tutta la famiglia. Dall’arte del verde e dei giardini a quella del dolce, sino alla pinetina degli artigiani. Nell’area gastronomica animazione di contrade del carnevale pietrasantino e curiosità alimentari.

Appuntamenti collaterali

.
Tante occasioni d’intrattenimento. Non solo competizioni, ma anche spettacoli ed uno spazio dedicato ai più piccoli ricchissimo di iniziative. Dagli entusiasmanti Pony Games al Pony Western, per familiarizzare, conoscere e giocare con il cavallo. Una realtà, quella del pony, presente anche sul territorio grazie a Mario Giusti, responsabile nazionale Fise. E che dire di Sara, la cavalla parlante di Santa Maria a Monte. Un’irresistibile attrazione per i più piccoli, una curiosità per gli adulti. Un’autentica star già protagonista in tv. Le performance di Sara, addestrata da anni da Sergio Dani, sono ovunque note; la cavalla si esibisce nei pomeriggi di sabato e domenica in conti matematici, tira calci al pallone e si esibisce in passi di danza.

E poi pet therapy, vacanze “naturali”, inviti alla lettura. In villa troverà spazio il ricordo del grande artista Harry Jackson, recentemente scomparso. Sabato 28 maggio, alle 17.30, si svolgerà un’edizione speciale, tutta dedicata al cavallo, del Caffè della Versiliana. Nel salotto di Romano Battaglia interverrà Alessandro Martire, presidente dell’associazione culturale Wambli Gleska costituita per diffondere la cultura tradizionale del popolo Sioux (Lakota-Sicangu). Tema dell’incontro: “Storia, cultura e spiritualità dei Lakota Sioux: i rapporti con il cavallo e con la natura”. Sempre nello spazio Caffè, domenica 29 maggio, alle 17, si terrà, a cura di Stefano Falaschi, presidente della Società Italiana di Mascalcia, in collaborazione con la Filiera Ippica Toscana, il convegno “Il benessere del cavallo”. Saranno esposti antichi manufatti dei maestri maniscalchi.

Nel parco sarà presente anche uno stand di Fiera Cavalli Verona che promuoverà l’edizione 2011 dell’evento.

“L’Arte del Cavallo” si impreziosisce, inoltre, nella giornata di domenica con l’iniziativa Cantine Aperte. Un’iniziativa che nasce in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino e che consentirà di visitare, a Pietrasanta, le Cantine Basile - parco agricolo (in via Provinciale Vallecchia). Per l’occasione sarà organizzato un servizio navetta gratuito con sommeliers e guide turistiche a bordo che collegherà, dalle 10.30 alle 19, la Versiliana, il centro città e i vigneti.

Il sito

.
Da lunedì sarà on line il sito www.artedelcavallo.it per avere tutte le novità della manifestazione a portata di click. Si potranno trovare informazioni sul programma della 12essima edizione, foto e curiosità.

Il manifesto

.
E’ stato realizzato dal maestro colombiano Fernando Botero il cavallo-immagine della rassegna dal titolo “Horse”, un olio su tela del 1999. Per ogni edizione un manifesto d’artista. Sin dalla sua nascita “L’Arte del Cavallo” ha volutamente messo in relazione le due anime della manifestazione: quella legata alla valorizzazione dello straordinario ambiente naturale del nostro territorio, e quella che ne sottolinea la peculiare tradizione artistica. Grandi pittori e scultori sono stati chiamati a realizzare l’immagine promozionale della manifestazione, tradotta in manifesti, brochure, copertine.

I gadget


Magliette e cappellini con l’immagine dell’opera di Fernando Botero saranno in vendita nel parco della Versiliana.Un simpatico ricordo della manifestazione.


Ingresso e informazioni

.
Ingresso alla manifestazione 7 euro, cumulativo (2 giorni) 10 euro; gratuito sotto i 14 anni e sopra i 70 anni.

Sponsor

.
Hanno contribuito alla manifestazione: Trony, Twiga Beach Club, Biagi Nicola, Giardini della Versilia, Generali agenzia di Pietrasanta, Filiera Ippica Toscana, Va.Sa.Co, Caffè Margherita, hotel Esplanade, hotel Villa Marzia, hotel Central Park, residence Verdeluna r.t.a., stabilimento balneare Franco Mare, eno-trattoria da Beppino, AGIP stazione di servizio ENI Mauro Landi.

“L’Arte del Cavallo si apre all’Europa – afferma il sindaco Domenico Lombardi – promuovendosi come una ricca vetrina sul mondo equestre e valorizzando il territorio con le sue tante risorse. Un vero e proprio benvenuto alla bella stagione che sono certo non mancherà di richiamare un folto pubblico di estimatori. E questa edizione sarà davvero ricca di novità con un ampio ventaglio d’intrattenimento per tutta la famiglia”.

Cucina d'evasione

Evadere cucinando, oggi si può. Grazie a un progetto del ministero di Grazia e Giustizia, attivo già da qualche anno, la gastronomia è entrata nelle carceri italiane. Un modo come un altro per passare le giornate, divertirsi e, magari, imparare pure un lavoro. Del resto il tempo non manca. Cucinare, ma anche allevare e produrre.

Insomma, tutta la filiera, che nei penitenziari diventa cortissima però raggiunge tutti grazie a una vetrina online sul sito del ministero (ci sono anche moltissimi prodotti non alimentari). Loro, i detenuti, ci scherzano su e hanno commercializzato vini che si chiamano "Il fuggiasco" o "Fresco di galera", formaggi come il "Galeghiotto", dolci con il marchio "Banda biscotti", la crema al pistacchio "Dolci libertà" o le uova di quaglia "Al Cappone".

Anche in Toscana il progetto ha trovato una sua dimensione. Al carcere della Gorgona, ad esempio, da qualche anno c´è un allevamento di orate, che grazie a un accordo con la Unicoop Livorno vengono poi distribuite nei supermercati. E poi una piccola produzione di olio e vino, usati perlopiù per uso interno. A Volterra, invece, da cinque anni va avanti il progetto "Cene Galeotte", un programma di incontri con cena - il ricavato viene devoluto in beneficenza - in cui i detenuti lavorano fianco a fianco per due giorni con chef professionisti. Ieri sera in cucina c´era Stefano Frassineti, del ristorante Toscani da Sempre di Pontassieve (cena in favore dei Centri Missionari della Toscana Diocesi di Fiesole - Palestina), mentre l´ultima sera, il 24 giugno, toccherà a Cristiano Tomei, de l´Imbuto di Viareggio.

«Ho accettato senza esitare l´invito a partecipare alle Cene Galeotte - racconta Vito Mollica, executive chef del ristorante Palagio dell´hotel Four Seasons di Firenze - con me sono venuti due collaboratori, Domenico della pasticceria e Andrea un junior sous chef. È stata un´esperienza unica di vita e di coinvolgimento. Abbiamo avuto la sensazione di portare luce dall´esterno e ci hanno offerto immediatamente amicizia spontanea. E poi ricordo gli sguardi e gli atteggiamenti dei detenuti. Sono comuni alla gente che mi circonda ogni giorno ma sono purtroppo delle strane storie di vita».

Ci spostiamo a Lucca, carcere San Giorgio, dove vengono organizzati periodicamente corsi di cucina. Si impara a fare i sughi, le basi, la pasta, i dolci. Si mescola, si scuoce e si spadella tutto il giorno e magari la passione diventa pure un mestiere. Mentre a San Gimignano i detenuti della Ranza coltivano zafferano, uno dei prodotti a denominazione tipico di questa zona. Quest´anno il progetto non è partito, ma i responsabili assicurano che si tratta solo di una pausa perché l´anno prossimo lo Zafferano di Ranza a marchio Dop (3,50 euro a bustina) sarà di nuovo in produzione

sabato 14 maggio 2011

BANDIERE BLU 2011: le migliori spiagge in Italia in Liguria, Marche e Toscana

Sono 233 le località turistico-balneari insignite dell'ambito riconoscimento, la tendenza è in continua crescita (+8,37% dal 2008 ad oggi) e lascia ben sperare per il futuro.
Ascoli Piceno, 11 maggio 2011- Saranno 233 le località balneari italiane che vedranno sventolare la bandiera blu nel corso della stagione estiva 2011.

Lo conferma la graduatoria redatta dalla FEE, foundation for environmental education (fondazione per l'educazione ambientale), organizzazione che da 24 anni assegna l'ambito riconoscimento alle località marine e lacustri, per la pulizia delle loro acque, la qualità dei servizi e il rispetto dell'ambiente.
Un trend positivo e in continua crescita, che ha fatto registrare dal 2008 ad oggi un incremento del 8,37% ed evidenzia il forte interesse delle città rivierasche italiane a portare avanti una gestione sostenibile del territorio, in grado di coniugare le ragioni dell'economia locale con quelle dell'ambiente.

“L'oscar” della bandiera blu, venne istituito nel 1987 in occasione dell'Anno Europeo, evento che l'Unione Europea ogni anno intitola a un particolare tema, con lo scopo di sensibilizzare i cittadini comunitari su una questione specifica e che proprio in quel periodo era dedicato all'ambiente. In quella particolare sede si optò per l'originale “trofeo” con lo scopo di indirizzare la politica di gestione locale delle località balneari verso un processo di sostenibilità ambientale. Inizialmente venivano insignite del “vessillo mare pulito” solo i paesi europei, poi, nel corso degli anni, la premiazione si estese anche agli Stati al di fuori dell'Unione, fino ad arrivare ad oggi con ben 41 nazioni aderenti all'iniziativa.

Data l'importanza del progetto, tutto il processo di valutazione avviene con il supporto e la partecipazione di due agenzie dell'ONU: l'UNEP, united nations environment programme (programma delle nazioni unite per l'ambiente) e l'UNWTO, united nations world tourism organization (organizzazione mondiale del turismo), con le quali la FEE ha sottoscritto da tempo un protocollo di partnership globale.

Quest'anno, in testa alla classifica, per la soddisfazione degli abitanti e dei turisti, ancora una volta la Liguria con ben 17 “litorali blu”. Seguono a pari merito Marche e Toscana (16); Abruzzo (14); Campania (12); Emilia-Romagna (9); Puglia (8).

Ecco, di seguito, l'elenco dettagliato, per regione, delle località turistiche con il mare più “blu”:
TOSCANA
Forte dei Marmi, Pietrasanta, Camaiore, Viareggio (Lucca); Marina di Pisa, Tirrenia-Calambrone (Pisa); Antignano e Quercianella, Castiglioncello e Vada di Rosignano Marittimo, Cecina, Marina di Bibbona, Castagneto Carducci, San Vincenzo, Riotorto-Piombino: parco naturale della Sterpaia (Livorno); Follonica, Castiglione della Pescaia, Marina e Principina di Grosseto, Monte Argentario (Grosseto)

TURISMO. Eurobarometro: l'11,5% degli europei pensa di venire in vacanza in Italia

Europei in viaggio, nonostante la crisi. Da un recente Eurobarometro sul turismo risulta che nel 2010 è aumentato il numero dei cittadini europei ha viaggiato per motivi privati: il 68% contro il 65% del 2009. E circa tre-quarti (il 73%) dei cittadini dell'UE ha fatto un viaggio di svago o d'affari; i più convinti viaggiatori sono i finlandesi (89%), i danesi (87%), gli olandesi e svedesi (entrambi con 87%), i lussemburghesi (85%) e i norvegesi (84%).

Le mete preferite continuano ad essere quelle turistiche tradizionali (58%), mentre un 28% vorrebbe scoprire le nuove destinazioni. L'attrattività dei luoghi è l'elemento decisivo nella scelta della destinazione, seguono l'interesse per il patrimonio culturale e le possibilità di svago; per più di un terzo dei viaggiatori la ricerca di "riposo e svago" è la motivazione principale del loro viaggio.

Nel 2010 più della metà dei cittadini dell'UE (il 57%) ha organizzato individualmente le proprie vacanze principali, ma questa strategia è ancora più diffusa nei paesi candidati come la Turchia (80%), l'Islanda (79%) e la Croazia (78%).

Per le prossime vacanze, l'Italia è la destinazione turistica menzionata più spesso, dall'11,5% degli intervistati; al secondo posto c'è la Spagna con l'8,6% e al terzo la Francia (8,2%). Il 23% dei cittadini dell'UE non ha ancora deciso dove andare in vacanza, ma il 58% prevede di trascorrerle nel proprio paese o in un altro paese dell'UE.

L'indagine, condotta a febbraio 2011 su 30.000 cittadini scelti a caso, di età superiore ai 15 anni, è stata presentata oggi da Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, alla Conferenza europea sul turismo organizzata a Budapest dalla presidenza ungherese e dalla Commissione europea. "Il fatto che il 58% dei cittadini dell'UE decida di passare le vacanze in Europa - ha commentato Tajani - indica che, in linea generale, l'industria turistica è sulla via della ripresa e sta ridiventando un'industria in crescita".

La Commissione europea conduce ogni anno, dal 2008, questa indagine per monitorare le tendenze nel medio e lungo termine dei cittadini europei rispetto a viaggi e turismo. Ciò consente sia alla Commissione sia alle parti interessate di reagire ai cambiamenti che intervengono nella domanda turistica e funge da importante strumento nel processo decisionale attinente al turismo nonché per la pianificazione ad opera dell'industria turistica, in particolare per quanto concerne i tipi di turismo e le destinazioni più frequenti.

Secondo i dati Eurostat, nel 2010 i pernottamenti di non residenti erano stati il fattore principale nelle cifre complessive sulla crescita del settore: gli alberghi e le altre strutture ricettive hanno segnalato una forte ripresa (+5,1%) rispetto ai pernottamenti dei residenti (+1,1%). La crescita registrata nel 2010 ha compensato per circa due terzi la contrazione del 2008 e del 2009 per quanto concerne i pernottamenti complessivi e i pernottamenti dei non residenti. Il numero di pernottamenti di residenti, che è stato meno influenzato dalla crisi, ha raggiunto nel 2010 un livello senza precedenti.

La preferita d'Europa: Italia regina del turismo

E adesso qualcuno dirà che siamo in campagna elettorale e facciamo il tifo per il solito Cavaliere. Ma se l’Italia è diventata la meta delle vacanze più desiderata dai cittadini europei e supera persino la Francia snob o l'economica Spagna, non è di certo merito dell’opposizione. Il governo aveva messo questo obiettivo tra le priorità, affidando il ministero per il Turismo a Michela Vittoria Brambilla. E Berlusconi ha voluto usare la sua immagine sorridente a far da garanzia per le bellezze del nostro paese, unico primo ministro del mondo a mettere «la faccia» su uno spot a favore del proprio Paese.

Anche la «ministra» ce l’ha messa tutta. Ha ideato il Codice del turismo per tutelare i visitatori, il numero verde per gli stranieri, il bonus vacanze per gli indigenti, ha sensibilizzato alberghi e spiagge per l’accoglienza degli amici a quattro zampe. Fresco di stampa è pure il Manifesto per la promozione del turismo accessibile, che assicura ai disabili (milioni di persone in tutta Europa) un’offerta turistica adeguata e servizi «senza barriere». Brambilla ha promosso con ogni mezzo, dunque, la nostra Penisola, al di qua e al di là delle Alpi. Ha sponsorizzato luoghi e cucina in Oriente e in America, ha organizzato veri propri banchetti nelle piazze centrali delle varie capitali europee. Ha ascoltato le richieste di tutti, a cominciare dai tour operator tedeschi che non riescono a posteggiare i loro mega-pulman nei piccoli comuni o tutti gli stranieri che si lamentano per dover pagare la tassa degli alberghi nelle città d’arte.
Insomma, conquistarsi la fiducia dei cittadini europei non è solo aver belle opere da mostrare e spiagge su cui prendere il sole. È anche accoglienza e gestione intelligente delle risorse. E questo governo, che lo vogliano o no gli oppositori, ha fatto centro. I dati dell'Eurobarometro, (con 30mila interviste a cittadini in 27 paesi europei) lo confermano: l'Italia è la destinazione turistica menzionata più spesso nella pianificazione delle vacanze per il 2011 (12%). La Spagna arriva solo al secondo posto con l'8,6% seguita dalla Francia (8,2%). I viaggiatori più accaniti sono i finlandesi (89%), seguiti dai danesi (87%), olandesi e svedesi (entrambi con 87%), lussemburghesi (85%) e i norvegesi (84%). Perché gli stranieri preferiscono l’Italia? Tre su dieci sostengono che in Italia si trovano luoghi molto attraenti, un patrimonio culturale unico al mondo, molte possibilità di svago. Insomma, si può spaziare da Venezia a Roma, dalla Sardegna alla Toscana, da Riccione a Rimini. C'è solo l'imbarazzo della scelta. Molti, quasi quattro su dieci intervistati, puntano sull’Italia anche per «riposarsi e svagarsi», oppure per «il sole e le spiagge» o per «visitare parenti o amici». Vincenti però sono anche le destinazioni «inusuali ed emergenti».

Tre su dieci, si divertono a scoprire i piccoli tesori nascosti di cui è ricca l'Italia.
Il 2011 è ormai considerato da tutti gli operatori l’anno dell’inversione di tendenza, con il ritorno del turismo in Europa, come ha sottolineato il vice presidente della Commissione di Bruxelles Antonio Tajani. E il ministro Brambilla non ha nascosto la sua soddisfazione per i risultati dell’indagine, presentati durante la Conferenza europea del turismo a Budapest

lunedì 9 maggio 2011

Turismo montano Toscana: calo del 6% nel 2010

“I dati del turismo montano 2010 confermano lo stato di sofferenza della montagna: in tutta la regione il turismo montano registra poco più di 1 milione di presenze con una contrazione del 6% rispetto al 2009”. Lo ha affermato l’assessore regionale al turismo Cristina Scaletti partecipando all’inaugurazione a Montecatini della mostra, ”Vivere l’Appennino”. La Scaletti ha sottolineato che la Regione sta lavorando per attivare le più moderne azioni promozionali come dimostra l’uso sempre più raffinato del portale regionale www.turismo.intoscana.it. Inoltre è stato attivato un tavolo operativo che sta monitorando le singole opportunità di intervento.

domenica 8 maggio 2011

Italiani più esigenti sul turismo in rete

Le tendenze di acquisto in Internet di viaggi e trasporti stanno cambiando. Una prima indagine commissionata da Easy Viaggio conferma l'appeal di un settore che vedrà, progressivamente, utenti sempre più preparati

La possibilità di prenotare via Internet viaggi e vacanze ha cambiato le abitudini di molti italiani. Le cambierà ancora, secondo gli esperti, che intravedono un’onda lunga di crescita progressiva del settore e una competenza via via più accurata degli utenti. L’ultima ricerca sul fenomeno è stata commissionata da Easy Viaggio, portale di comparazione sugli acquisti on line di turismo, a GFK Eurisko.

I dati, annunciati il 4 maggio in una conferenza stampa a Milano, confermano l’alto grado di appeal di un segmento che, da sempre, è una delle voci più importanti dell’intero mercato del commercio elettronico, in Italia e all’estero. Secondo GFK Eurisko, il mercato europeo del turismo in rete varrebbe 70 miliardi di euro. I volumi nazionali arrivebbero a 4,274 miliardi di euro, stando ai numeri del 2010, per una percentuale che sarebbe il 18 per cento del segmento del turismo.
Le informazioni di viaggio si raccolgono sempre di più sul web
A novembre 2010, School of Mangegement del Politecnico di Milano, che insieme a NetComm, Consorzio del commercio elettronico italiano, cura da anni un rapporto periodico, aveva dichiarato che l’e-commerce raggiungeva, nel turismo, il 12,5 per cento sul totale delle vendite al dettaglio. Numeri promettenti rispetto all’anno scorso, secondo gli analisti, anche se lo sviluppo nazionale del settore vedeva un certo ritardo rispetto alla media europea.

Il campione intervistato da Gfk Eurisko mostra un’Italia tuttora divisa in due: la metà circa degli intervistati non usa Internet, la seconda metà ha buona dimestichezza con la rete e tra questi la maggior parte, il 79 per cento, dichiara di programmare le vacanze on line. Questo non significa che prenota l’intero pacchetto in rete, ma che, anche laddove non acquista, si rivolge con frequenza a portali dedicati, social network, siti di operatori o magazine per raccogliere informazioni, scambiarsi opinioni e consigli, confrontare i prezzi.
I navigatori più esperti utilizzano lo smartphone
L’acquisto di voli e vacanze via Internet fa parte, insomma, di un panorama più vasto di esperienze nelle quali l’utente è sempre meno un cliente passivo. Chi sceglie Internet ama la velocità del mezzo, la facilità di confrontare diverse offerte e trovare soluzioni economiche e adatte alle proprie esigenze. Chi invece preferisce le agenzie di viaggio conferma gli argomenti più utilizzati a svantaggio della rete: la mancanza di un rapporto personale con un consulente, i rischi per la sicurezza delle transazioni. Su entrambi i canali, Internet e le agenzie di viaggio, la presenza di una piccola quota di “insoddisfatti” è un’altra testimonianza del crescere delle capacità di giudizio critico sul servizio. I navigatori più esperti iniziano a servirsi anche del proprio smartphone per informarsi sulle possibilità di vacanza: sono, ad oggi, una minoranza, che però gli operatori osservano con attenzione.

Livorno. La Toscana che sorprende

"Se fossi un livornese, di quelli veri che dicono "deh" e parlano a mano aperta, muovendo le dita, come per far vedere che nelle loro parole non c'è imbroglio, vorrei star di casa in qualche Scalo della Venezia...Che bella vita sarebbe, che vita semplice e felice". Di tutti i "maledetti toscani" descritti da Curzio Malaparte, i livornesi sono i più veraci e meno snob, gente di mare che alla puzza sotto al naso di fiorentini e senesi contrappone quella acre, più vera, che sale dal porto. E lo fa con orgoglio. Il fascino della più giovane delle città toscane sta tutto qui, in quel suo cuore rosso e instancabile, talmente vivo da aver ispirato alcuni tra i migliori prodotti artistici italiani degli ultimi anni, dai film di Paolo Virzì alle canzoni di Bobo Rondelli ai libri di Silvia Avallone, talmente combattivo da aver ricevuto, nel 1906, la medaglia d'oro come "Benemerita del Risorgimento nazionale".

Ma ridurre Livorno a una cittadina di mare dove, a dispetto dei tempi, sopravvivono comunisti, proverbi coloriti, "deh" e cacciucco, è un errore enorme. Per capirlo basta prendere un gelato nell'elegantissima Terrazza Mascagni, una scacchiera di 8700 metri quadrati che si affaccia sul mare (uno più puliti della Toscana, soprattutto dalle parti di Calafuria) con una balaustra di 4100 colonnine. Uno spettacolo per gli occhi che al tramonto fa venir voglia di trasferirsi in terra labronica, idea che si rafforza poco dopo, entrando in una delle trattorie che cucinano il pesce divinamente e a prezzi abbordabili (la diatriba su chi faccia il cacciucco migliore è aperta: c'è chi dice Da Galileo e chi al Sottomarino, ma si mangia bene un po' dappertutto) e che trova conferma definitiva di fronte al bancone del Bar Civili, in via della Vigna, dove tra gagliardetti di squadre di calcio e livornesi che giocano a carte si serve il miglior "ponce" della città.


Ma la parte più affascinante, più storica di Livorno, si trova naturalmente sul mare, in quello che i livornesi chiamano il "quartiere Venezia", o "Venezia Nuova", per via dei canali che lo attraversano, l'unico ad aver salvato i propri gioielli storici e architettonici dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. E' questo il vero centro storico della città, un quartiere che sembra un villaggio di pescatori, sapientemente valorizzato dall'amministrazione, che lo ha modernizzato senza fargli perdere un filo del suo fascino originario. Qui ogni estate la città si anima con Effetto Venezia, manifestazione che porta eventi culturali di ogni tipo, e sempre qui ha sede uno dei più importanti eventi enogastronomici d'Italia, Mare di Vino, che quest'anno dal 14 al 16 maggio porterà a Livorno gli chef migliori del Belpaese e vini cosiddetti "da tavola" ma pregiatissimi, il tutto liberamente degustabile per 10 euro. "La città sta diventando un punto di riferimento per il turismo enogastronomico di settore - spiega il sommelier Giovanni Raimondi, uno degli organizzatori - e l'inserimento nella location del quartiere Venezia fa parte di un programma di valorizzazione delle bellezze storiche e del patrimonio culturale che negli cinque ultimi anni ha dato i suoi frutti"
FONTE: Repubblica.it

Internet nuova frontiera di crescita per il turismo

Crescono nel 2010 le presenze turistiche in Toscana del 2,5%, secondo gli ultimi dati resi noti dall'ufficio di statistica della Regione, che ha anche presentato il bilancio della campagna Voglio Vivere Cosi, che ha offerto la possibilità di sperimentare tutti i nuovi canali di comunicazione che la rete e i social media offrono.

Il successo conquistato deriva dall'aver saputo intercettare al momento giusto le evoluzioni del mercato turistico generati dalla rivoluzione del web 2.0. Dai dati presentati emerge che la variazione delle presenze del 2010 sul 2009 a livello nazionale è stata -0,7%, dove il dato toscano si pone dunque in controtendenza rispetto a quello italiano.

Anche nel 2009 la Toscana aveva tenuto con un -0,7% a fronte di un calo sul piano nazionale del -4,6% e le presenze dall'estero sono aumentate del 7,8%. A sostenere questa crescita è stata sia la campagna Voglio vivere così, sia il sito web turismo. intoscana. It, dedicata agli operatori del settore turistico con oltre 13.000 pagine viste al mese e alla sezione Viaggi&Vacanze con il sistema di booking che ha registrato 200 mila pagine viste ogni mese.

Secondo i dati, inoltre, sono oltre 240 milioni le persone che negli ultimi 12 mesi hanno visualizzato contenuti sulla Toscana. La Toscana è, inoltre, l'unica regione d'Italia ad avere una brand channel su Youtube e una pagina su FourSquare

giovedì 5 maggio 2011

Decolla l’Area vasta Toscana sud.

Governance comune per lo sviluppo di quella che viene definita “l’altra Toscana”, in coerenza con gl’indirizzi del Programma regionale di sviluppo





Dopo le scelte su rifiuti e Tpl, accelera il processo di programmazione comune

Battesimo per l’Area vasta Toscana sud questa mattina con una riunione delle tre Giunte provinciali di Arezzo, Grosseto e Siena tenutasi all’hotel Terme di Petriolo. La location, a ridosso del viadotto del Petriolo lungo la E-78 Strada dei Due Mari, è stata scelta per il suo valore simbolico, essendo collocata sull’arteria di collegamento che attraversa i tre territori provinciali.

A promuovere l’incontro, che rappresenta l’avvio di un vero e proprio “cantiere istituzionale”, i tre presidenti Roberto Vasai (Ar), Leonardo Marras (Gr) e Simone Bezzini (Si). Consci dell’importanza di strutturare l’Area vasta Toscana sud anche in vista della partecipazione ai bandi per i Progetti integrati di sviluppo (Pis) e per i Progetti integrati di filiera (Pif - agricoltura), previsti come strumenti operativi di sostegno ai diversi settori economici dal Programma regionale di sviluppo (Prs). “L'incontro di oggi, che ha caratteristiche molto operative perché insieme agli amministratori ci sono anche tecnici e dirigenti – spiega il Presidente della Provincia Roberto Vasai. Intendiamo valorizzare una parte di Toscana che ne rappresenta la metà come estensione territoriale. Lavoriamo insieme già da 10 anni sul terreno della promozione agricola con importanti risultati, ma sono convinto che questo settore abbia ancora una grande potenzialità di sviluppo. Le nostre sono tre province percepite dai cittadini, che hanno una forte capacità di dialogare con il proprio territorio – conclude Vasai - e che rappresentano una parte importante di quell'Italia di mezzo troppo spesso dimenticata nel dibattito nazionale che ha saputo unire, e che vuole continuare a farlo, la capacità di mantenere inalterata la propria bellezza paesaggistica con una grande apertura allo sviluppo”.

L’obiettivo è di costruire un modello di “governance” interprovinciale che consenta di programmare in modo congiunto gli interventi relativi ai principali settori di competenza dei tre enti e che punti su un'idea di forte integrazione che comprenda il manifatturiero, il terziario e tutte quelle attività legate alle eccellenze dei territori rurali e alle nuove frontiere della sostenibilità. La governance cooperativa tra le tre Province è frutto di una visione innovativa dei rapporti fra territori e tiene conto di una spinta dal basso a concertare le scelte che viene da parte dei diversi livelli istituzionali e delle rappresentanze socio economiche.

Questo processo, d’altra parte, nell’area vasta Toscana sud è già stato anticipato nel settore del Trasporto pubblico - con l’aggregazione delle aziende delle tre provincie di Arezzo (Lfi), Grosseto (Rama) e Siena (Train), con l’aggiunta di Piombino (Atm), che hanno dato vita a Tiemme Spa – e in quello dei rifiuti, con la redazione (per primi in Toscana) del Piano interprovinciale di gestione dei rifiuti e la pubblicazione del bando per individuare il gestore unico che sarà scelto entro fine 2011.

Tra i temi di maggior rilievo sui quali si sofferma il documento sottoscritto al termine dei lavori della mattinata, stanno le infrastrutture, con al centro il completamento dei tratti toscani della E-78 nel rispetto di quanto previsto dall’accordo di programma Stato-Regione del gennaio 2010. E’ la priorità delle priorità infrastrutturali sulla quale concentrare gli sforzi e, per questo, entro il 2011 l’Area vasta Toscana sud promuoverà una giornata di mobilitazione interistituzionale da dedicare alla Due Mari. Il collegamento efficiente tra Tirreno ed Adriatico è infatti fondamentale per alimentare l’interscambio commerciale tra le aree del centro Italia e facilitare l’afflusso dei turisti. Allo stesso tempo va aperta una riflessione sulle infrastrutture ferroviarie e sul loro ruolo rispetto alla mobilità di persone e merci. In tema di Promozione economica le Province di Arezzo, Grosseto e Siena adotteranno politiche comuni per promuovere lo sviluppo delle Pmi, in particolare del comparto manifatturiero. Agevolazioni al credito, sostegno all’internazionalizzazione, semplificazione amministrativa, formazione professionale, sono i veicoli principali d’intervento per contribuire allo sviluppo del tessuto d’impresa, in sintonia con il Piano Regionale di Sviluppo. Tra i temi affrontati, quello della cosiddetta Green economy. L’Area vasta Toscana sud si candida ad essere il primo territorio regionale “ad emissioni zero” (carbon free), puntando sulla filiera delle energie rinnovabili, su produzioni a basso impatto ambientale e ad alto valore aggiunto, risparmio ed efficienza energetica, industria del riciclo. Importante, il tema del Turismo. L’abolizione delle Apt e l’alto peso specifico del comparto dei servizi turistici, richiedono una più raffinata strategia di promozione e marketing. In particolare attraverso una programmazione comune degli eventi più significativi e integrando la variegata offerta turistica con la promozione delle tipicità dei territori: dalla cultura al termalismo fino all'enogastronomia e alle riserve naturali. Condivisione anche sull’obiettivo di integrare le realtà che si occupano di attività fieristiche ed espositive nelle tre province e di programmare in comune lo sviluppo della rete degli snodi logistici nella Toscana del sud. Sulla questione dei rifiuti, per la quale è già avviato il procedimento per il piano interprovinciale, gli obiettivi condivisi sono l’incremento e l’omogeneizzazione della raccolta differenziata nei territori delle tre province. Ma anche la messa a punto di linee guida per la gestione dei rifiuti speciali che, sebbene non soggetti alla programmazione pubblica come i rifiuti solidi urbani, costituiscono un flusso di materia particolarmente significativo.

Nel pomeriggio, il “cantiere istituzionale” dell’Area vasta Toscana sud si articola in quattro tavoli tematici permanenti che si riuniscono per la prima volta, con questo schema:

A) Sviluppo economico e welfare locale

Attività economiche - Turismo - Cultura - Agricoltura - Promozione - Politiche Sociali - Lavoro - Formazione - Istruzione e edilizia scolastica.

B) Governo del territorio e ambiente

Urbanistica - Ambiente - Energia - Difesa del Suolo - Gestione risorsa idrica - Rifiuti - Caccia e Pesca

C) Infrastrutture, mobilità e reti telematiche

Trasporti - Viabilità - Infrastrutture - Reti tecnologiche i Innovazione

D) Cantiere dell’innovazione istituzionale

Riforma del sistema regionale, La governance di aera vasta, associazione di funzioni e servizi, modernizzazione della pubblica amministrazione

Le nuove frontiere del turismo gay

Quello che fino a pochi anni fa era considerato un mercato di nicchia, ora si rivela una vera e propria miniera d’oro per i tour operator: stiamo parlando del turismo gay friendly, che coinvolge diverse città e mete turistiche di tutta Europa, dove i membri della comunità LGBT (Lesbo Gay Bisexual Transgender) sono liberi di scambiarsi effusioni senza essere additati o giudicati. Da molti anni, nelle scelte dei turisti arcobaleno vince l’isola di Mykonos, in Grecia, che negli ultimi anni era stata sorpassata dalle mete spagnole. Scende dal podio invece la Spagna, con un quartetto di destinazioni tra le più gettonate dalla comunità gay: Ibiza, Barcellona, le isole Canarie e Madrid. Molto apprezzate, ma decisamente più care, le città della Costa Azzurra, oltre alle mete più lontane del Brasile e dell’Argentina.

Anche l’Italia, dopo anni di stereotipi e pregiudizi contro i gay, sta recuperando posizioni nella top ten delle mete più apprezzate e affollate dalla comunità arcobaleno: accanto alla splendida Gallipoli, in Puglia, scala la classifica anche Torre del Lago, l’ideale per un weekend o per un soggiorno più lungo, oltre all’intramontabile riviera romagnola.

Interessante anche l’iniziativa della Toscana che, in collaborazione con Gay.it, ha creato un portale che elenca le strutture ricettive gay-friendly sul sito della Regione, seguendo l’esempio di altri Paesi europei, come la Gran Bretagna. Sulla sezione speciale del sito sarà possibile trovare hotel, bed & breakfast, campeggi, agriturismi, ristoranti, bar e discoteche che saranno ospitali e accoglienti nei confronti di tutti gli ospiti, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.

Fonte: © restoyhoteleria.wordpress.com

domenica 1 maggio 2011

Google Analytics Multi-Channel Funnels: tutti gli step che portano alla conversione

Dove ha origine la conversione? Quali sono i canali che portano i clienti ai siti dell’hotel? È possibile tracciare il processo di prenotazione fin dall’inizio e migliorare così le performance dell’attività web? Di fatto, gli strumenti che Google Analytics mette a disposizione di default permettono di conoscere l’ultima fonte che ha portato alla conversione (last touch attribution). Ma qual è stato il primo canale che ha indirizzato l’utente verso il sito dell’hotel? E quale il percorso che lo ha portato alla prenotazione?

Presto sarà possibile saperlo. Google Analytics sta implementando nuove funzionalità che permetteranno di conoscere nel dettaglio i comportamenti dell’utente che effettua la prenotazione e i particolari sull’andamento delle campagne promozionali (cosa, ad oggi, possibile solo in AdWords e relativamente alle campagne PPC): i Multi Channel Funnels.


Per tutte le conversioni sarà possibile individuare molteplici fonti e combinazioni di canali e attribuire a ciascuno di essi importanza e peso nella scelta finale. L’influenza delle fonti sarà analizzata anche sul totale delle conversioni.

La reportistica della piattaforma più utilizzata in assoluto per il business online si arricchisce quindi di dettagli importanti e che possono rivelarsi molto utili per gli investimenti di budget in una campagna piùttosto che in un’altra. Analizzare il ruolo di tutti i canali in maniera separata permetteinfatti di orientare gli investimenti in maniera sempre più precisa. L’ultima fonte, quella che viene tracciata attualmente di default da GoogleAnalytics, non sempre è quella determinante.

Le combinazioni di fonti più efficaci. I canali di marketing che portano il cliente all’acquisto, il ruolo dei singoli canali su ogni singolo step che porta alla prenotazione, le sequenze di keywords più performanti. Tutto questo nei report dettagliati che offriranno i Multi Channel Funnels di Google Analytics e di cui mostriamo un’immagine:

Questa operazione porterà un grande valore aggiunto nel mondo della web analysis, permettendo di affinare e personalizzare le strategie di campagne SEO, Social, PPC, E-mail e tutta l’attività di web marketing. La valutazione del contributo e dell’effetto di ogni singolo canale permetterà di concentrarsi su determinate attività ed investire in maniera sempre più mirata.

A questo indirizzo è possibile richiedere in anteprima l’accesso alla nuova funzionalità di Google Analytics Multi-Channel Funnels.
FONTE: http://www.bookingblog.com