martedì 22 maggio 2012

Buono, sano, economico: la Toscana riscopre il pesce dimenticato

Il pesce dimenticato. Questo è il nome che si dà ad alcuni prodotti ittici, come sardine, acciughe, sugarello (bianco e nero), polpo e razza di sabbia, pesce sciabola, muggine e palamita. Tali creature sono abbondanti nei mari della Toscana, vengono pescate spesso ma vengono trascurate dal consumatore, che prova verso di esse un disprezzo non motivato.


Allora, la Regione Toscana ha iniziato un progetto di recupero, finalizzato alla valorizzazione del pesce, mettendo in campo tutti gli attori coinvolti, dai pescatori ai gruppi d'acquisto solidale.

Le prime conclusioni sono state tratte a Viareggio, dopo la prima fase sperimentale. A discutere, gli assessori all'agricoltura, caccia e pesca, Gianni Salvadori, e alla cultura e turismo, Cristina Scaletti.

La prima fase sperimentale è così partita dai pescatori, che si sono concentrati sui pesci in questione. Portato a riva, il prodotto è stato inserito nell'offerta gastronomica di Vetrina Toscana. I punti vendita di Unicoop Firenze ( Firenze, Ponte a Greve, Empoli, Prato, Pontedera, s. Maria a Monte, Pisa, Cascina, Val Di Nievole) hanno organizzato 10 lezioni di cucina e due seminari per professionisti mentre 15 ristoranti hanno messo in campo offerte personali. In ogni occasione, al centro della tavola il pesce dimenticato, costo medio 8 Euro al chilo.

Ottima la risposta del pubblico. I ristoranti hanno visto consumati 40 chili di pesce, mentre durante le lezioni di cucina se sono usati 10: idem per nei seminari. Sorte speciale per altri 1000 chili di pesce dimenticato (50% preparato e sfilettato) destinato alla cooperative dei gruppi d'acquisto solidale.
Come spiegano gli esperti della Regione, questi numeri fanno presagire un risultato finale notevole.

Considerando gli attuali 20 esercizi aderenti per 50 settimane anno e considerando il pesce ad un prezzo di vendita a filiera corta in media di 8 euro al Kg per le specie dimenticate, in un anno si avrà un totale fornitura di 40.000 Kg ( 400 quintali) di pesce per un fatturato di 320.000 euro. ù
Allora, con un'adesione di almeno il 50% dei ristoranti aderenti a Vetrina Toscana in tavola i dati potrebbero essere ancora più rilevanti. Considerando 400 ristoranti aderenti per 50 settimane all'anno si avrebbe una fornitura di 800.000 Kg (8.000 quintali) di pesce per un fatturato di 6.400.000 euro.
Ma il bersaglio non è solo economico: tramite l'esaltazione del pesce dimenticato, la regione Toscana vuole difendere l'ambiente (il pesce viene mangiato non buttato) e la tradizione (il pesce dimenticato è presente nelle ricette locali).
Sintetizza bene l'assessore Scaletti: "Proseguiamo la campagna sul Pesce Dimenticato convinti di percorrere sentieri nuovi per la promozione della nostra terra. Vogliamo la valorizzazione dei nostri territori e delle loro tradizioni; radici forti che ci legano alla cultura dei nostri padri, in grado comunque di attivare un confronto con le esigenze più attuali. Per questo teniamo a sottolineare l'intesa cresciuta tra mondo della pesca e della ristorazione come un modello virtuoso, sia sul piano economico che su quello culturale, un rapporto di filera corta tra produttori, distributori e consumatori teso a valorizzare la nostra tipicità e con un contributo all'economia locale non indifferente. Contributo che si estende alla conservazione dell'identità e della sostenibilità, una scelta condivisa dalla politica europea".

domenica 20 maggio 2012

‘La Toscana dei festival’: guida alla musica dell’estate toscana

Presentata oggi ad Art&Tourism ‘La Toscana dei Festival’, guida web e cartacea che riunisce le principali proposte dell’estate toscana in musica, realizzata dall’Associazione Toscana Musiche in collaborazione con il portale Intoscana.it e con il sostegno della Regione Toscana.


Dal jazz al rock, dal blues all’elettronica, dal pop al rock. Centinaia di appuntamenti che nei prossimi mesi vedranno protagonisti i big della scena internazionale, ma anche un gran numero di artisti italiani e toscani, produzioni originali e, in generale, un grande circuito di creatività in musica. Una vera e propria invasione di concerti, per grandi e piccoli spazi, centri storici, parchi, ville e borghi.
“Abbiamo voluto presentare la Toscana dei festival all’interno di Art&Tourism – spiega l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti – perche’ la cultura, in questo caso la musica, e’ uno dei migliori biglietti da visita per un territorio. Oggi proponiamo un cartellone unico della grande musica in Toscana, disponibile ed aggiornato in rete sul nostro portale del turismo e su www.toscanemusiche.it. Sarà uno strumento utilissimo per quanti amano la buona musica e decidono di vivere la Toscana anche per la qualificata offerta musicale che la nostra regione non solo è in grado di esprimere, ma anche di presentare in maniera unitaria ed efficace”

“L’auspicio – prosegue l’assessore – è che questo esperimento possa sempre più estendersi a tutti gli eventi di spettacolo dal vivo, in sinergia con la valorizzazione del territorio. La Regione sta lavorando alla promozione di un turismo da concerti, legato ai grandi eventi intorno cui costruire una vacanza. Grazie al piano di promozione e comunicazione attivato insieme a Toscana Promozione, la Regione è in grado di arricchire l’offerta turistica culturale con una chiave nuova diretta al pubblico dei più giovani. Lo slogan ‘Voglio Vivere così’ indica proprio questo, vivere la Toscana giorno e notte, costruendo una vacanza su misura per ogni esigenza”. Dopo l’ottima l’accoglienza riservata l’anno scorso alla prima edizione, “La Toscana dei Festival” torna con una versione ancora più ricca e capillare, che conferma l’impegno di rafforzare la promozione della musica popolare e jazz in Toscana, con una sorta di “cartellone unico”.
La guida “La Toscana dei Festival” sarà disponibile già dai prossimi giorni presso gli uffici informazioni delle città toscane e in occasione dei vari festival.
Al prodotto cartaceo si affiancano i siti internet www.toscanafestival.it, www.toscanamusiche.it, www.intoscana.it, www.turismo.intoscana.it – aggiornati in tempo reale con tutte le notizie dell’ultimora – per valorizzare al massimo le interazioni tra strumenti che sono già un punto di riferimento per la promozione di eventi culturali legati alle iniziative della Regione Toscana.
L’impegno su internet e sui social network sarà affiancato dalla ricerca di nuovi strumenti per rendere sempre più efficace questo percorso.

A Pisa la borsa internazionale delle manifestazioni storiche

In programma il 16 giugno giorno della Luminara.

A giugno Pisa sarà la capitale europea del turismo storico, quel turismo legato alle rievocazioni di cui l'Italia (e la nostra città) sono ricche. Confesercenti e Camera di commercio organizzano il 16 giugno la prima Borsa internazionale delle rievocazioni storiche, alla quale parteciperanno una quindicina di tour operator europei che avranno modo di scegliere i pacchetti offerti direttamente dalle strutture ricettive; nella Sala Merci in piazza Vittorio Emanuele ci saranno le contrattazioni a partire dalle 9.


“Le rievocazioni storiche sono diventate oggi una importante attrazione turistica capace di muovere milioni di turisti da tutto il mondo – spiega Antonio Veronese, presidente provinciale e regionale di Assoturismo Confesercenti -; è stato valutato che il giro di affari del turismo delle rievocazioni storiche in Italia ammonta a circa 650 milioni di euro. Le regioni più attive sono Veneto e Toscana, con oltre 150 manifestazioni; complessivamente si stima che le presenze con pernottamento aventi come motivazione principale le rievocazioni storiche ammontino a circa 7,5 milioni e che gli spettatori, anche solo di una giornata tocchino i 20 milioni in tutto il Paese”.

I quindici operatori europei, per i quali viene previsto il soggiorno e l’operatività in Pisa, si incontreranno con le strutture ricettive (circa 70, soprattutto provenienti dalla Toscana) al fine di offrire sui mercati internazionali i pacchetti turistici con soggiorni in occasione delle manifestazioni storiche (la mattina del 16); nel pomeriggio il contatto con gli operatori pubblici.






 

giovedì 17 maggio 2012

Turista sempre più 'tech', siti e app al top

Cercare e prenotare il volo aereo via web, accaparrarsi un pacchetto-vacanza da un gruppo d'acquisto online o su un club privé, cercare ristoranti nei dintorni consultando le applicazioni sul tablet, orientarsi in una città o in un museo con mappe a portata di cellulare, condividere attività e foto-ricordo 'georeferenziate' col proprio smartphone. Il viaggiatore del terzo millennio è sempre più "tech". Una tendenza in aumento anche fra i turisti italiani che, secondo una recente indagine, sono fra i meno propensi in Europa a staccare la spina dalla tecnologia quando viaggiano.

Organizzare 'fai da te' una vacanza solo via web e condividerne istantaneamente gioie e dolori nella piazza dei social network era fino a qualche anno fa a dir poco impensabile. Al massimo si acquistava il volo low cost sul sito internet della compagnia o si consultava qualche recensione online sugli alberghi, mentre oggi la categoria viaggi conta centinaia di siti e applicazioni dedicate fruibili su computer portatili, telefonini 'smart' e tablet di ultima generazione. Molte sono di puro svago, ma la maggior parte coniuga utilità, praticità e aspetto ludico. Per tutti coloro che la disintossicazione tecnologica non sanno cosa sia, nemmeno in vacanza.

Non sorprende che l'app della settimana per iPhone sia Volo+, applicazione che ha debuttato nemmeno un mese fa e che consente di tracciare in tempo reale i voli di tutto il mondo, con la possibilità di ricevere avvisi per cambiamenti perfino del gate di imbarco e di avere a portata di tocco anche la pianta del terminal da cui si deve partire o in cui si atterra. Per una rapida ricerca dei voli più convenienti un'altra applicazione (e relativo sito web) molto gettonata è Skyscanner, da poco aggiornata per una comparazione che punta ad essere ancora più snella fra milioni di voli di compagnie di linea e low cost. Entrambe queste applicazioni sono disponibili in italiano. C'è per ora solo in lingua inglese Hipmunk, che filtra e ordina la ricerca di voli non solo in chiave di prezzo ma anche secondo quella dell'"agonia", o meglio "stress", combinazione di tariffa, numero scali, tempo impiegato, orari di decollo e atterraggio più o meno comodi. Una volta scelto il mix di tratte che fa al caso proprio è possibile inserire automaticamente date e orari nel calendario elettronico, condividerle sui social network, acquistare il biglietto virtuale sul sito web della compagnia aerea. Da poco Hipmunk ha aggiunto al suo motore di ricerca anche la possibilità di trovare hotel e visualizzarli subito su mappa.

Chi al momento della prenotazione online non ha idea di quali siano i posti più "comodi" in aereo può consultare siti web come SeatExpert.com o SeatGuru.com che - una volta inserito il codice del proprio volo - mostrano una mappa del vettore da cui scegliere il posto più largo, quello proprio davanti al monitor-tv di bordo, oppure uno che non sia nell'ultima fila o vicino ai bagni, i più "martoriati" dal via vai di passeggeri. ExpertFlyer.com invia addirittura degli avvisi via mail se il posto desiderato si libera.

In tema di hotel quella di Booking.com è fra le applicazioni più scaricate per iPhone (ha raggiunto otto milioni di download) per cercare e prenotare un soggiorno in oltre 200mila hotel in tutto il mondo. Idem per l'applicazione del sito web Kayak, che ha appena vinto il Webby Awards nella categoria viaggi. Alla ricerca di voli e hotel aggiunge anche quella per l'autonoleggio. Tripadvisor è fra i servizi online leader per avere accesso ovunque ci si trovi a commenti e opinioni di altri viaggiatori su alberghi e locali. Fra i punti di forza la possibilità di caricare sul momento la propria recensione corredata di foto. Tra i siti emergenti per chi in vacanza cerca una casa in affitto anziché hotel o pensione c'è Airbnb, che ha creato una rete di circa 100 mila alloggi in 192 paesi fra persone che offrono in affitto il proprio appartamento, ma anche location più ricercate come ville e perfino castelli. Citato tra i 50 migliori siti dal Time.

Punta alla pianificazione a 360 gradi della vacanza o del viaggio di lavoro TripIt, che si propone online e tramite applicazione per smartphone e tablet come un vero e proprio assistente personale: una volta prenotato volo e hotel è possibile organizzare in un unico contenitore date, orari e attività. Inserendo i codici di conferma delle prenotazioni si verrà anche avvertiti in caso di cambiamenti, ritardi e modifiche. Jetsetter è invece fra i club privé online di viaggi quello che compare nelle classifiche dei migliori siti web con offerte per turisti. Parola di New York Times e Forbes.

Oltre a buone applicazioni di mappe, meteo e traduttori online, può essere utile - soprattutto quando ci si trova all'estero e causa roaming non ci si connette ovunque col telefonino - scaricare un programma come MetrO, che consente di impostare la destinazione prima della partenza e di 'calcolare' in loco, offline, come arrivare da una fermata metro all'altra senza perdersi. Utile in città dai labirinti sotterranei come New York, Londra, Parigi e non solo. Un altro programma 'must' da avere sullo smartphone è UniCon, che si può utilizzare anche offline e fa da convertitore universale di valuta, temperatura, orario, pesi e misure. Chi viaggia in treno, in Italia, può approfittare di ProntoTreno, per controllare in tempo reale lo status del proprio convoglio.

Spedire cartoline è tornato di moda anche per i più dipendenti dalla tecnologia. Programmi come Instagram consentono di condividere sui social network foto appena scattate, ma soprattutto di editarle e trasformarle in cartoline vintage. Tra le ultime 'app' di questo tipo ci sono anche le nuovissime Gogobot o Postagram: quest'ultima spedisce realmente in tutto il mondo la foto scelta come cartolina cartacea. Tra le start up emergenti c'è Gtrot.com, una sorta di Pinterest utilizzato per avere idee in tempo reale, via immagini, di luoghi e locali, con tanto di recensioni.

Prima di partire può essere utile controllare sui siti web dell'ente del turismo relativo alla propria meta se e quali applicazioni per smartphone sono disponibili sulla destinazione. Ormai non c'è città o museo che non ne abbia una dedicata e nella maggior parte dei casi è gratis.

Bando progetti litorale Pisa

Bando progetti litorale Pisa
Litorale, turismo in inverno: 105mila euro per progetti "fuori stagione"
Bando progetti litorale Pisa
Il Comune, attraverso un bando, promuove stanziamenti pubblici per finanziare progetti che rivitalizzino Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone anche nei mesi invernali: c'è tempo fino all'8 giugno per presentare le iniziative

Bando progetti litorale Pisa
Promuovere il turismo anche fuori stagione. Così il comune di Pisa tenta di far vivere il litorale per 365 giorni all'anno grazie ad un bando da 105 mila euro per cofinanziere iniziative che possano contribuire a destagionalizzare il turismo sulla costa. Cooperative, associazioni culturali e associazioni d'impresa avranno tempo fino al prossimo 8 giugno per presentare progetti per avere accesso ai fondi pubblici.
"Si tratta di un sostegno concreto al turismo pisano - spiega l'assessore al turismo e commercio Giuseppe Forte - cercando di stimolare azioni che possano rendere attrattiva la nostra città anche nella cosiddetta bassa stagione, ovvero nel periodo invernale quando l'afflusso di turisti fisiologicamente diminuisce".

Bando progetti litorale Pisa
Una spinta in più anche a fronte di risultati comunque soddisfacenti in tempi di crisi e che sono in controtendenza rispetto al resto della Toscana: "Lo dicono le rilevazioni statistiche - afferma Forte - con un aumento del 140% dei pullman turistici al parcheggio di via Pietrasantina, a ridosso di Piazza dei Miracoli, che nel 2011 sono stati oltre 51 mila. Ma anche i dati dell'aeroporto in continua crescita in ogni periodo dell'anno dimostrano la capacità di Pisa di attrarre visitatori". Per questo, conclude Forte, il "nostro bando si propone di offrire occasioni anche nei periodi di bassa stagione, impiegando così al meglio i 105 mila euro che mettiamo a disposizione".

Potrebbe interessarti: http://www.pisatoday.it/cronaca/bando-progetti-litorale-pisa.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/PisaToday/163307690398788




Potrebbe interessarti: http://www.pisatoday.it/cronaca/bando-progetti-litorale-pisa.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/PisaToday/163307690398788






Potrebbe interessarti: http://www.pisatoday.it/cronaca/bando-progetti-litorale-pisa.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/PisaToday/163307690398788



Bando progetti litorale Pisa
Il Comune, attraverso un bando, promuove stanziamenti pubblici per finanziare progetti che rivitalizzino Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone anche nei mesi invernali: c'è tempo fino all'8 giugno per presentare le iniziative


Potrebbe interessarti: http://www.pisatoday.it/cronaca/bando-progetti-litorale-pisa.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/PisaToday/163307690398788

Potrebbe interessarti: http://www.pisatoday.it/cronaca/bando-progetti-litorale-pisa.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/PisaToday/163307690398788

lunedì 14 maggio 2012

Turismo: meglio puntare sull’innovazione!

L’industria italiana del turismo sembra essersi mantenuta stabile nel 2011: otto su dieci sono presenti sul Web, circa il 48% offre sistemi di booking online e il 33,3% è presente sui social network.

Lo sviluppo passa per l’innovazione. In un periodo di temuti cali di consenso e fatturato, delle politiche aziendali capaci di moltiplicare le possibilità per gli utenti – d'incrementare l’offerta piuttosto che ridurla nel nome di più alti ideali di risparmio – potrebbero fungere da àncora di salvezza per molte realtà imprenditoriali. Tale considerazione sembra valere, in particolare, per il settore del turismo, stando a quanto emerge dalla la VII edizione di “Impresa Turismo”, l'indagine di Isnart (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), curata da Flavia Maria Coccia e Giovanni Antonio Cocco e presentata lo scorso 28 marzo presso la sede di Unioncamere a Roma.

Il turismo è un settore economico nel quale l’innovazione non è solo un valore aggiunto ma una precondizione, ancor più che in altri comparti produttivi”, commenta Maurizio Maddaloni, presidente Isnart, nella premessa al rapporto. Questo innanzitutto per “la trasversalità del settore”, che vede convivere “imprese anche molto diverse tra loro” e che obbliga, di conseguenza, a rapportarsi con esigenze sempre nuove da parte dei clienti. Necessario, dunque, il costante ripensamento degli strumenti di comunicazione e dei canali di promozione, per un utenza in fermento. Si tratta di un settore, sottolinea ancora Maddaloni, che deve “interagire con le altre filiere produttive del territorio (da quella dell’agroalimentare e dei prodotti tipici, all’artigianato fino al commercio) creando di continuo nuovi servizi e proposte”. Le imprese turistiche, allora, più delle altre, devono far fronte alla tutela e preservazione del territorio in cui operano, inseguendo gli ideali di sviluppo sostenibile e, più in generale, di Corporate Social Responsability. Ideali, cioè, che solo nell’innovazione possono trovare una piena soddisfazione.

Le imprese turistiche, evidenzia poi nella prefazione al rapporto Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere, “hanno dovuto ricercare soluzioni nuove per gestire questo passaggio difficile, spesso ricorrendo a politiche di pricing o di commercializzazione (tradizionale o on-line) che in molte occasioni hanno permesso loro di riconquistare i mercati stranieri o, comunque, di tenere le posizioni almeno quanto basta per sopperire al calo dei consumi interni”.

I risultati dell’indagine mostrano un’industria che, nel suo complesso, sembra aver retto, tutto sommato, i colpi della crisi, mantenendosi nel 2011 abbastanza stabile sull’anno precedente: -0,2% di camere vendute e un tasso medio di occupazione camere pari al 43,8%. Il comparto alberghiero registra delle condizioni più favorevoli, con un incremento del bilancio annuale di camere vendute del +1,5% e un tasso medio di occupazione del 48,4%. Nell’extralberghiero, invece, la situazione è più complessa, con un bilancio di -2,3% rispetto al 2010 e con un 37,6% di occupazione camere.

Per quanto riguarda le aree prodotto, stabili risultano le vendite in tutte le destinazioni, con un vantaggio, sulla media, delle strutture ricettive presenti nelle città di interesse storico artistico (51,1% di vendita delle camere) e nei laghi (45,9%).
Si rinnovano le politiche di promo commercializzazione. Con riferimento al comparto dell’intermediazione delle vacanze, delle agenzie di viaggio e dei tour operator, oltre il 75% degli operatori utilizza il web per veicolare le proprie proposte (più del 37% delle vendite complessive di pacchetti vacanza passa per questo canale). Oltre il 93% dei tour operator a livello mondiale ha un proprio sito web e circa il 30% è presente anche sui grandi portali di promo commercializzazione. Per vendere pacchetti verso l’Italia, oltre il 28% degli operatori utilizza i propri siti web (soprattutto in Europa, 32,2%, e nei mercati asiatici), mentre si sfruttano anche i grandi portali web soprattutto in Russia (20,5%) e in Cina (23,3%). Resta più tradizionale la commercializzazione dell’Italia sui mercati lontani, come il Brasile (82%), l’India (74,2%) e gli Stati Uniti (71%).
Complessivamente, comunque, il 14,8% delle vendite di pacchetti turistici verso l’Italia sono realizzate on-line, con quote massime in Olanda (25,4%), Giappone (25,5%), Russia (21,9%) e Canada (20,6%).

Per attirare flussi ci si affida anche a nuove politiche di pricing, considerando che, in seguito alla notevole riduzione delle tariffe, si è assistito, lo scorso anno, ad un generale riallineamento. In media, le tariffe applicate per una camera doppia in hotel variano dai 74 euro del primo trimestre 2011 ai 76 euro dell’autunno. Sempre nel settore alberghiero, rispetto al 2010, aumentano gradualmente i prezzi nel primo semestre, per raggiungere il picco del +12% nell’estate 2011 (87 euro in media). Nell’extralberghiero, invece, si registra una riduzione complessiva del prezzo medio applicato pari all’11%, forse per rilanciare le basse performance di vendita. Le tariffe medie variano dai 59 euro del primo trimestre ai 52 euro del quarto.
Veniamo ai dati più interessanti: otto imprese ricettive su dieci sono ormai presenti sul web e circa il 48% permette la prenotazione attraverso i sistemi di booking online. Ben il 33,3% è presente sui social network, quota in forte aumento rispetto all’anno precedente (19,8%), e che sale al 37,3% con riferimento alle strutture alberghiere.

Per contro il 20% delle imprese turistiche non è ancora presente online e più della metà degli operatori utilizza la rete semplicemente come un mezzo per ottenere visibilità, non sfruttandone pienamente le possibilità di acquisto e prenotazione.
Eppure, per gli utenti finali, internet rappresenta un mezzo fondamentale per viaggiare. Il 41% dei clienti presenti nelle strutture ricettive nel 2011 ha sfruttato il web per organizzare il proprio soggiorno, in aumento rispetto al 2010 (35,2%). Tra questi, il 21,4% usa ancora strumenti tradizionali, come la mail per prenotare, l’11,2% utilizza i sistemi di booking online e l’8,4% i grandi portali, soprattutto per gli hotel (9,6%).

Le imprese ricettive che consentono il booking online (47,9%), inoltre, ottengono una media di occupazione camere superiore rispetto alle altre.



Complessivamente, comunque, nel 2011 gli operatori registrano in media 10 punti percentuali in più nelle vendite, soprattutto nei mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre.
Se nel 2008 la quota di strutture che si affidavano al circuito dell’intermediazione organizzata era del 35,1%, nel 2009 del 32,9%, nel 2010 del 30,4%, nel 2011 si rileva un recupero della stessa, che arriva al 34,1%.



Aumentano in parallelo anche i turisti che si affidano agli operatori dei viaggi organizzati: 11,4% nel 2011, contro il 9,8% del 2010, il 9,4% del 2009 e il 9,3% del 2008.
Sia nel 2010 sia nel 2011, inoltre, le imprese ricettive che hanno stretto accordi con gli intermediari di viaggio hanno registrato un’occupazione delle proprie camere superiore a quelle che non vi hanno fatto ricorso e questo è stato vero soprattutto nei mesi di bassa stagione.
Veniamo, infine, al capitolo relativo ai consumi turistici. Si stima che nel 2011 essi siano stati, nelle destinazioni italiane, pari ad un totale di 69,3 miliardi di euro, 42,7 miliardi dei quali spesi dai turisti delle strutture ricettive (61,7%), 26,5 miliardi da quelli che hanno soggiornato in abitazioni private (38,3%). Circa 36,3 miliardi di euro sono state le spese turistiche degli italiani (52,4%), quasi 33 miliardi di euro quelle degli stranieri (47,6%).
Diminuisce del 5,7% la spesa dei turisti che alloggiano nelle strutture ricettive, a causa principalmente del netto calo nei consumi turistici degli italiani (-22,2%), nonostante la crescita della spesa dei turisti stranieri (+15,6%). Cala anche la spesa dei turisti che alloggiano nelle abitazioni private: 16,5 miliardi di euro provengono dal turismo italiano (-2,6% rispetto al 2010) e 10,1 miliardi da quello internazionale (-1,3%).
Nel 2011 si delinea, dunque, una diminuzione complessiva nei consumi dei turisti italiani rispetto al 2010, pari al -14,4%, a fronte di una crescita nei consumi stranieri del +9,9%. Il dato generale parla, allora, di un -4,3% su tutte le spese dei turisti in Italia.
Per quanto riguarda la distribuzione di tali consumi, si nota che solo il 52,7% è stato indirizzato alle imprese direttamente turistiche (33% nelle strutture ricettive, 14,7% nella ristorazione e 5,1% in bar, caffè e pasticcerie). I turisti hanno destinato il 13,7% delle proprie spese alle attività ricreative, culturali e di intrattenimento, il 10,5% al settore agroalimentare, il 10% a quello dell’abbigliamento e delle calzature, l’8,9% alle altre industrie manifatturiere, il 2,1% ai trasporti, infine il 2,1% all’editoria.



Nel 2011 salgono, tuttavia, rispetto al 2010, i consumi nelle imprese ricettive e ristorative (dal 44,6% al 52,7%), grazie principalmente alle maggiori spese direttamente turistiche di coloro che hanno alloggiato in strutture alberghiere (nel 2010 erano pari al 56,1%, nel 2011 addirittura al 68,1%); per questi turisti aumentano anche le spese nell’agroalimentare (dal 5,3% al 5,7%), mentre cala, di conseguenza, la spesa nelle attività ricreative, culturali e di intrattenimento (dal 13,5% al 9,7%) e nell’abbigliamento e calzature (dal 12,2% al 6,4%).
Aumenta parallelamente, anche per coloro che hanno alloggiato in residenze private, l’incidenza dei consumi nella ristorazione (dal 25,2% al 27,9%) e nell’agroalimentare (da 15,3% a 18,1%), a scapito di quelli nelle attività ricreative, culturali e di intrattenimento (dal 24,3% al 20,1%).
Con riferimento, infine, alle aree prodotto, emerge dal report come le città siano destinatarie di ben il 26,8% dei consumi nelle strutture ricettive (a fronte di una percentuale pari al 18,8% dei posti letti disponibili a livello nazionale) e le località termali del 4,1% (con il 3,1% dei posti letto). Minore rendita, invece, rilevata per il comparto balneare che, pur disponendo nel 34% dei posti letto, raccoglie solo il 31,8% delle spese complessive. Negativo il saldo pure per il turismo diretto alla natura (2,7% i consumi, 4,1% i posti letto), alla montagna (12,9% le spese, 13,5% i posti letto), al lago (5,9% i consumi, 6,6% i posti letto) e alle altre località (15,8% le spese, 19,9% i posti letto).

Per sfruttare appieno le potenzialità del territorio, attraverso un turismo moderno e sostenibile, dobbiamo avere il coraggio di ragionare sui nostri punti deboli”, ha sottolineato Dardanello a margine dell’incontro di presentazione. “Tra questi, le infrastrutture, il sostegno al ricorso alle nuove tecnologie, la riduzione del carico fiscale e della burocrazia. Sul fronte del credito, dobbiamo impegnarci a incentivare strumenti finanziari come il credito turistico e promuovere la creazione di fondi di rotazione per le azioni di riqualificazione delle imprese. Senza dimenticare di perseguire una seria politica della formazione, il cui primo obiettivo dovrebbe essere quello di ottenere la scuola di formazione permanente sul turismo, in linea con quanto esiste negli altri Paesi europei. Per far questo, è evidente che dobbiamo accettare la sfida di elaborare una visione strategica del futuro del Paese. E’ – ha concluso – una sfida che possiamo e dobbiamo vincere”.

martedì 8 maggio 2012

Il turismo è rock

Un piano di promozione e servizi per chi verrà ai tre grandi concerti dell'estate fiorentina. In 211 hanno acquistato biglietti a 1.500 euro pagando il “posto vip”

Il turismo è rock. O meglio: il rock porta turismo e soldi. Basti pensare che ben 211 persone hanno acquistato gli altrettanti biglietti per gustare dal palcoscenico il concerto di Madonna, pagando il “posto vip” millecinquecento euro. Verranno a Firenze ma non resteranno un solo giorno, quello del concerto. Faranno turismo e porteranno altri soldi sul territorio. Questa “Estate delle meraviglie” con una lunga serie di super-concerti di grande qualità e richiamo come a Firenze non se ne vedeva da decenni, ha portato la Regione Toscana a riflettere sull’importanza dell’indotto economico portato dalla musica.
Considerando i 100 mila biglietti già venduti per i tre eventi musicali di punta – Bruce Springsteen (10 giugno allo stadio), Madonna (16 giugno allo Stadio) e Radiohead (1 luglio alle Cascine) – e gli altri 20 mila per gli appuntamenti alla cavea del Nuovo Teatro del Maggio, dagli Afterhours il 22 giugno a Damien Rice il 28 luglio, passando per Cris Cornell del 29 giugno, Morrisey l’11 luglio e Alanis Morisette il 20 luglio – l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti ha stipulato un piano di promozione turistica con i due promoetr che hanno messo in piedi questa Estate musicale, Prg e Le Nozze di Figaro, al fine di «aiutare i turisti che verranno a Firenze per i concerti a costruirsi una vacanza in Toscana».


Sono stati realizzati siti internet ad hoc come springsteenafirenze.it, madonnaafirenze.it e radioheadafirenze.it che insieme a quelli ufficiali bitconcerti.it e lenozzedifigaro.it daranno informazioni su musei, alberghi, accoglienza, ricettività, taxi, stazioni, campeggi e tanti altri consigli su come trasformare la permanenza a Firenze in una vacanza completa. Inoltre saranno mandate email a tutti coloro che hanno acquistato un biglietto per un qualsiasi concerto, compresi i 10 mila che verranno dall’estero, con le stesse informazioni, consigli e link utili. «La musica serve al territorio – ha commentato Scaletti – e il rock è un ottimo volano di promozione turistica.

stranieri soddisfatti dell'Italia, critiche per hotel

Sono mediamente soddisfatti gli stranieri che nel 2011 hanno trascorso almeno una notte nel nostro Paese per motivi di turismo. Secondo un'indagine realizzata dalla società Pragma per conto della Banca d'Italia il voto medio di soddisfazione è 8.47 su una scala da 1 a 10. Particolarmente graditi risultano "le città e le opere d'arte" (8.89) e "il paesaggio e l'ambiente naturale" (8.75).


I "pasti e la cucina" (8.53) e "l'accoglienza e la simpatia degli abitanti" (8.38) sembrano anch'essi aver contribuito in maniera determinante alla formulazione di un giudizio positivo, mentre più critici risultano i giudizi espressi in relazione all'organizzazione turistica: "gli alberghi e le strutture ricettive" (8.14), "le informazioni ed i servizi per i turisti" (7.92) e "i prezzi ed il costo della vita" (6.76).

Per quanto riguarda la tipologia di vacanza, i più soddisfatti sono i turisti che hanno trascorso un soggiorno "verde" o enogastronomico, mentre meno soddisfatti sono quelli che hanno voluto fare una vacanza culturale. L'apparente paradosso si spiega facilmente - si legge nell'indagine - evidenziando come coloro che hanno trascorso in Italia una vacanza culturale siano effettivamente quelli che assegnano il voto più alto alle "città ed alle opere d'arte" ma anche quelli che sistematicamente si dichiarano meno soddisfatti di tutte le altre componenti dell'offerta turistica, dagli alberghi al costo della vita, dalle informazione e servizi per i turisti all'accoglienza e simpatia degli abitanti.

In un simile contesto, si rileva come i turisti più soddisfatti siano quelli che hanno trascorso un soggiorno in regioni meno toccati dal turismo internazionale, come il Friuli, l'Umbria e la Sardegna. I meno soddisfatti, specularmente, quelli che si sono recati nelle regioni che ospitano le "capitali" del turismo culturale, cioè Toscana, Lazio e Veneto.



lunedì 7 maggio 2012

Turismo ai tempi del web 2.0

Turismo ai tempi del web 2.0
Il roadshow approda a Lucca
8 maggio, Palazzo Ducale dalle 9.30 alle 13.30. L’incontro è promosso da Regione Toscana, Provincia di Lucca, FST e BTO Educational
La Regione Toscana in collaborazione con la Provincia di Lucca, Fondazione Sistema Toscana e BTO Educational ha organizzato per martedì 8 maggio una mattinata di approfondimento dal titolo "Dal low cost al no cost a Lucca". Il workshop, sesta tappa di un roadshow regionale, ha il duplice obiettivo di promuovere i nuovi strumenti di comunicazione ai tempi di internet e di presentare le opportunità offerte dal portale ufficiale della Regione Toscana www.turismo.intoscana.it. La giornata ad ingresso gratuito previa iscrizione online, si svolgerà presso la Provincia di Lucca, Palazzo Ducale, Sala Accademia I (Piazza Napoleone), dalle 9.30 alle 13.30. Per maggiori info e per iscriversi: http://www.amiando.com/RSlucca2012.html
Tra i relatori della prima parte del workshop, Ivano Fucci, co-founder e marketing manager di Occhi di Ulisse. Ivano, classe 1985, è un appassionato viaggiatore e un grande amante dell'India. Ha cominciato il suo yatra - viaggio in hindi - nel 2007 quando per 6 mesi ha viaggiato in lungo e largo per tutta l'india, usando solo trasporti pubblici e vivendo in famiglie indiane. Ci parlerà di nuovi viaggiatori, dal low cost al no cost. L’intervento di Fucci sarà incentrato sulle nuove forme di turismo che sfruttano le piattaforme tecnologiche presenti sul web. Dal couchsurfing, passando per il car sharing e altre forme di condivisione.

La seconda parte della mattinata è riservata alla presentazione dei vantaggi di turismo.intoscana.it, il portale ufficiale del turismo della Toscana gestito, per conto della Regione, da Fondazione Sistema Toscana. Interverrà Federico Picardi, responsabile Area Innovazione e Sviluppo Fondazione Sistema Toscana. Verrà offerta ai presenti una presentazione dello strumento cardine della promozione dell'offerta di accommodation della Toscana: il sistema di booking online integrato nel portale. Sarà un'ottima occasione per scoprire e/o approfondire le opportunità che offre il portale ufficiale del turismo della Toscana agli operatori della lunga filiera turistico ricettiva della Regione, una per tutte l'intermediazione a costo zero. Coordina il workshop Robert Piattelli, co-founder BTO Educational.
Ingresso libero, registrazione apprezzata http://www.amiando.com/RSlucca2012.html

Per altre info il numero verde 800 974202 oppure scrivere a booking@intoscana.it

Maremma: oasi di pace tra mare e pinete

Tra i parchi secolari attorno a Grosseto alle spiagge sabbiose di Punta Ala, dalle colline selvagge di Castagneto Carducci ai panorami da film di Massa Marittima. Per un tuffo fuori stagione, senza vicini d'ombrellone.

La fascia costiera Toscana in provincia di Grosseto, fra le sue secolari pinete sul mare nasconde alcuni tesori. Un’area protetta dove non si può più piantare neanche un chiodo, tra paesaggi eleganti e verdissimi. Con la possibilità di scegliere tra entroterra e località di mare, oppure prenotare nel capoluogo, base di escursioni in campagna oppure verso il litorale, da scegliere giorno per giorno. In questo caso conviene fermarsi al Grand Hotel Bastiani, che fin dal 1912 unisce l'eleganza e charme ad un ambiente classico. Merito anche della location che lo ospita, all'interno delle Mura Medicee del 16° secolo. L'arredamento rispecchia questo stile: le pareti color crema e le poltroncine in pelle chiara nelle stanze si accompagnano a lampadari con bracci brillanti e specchi decorati.



Partendo da nord e allontanandosi di qualche chilometro dalla costa, ci si muove tra Castagneto Carducci e le spiagge di Donoratico. Le colline sono a ridosso delle famose costiere di Castiglioncello, nella Maremma più selvaggia e rustica, con un litorale che si è guadagnato 10 Bandiere Blu in appena 70 chilometri di costa. Dal 26 al 28 maggio, la Festa della Maremma propone degustazioni, cibi, vini e, in altre date, per tutto maggio, appuntamenti legati a golf, vela, equitazione, artigianato (tutti gli eventi nel sito www.maremmawineshire.it).

domenica 6 maggio 2012

5 Curiose Maxi Tendenze che plasmeranno il futuro del Turismo

Se non avete ancora dato un’occhiata all’ultimo “IHG Tend Report 2012” pubblicato da IHG, vi consiglio di farlo. Grazie a una collaborazione con esperti dell’ospitalità, reporter di viaggio, designer, blogger e scrittori, sono stati individuati 5 maxi tendenze globali che molto probabilmente andranno a plasmare il modo del Turismo nei prossimi anni.

Tendenze spesso curiose, dal sapore ancora utopico e futuristico, fatte di tecnologie applicabili non solo alle cose ma anche alla mente e alla vita quotidiana, che stento per la maggior parte a immaginare all’interno delle nostre strutture alberghiere o degli aeroporti come oggi li conosciamo, ma di cui si possono cogliere piccoli segnali in alcune mode che già riscuotono successo tra i viaggiatori.


Dallo studio ho estrapolato i trend che ho trovato più interessanti, insoliti e stimolanti:

REMAPPING DEI FLUSSI TURISTICI: nel tempo cambiano le mode, i flussi di popolazione e l’economia, e con loro cambia la geografia dei centri urbani. Le piccole città appena fuori dalle grandi capitali iniziano ad apparire più attraenti, moderne e funzionali. In particolare stanno nascendo nuove, grandi comunità intorno agli aeroporti, quelle che già sono chiamate “Aerotropolis”, come le definisce il Prof. John Kasarda dell’Università del Nord Carolina, intorno alle quali sorgeranno case, uffici, industrie e ovviamente hotel pensati espressamente in relazione all’aeroporto.Questo è un fenomeno a cui si sta già assistendo a Dubai o in Sud Corea, ma per capire l’entità del trend basta spostarsi in Cina, dove è pronto un piano di costruzione di 100 nuovi aeroporti entro il 2020, molti dei quali appariranno come veri e propri centri urbani. Entro il 2020, l’82% della popolazione cinese vivrà entro una distanza massima di 90 minuti da un aeroporto.

Impatto sugli hotel: è chiaro che le strutture alberghiere che nasceranno in spazi concepiti intorno agli aeroporti dovranno assumere delle caratteristiche tutte nuove e andare a soddisfare necessità proprie solo di chi parte e arriva. È ipotizzabile che in alcuni paesi anche la vicinanza o meno all’aeroporto cambi di valore rispetto ad oggi.


OASI URBANE – le SPA a PORTATA DI MANO: in ambito remapping si sta sviluppando anche questa tendenza – le grandi e lussuose spa delle lontane destinazioni esotiche (vedi Maldive o Polinesia), si rendono più appetibili per i nuovi clienti in città. Clienti locali, che vi si recano non per soggiorni da migliaia di euro una volta l’anno, ma solo per il weekend o ogni tanto per trattamenti specifici. I clienti che oggi desiderano frequentare la spa, diventano più sensibili al prezzo e alle offerte speciali: secondo il Coyle Hospitality Group’s 2011 Global Spa Report, nell’ultimo anno il 52% dei frequentatori di spa ha approfittato di Groupon.

Impatto sugli hotel: Anche gli hotel dovranno cercare il modo di soddisfare le esigenze di benessere sempre più agognate dai viaggiatori, magari offrendo agli ospiti servizi e prodotti in camera in stile zen. Il classico set di cortesia ad esempio, potrebbe essere rimpiazzato da vere e proprie “esperienze purificanti”, mentre i centri benessere si apriranno sempre più a chi abita in loco con servizi e menù speciali pensati per loro.

BRAIN SPA: allenare la mente, migliorare la creatività, sviluppare il QI. Questa è oggi una delle maggiori preoccupazioni della popolazione globale. Immersi in una realtà in costante cambiamento, sommersi da centinaia di stimoli, ognuno si preoccupa di mantenere la mente pronta e ricettiva, per non restare mai indietro. Ecco perché stanno nascendo le cosiddette “Brain Spa”, luoghi dove prendere parte a seminari o lezioni in ambienti rilassanti e stimolanti per la mente (pensiamo ai TED Talks), mentre guadagnano punti le consolle di allenamento come quelle della Nintendo.Forbes ha dichiarato che il settore delle attività tese al miglioramento del QI, della creatività e dell’energia mentale varrà presto non meno un trilione di dollari.

Impatto sugli hotel: chissà che anche le strutture non debbano prevedere spazi e ambienti più stimolanti, che tengano occupati gli ospiti con giochi e attività pensati per ottimizzare il proprio stato corpo e mente insieme.

NUOVO LUSSO: i beni di lusso non devono necessariamente rimanere accessibili a pochi e relegati nella sfera del supercostoso. Già oggi i viaggiatori privilegiano nuove forme di “lusso” inteso come miglioramento della qualità della vita di tutti i giorni. La possibilità di personalizzare ogni dettagli di un prodotto acquistato, il gusto di avere accesso a cibi e prodotti non più massificati ma artigianali, la crescita di popolarità di ristoranti le cui materie prime provengono da orti urbani “on the roof”, mettono in luce l’esigenza da parte della gente comune di vivere in modo più sano, più ludico, più ritagliato sulle proprie esigenze.

Impatto sugli hotel: le strutture dovranno sviluppare la capacità di intercettare i nuovi desideri dei propri clienti e offrire la possibilità di personalizzare il soggiorno ancor prima dell’arrivo in hotel. Ad esempio, si prevede che presto sarà possibile viaggiare in modo più leggero, avendo la possibilità di ordinare in hotel da menù appositi, abiti e accessori in affitto da indossare a seconda delle occasioni.

INTERNET DELLE COSE: il divario tra reale e digitale va lentamente assottigliandosi. Come abbiamo visto in Cina è già possibile fare la spesa ordinando via smartphone prodotti presenti su semplici cartelloni per poi vedersi recapitare i prodotti “in carne e ossa” direttamente a casa.

Impatto sugli hotel: è possibile che in futuro si potranno ordinare prodotti o servizi già in aereo che poi vengano recapitati in hotel, attraverso l’uso dello smartphone e dei tablet. Allo stesso modo gli ospiti potranno ordinare prodotti brandizzati in hotel che poi troveranno a casa al loro rientro. Per non parlare dell’emergere dei menù digitali con cui ordinare cibi e cocktail in camera da trovare già pronti al proprio arrivo al ristorante. È chiaro che in un contesto di questo tipo la possibilità di avere accesso totale e gratuito a connessioni Wi-Fi super veloci costituirà per l’hotel un forte vantaggio competitivo.

PASSIONE PER IL GIOCO: oggi la fidelizzazione passa attraverso il gioco. L’utente fidelizzato desidera essere intrattenuto partecipando attivamente ad attività ludiche (pensiamo ad esempio al successo ottenuto da Foursquare).

Impatto sugli hotel: già oggi vediamo come il lancio di contest o l’engagement attraverso l’interazione ludica porti agli hotel un seguito folto e attivo.

Come ho detto in apertura, è molto probabile che ci vorranno anni perché alcuni di questi trend trovino espressione anche nel settore alberghiero locale, ma qualcosa si sta già muovendo. Voi che cosa ne pensate? Aggiungereste altre novità a quelle indicate nello studio?

Fonte dati: IHG Tend Report 2012

Formula 1, Toscana sulla ribalta mondiale

“Una grande opportunità per il territorio e un risultato straordinario esser riusciti a portare in Mugello le prove di Formula 1”. Questo il commento dell’assessore al turismo, cultura e commercio Cristina Scaletti che ieri si è recata al Mugello Circuit, nel terzo e ultimo giorno di test tecnici di Formula 1, gli unici che si svolgono a campionato aperto.

“E’ un’occasione che mette la Toscana sulla ribalta mondiale – ha aggiunto l’assessore – visto l’interesse del mondo intero per questo tipo di eventi. Basta pensare al gran numero di media e televisioni straniere accreditate, che rilanciano ovunque, insieme alle prestazioni dei bolidi guidati dai grandi campioni (oggi in pista c’erano anche Alonso e il campione in carica Vettel) su una pista supertecnologica, anche le immagini accattivanti delle colline e del verde del Mugello, valore aggiunto del brand Toscana, in cui il circuito è incastonato”.

L'assessore al turismo dichiara che la Regione Toscana, con l'agenzia Toscana Promozione, sta cercando di inserire il circuito di Scarperia all'interno di un itinerario internazionale di un "turismo dei motori". Questa tipologia di turismo è caratterizzata da un mercato molto vivace non solo in Europa, ma anche in paesi emergenti.
"Peraltro - continua Scaletti riferendosi alla pista del Mugello - è risaputo che i piloti di fama mondiale sono entusiasti di questa pista costruita nel 1974 (e targata Ferrari), tanto che uno di loro ha detto che 10 giri nel Mugello Circuit sono come 1000 a Abu Dhabi”.

Per questo l’assessore Scaletti ha preso contatti anche con i vertici di “Mugello Circuit” e ieri ha incontrato il direttore Paolo Poli, artefice dell’evento che ha fatto venire in Mugello in questi giorni i grandi protagonisti di Formula 1 con le loro affollate scuderie.

“Ma il turismo speedy può essere una leva importante di rilancio anche del turismo slow, quello che va alla scoperta di uno scorcio di Toscana vera, con un’alta qualità di vita e tante attrattive culturali, paesaggistiche, enogastronomiche. E’ una scommessa su cui puntiamo”. Lo dice con convinzione l’assessore regionale che per vivere ha scelto proprio il Mugello.