mercoledì 11 aprile 2012

Pisa e Lucca alleate per il turismo

Le città toscane sui quotidiani inglesi The Guardian e Daily Telegraph

La città di Pisa in bella "vista" sui due principali quotidiani inglesi, The Guardian e Daily Telegraph, grazie alla pubblicità della compagnia Ryanair sul proprio collegamento aereo tra l'aereoporto Galieli e quello di Londra Stansted.
E' il primo risultato dell'operazione di marketing "Pisa & Lucca. La Toscana a portata di mano", che è stata avviata due anni fa con il protocollo d'intesa firmato dai dei due Comuni e la Sat, la società che gestisce lo scalo pisano.
La strategia pisano-lucchese - rivolta soprattutto al mercato inglese - punta anche ai paesi della Spagna e Germania e si propone di presentare le due città come un'unica destinazione turistica, per accrescere le presenze.
L'obiettivo è anche quello di trattenere il piu tempo possibile i turisti nelle due città con la formula "weekend lungo" per avere maggior impatto economico sul territorio: da un indagine della Sat risulta che il 30% del budget di un turista viene speso nelle vicinanze del luogo in cui atterra.

Su questa strada corre l'iniziativa del "press trip", la visita guidata dai giornalisti esteri che si terrà a Pisa e Lucca alla fine di aprile: sei giornalisti (tre spagnoli tre inglesi) appartenenti a testate internazionali selezionati da Ryanair (che offre il vol) effettueranno un soggiorno a Pisa e Lucca con visite guidate e degustazioni per conoscere meglio il territorio.
Molto positivo il commento del sindaco di Pisa, Marco Filippeschi: "Si prova una bella sensazione a trovare su The Guardian e Daily Telegraph, i due principali quotidiani inglesi, la pubblicità dei collegamenti aerei con il nostro aeroporto, segno che l’idea partita da Pisa di unire la promozione turistica di due bellissime città, come la nostra e Lucca, per fare massa critica e attrarre turismo di qualità, si è rivelata buona".
“Cominciamo a toccare con mano i risultati di un lavoro per la promozione turistica congiunta di Pisa e Lucca iniziato un anno fa e figlio di un’intuizione che si sta rivelando molto efficace - sottolinea l'amministratore delegato Sat Gina Giani - ossia che le due città, considerate separatamente, sono due bellissime mete artistiche e storico-culturali, ma messe insieme divengono un’attrattiva di primo livello”

Mystery Tuscany: in viaggio tra misteri e leggende di Toscana

Mystery Tuscany è un progetto di valorizzazione territoriale basato sullo storytelling di leggende e misteri. La Toscana è la regione che tutti sognano di visitare. Il patrimonio artistico inestimabile, i paesaggi incantati e la grande tradizione enogastronomica la rendono una meta in grado di attirare decine di milioni di turisti durante tutto l'anno. Eppure, spesso i suoi visitatori si soffermano sul classico tour Firenza‐Siena‐Pisa, trascurando molte località che offrono punti di vista interessanti sulla storia e la cultura della regione.

Mystery Tuscany, un progetto dall'Associazione Culturale Galgano di Siena
in collaborazione con la Regione Toscana, ambisce a recuperare il patrimonio di storie e leggende regionale per divulgarlo in Italia e all'estero su diversi media. Si tratta di una forma di valorizzazione del territorio basata sullo storytelling che comprende un film documentario, un'applicazione per iPhone, un sito internet e da aprile anche visite guidate in diversi luoghi misteriosi.

Tutto ha avuto inizio nel 2010 con Mystery Tuscany
, un film sospeso tra fiction e documentario in cui una narratrice racconta leggende e segreti di dodici luoghi di Toscana: abbazie senza tetto, castelli infestati, sotterranei maledetti e persino l'isola di Montecristo. Dal film emerge una Toscana che non è solo un luogo geografico, ma anche una terra leggendaria, al pari di quelle create nei grandi romanzi fantastici o d'avventura. Uno stile narrativo e visivo che gli autori, Pantaleone A. Megna e Andrea Mignolo, hanno chiamato travel‐drama. L'applicazione per iPhone arricchisce gli episodi del film con la guida di viaggio e la mappa interattiva e il sito internet collegato, www.mysteryitalia.it, aggiorna continuamente le location del mistero in tutta Italia.

Il Mystery Tuscany Tour

Da aprile sarà possibile per tutti andare a visitare tre dei dodici luoghi del film grazie alla partnership tra l'Associazione Galgano e MyTour, un tour operatore senese, che ha dato vita al Mystery Tuscany Tour. Si tratta di una visita guidata sui generis che offre anche il pretesto per approfondire aspetti della storia e cultura toscana.

MT_San-Galgano_Abbazia_1Il tour inizia a Volterra, dove si scoprono le formule magiche usate dalle prime streghe. Custodi di antichi rituali etruschi, i loro incantesimi erano in grado di provocare amore, odio e scavare nelle profondità dell'animo umano. Tra Volterra e la stregoneria esiste un rapporto secolare. Basti pensare che in città esiste Via delle Streghe e che un masso appena fuori le mura segnava il punto di incontro per i Saba del sabato delle cosiddette streghe di Mandriga.

Il tour prosegue a Chiusdino sulle tracce del santo cavaliere Galgano Guidotti e la sua spada nella roccia, conservata da 800 anni nella Rotonda di Montesiepi. Gli appassionati del ciclo di Re Artù potranno scoprire che forse l'origine di questo mito proviene proprio dal cuore della Toscana. Cavaliere violento e poi santo, Galgano Guidotti anticipa e segna in maniera indelebile l’immaginario cavalleresco di tutta Europa. La sua abbazia, poi, a pochi passi dalla Rotonda, è un luogo magico con l’infinito del cielo al posto del tetto.

Come scrive Sergio Costanzo, tra i maggiori studiosi del sito, La Rotonda e l'Abbazia parlano la lingua dei maestri costruttori medievali. La perfezione del creato si rifletteva nella costruzione di tutti gli edifici sacri del tempo, ma qui assume una forma quasi archetipica. La Rotonda racchiude nella sua struttura le due più famose costanti matematiche: il Pi Greco e la costante di Fidia, o Numero Aureo. L'abbazia invece, attraverso una complessa manipolazione dell'ambiente naturale, è stata edificata per essere una Gerusalemme celeste in terra toscana.

Galgano Guidotti svilupperà in pochissimo tempo un culto molto seguito
. Diviene santo dopo solo quattro anni dalla sua morte e intorno alla sua figura si formerà una folta comunità. Persino l'imperatore Federico Barbarossa verrà a rendergli omaggio davanti alla sua spada. Eppure dopo poco tempo la sua spinta innovatrice e pacifista si affievolirà. I monaci cistercensi, che si erano dichiarati sui successori, abbandoneranno il luogo per trasferirsi in centro a Siena. L’abbazia perderà il suo prestigio fino a diventare addirittura un magazzino agricolo. Il piombo che ne rivestiva la struttura sarà rivenduto per ricavararne delle armi, portando il tetto, ormai privo di sostegno, a crollare. Da allora, Galgano sarà soprannominato il santuccio.

MT_Volterra1Nell’immaginario del tempo si dà sempre più spazio alla figura di Re Artù, Quale legame esiste tra i due? Galgano conficca una spada per farne una croce da adorare, Artù la estrae per ergerla a fondamento del suo regno. Tuttavia, se è vero che Artù è stato solo un personaggio di fantasia, di Galgano abbiamo un importante documento storico che ne testimonia l'esistenza: le carte del processo di canonizzazione conservate negli Archivi Vaticani. Analisi scientifiche sulla spada hanno poi dimostrato che si tratta di un esemplare del XII secolo. Infine, è un caso che uno dei cavalieri della tavola rotonda si chiamasse Galvano?

Ultima tappa è Monteriggioni, la corona d'Italia
, dove nottetempo si può sentire il lamento struggente di uno spirito angosciato da un dolore che il tempo non sembra lenire. Secondo alcuni si tratta del Capitano Giovannino Zeti, protagonista di un fatto storico cruciale che ha segnato la fine dell'epoca comunale. E’ il 1554, le truppe fiorentine assediano Monteriggioni. Un colpo di cannone distrugge un pozzo, rendendo inservibili le risorse d’acqua. Seguono ore frenetiche; spetta al Capitano Zeti decidere se Monteriggioni dovrà arrendersi o continuare a combattere. Zeti sceglierà di arrendersi, ma la sua decisione si porta dietro la macchia del dubbio più infame: il tradimento. I partecipanti potranno concludere il tour camminando sulle splendide mura della città, che portarono Dante a scrivere nella Divina Commedia: Monteriggioni di torri si corona.

GALGANO PRODUCTIONS

Galgano Productions è una casa di produzione multimediale specializzata in Place Entertainment basata a Siena.

lunedì 2 aprile 2012

Il turismo corre sul web: il 41% prenota online

Il turismo tiene, nonostante la crisi. Diminuiscono i consumi degli italiani, mentre cresce la spesa degli stranieri nel nostro Paese. E, soprattutto, si rafforza sempre di più il ruolo di internet come strumento di connessione tra strutture ricettive e ospiti, dalle prenotazioni online ai social network. È questo, in sintesi, lo scenario che emerge da Impresa Turismo 2012, il rapporto sul settore presentato oggi a Roma e realizzato da Isnart-Unioncamere.
La forza del web: il 41% dei turisti prenota online
Otto imprese turistiche su dieci sono attive sul web e circa il 48% del totale permette la prenotazione attraverso il booking online. Un terzo degli operatori è presente sui social network, quota in notevole aumento rispetto al 2010 (19,8%) con punte del 37,7% per gli hotel. Internet, inoltre, dà una spinta in più, visto che le imprese che consentono prenotazioni dal sito hanno ottenuto un'occupazione camere superiore, in media, del 10% rispetto alle altre. A testimoniare la forza del web è anche il dato relativo al comportamento dei turisti: il 41% della clientela presente nelle strutture ricettive italiane ha infatti utilizzato internet come modalità di organizzazione e/o prenotazione del soggiorno, in crescita rispetto al 35,2% dell'anno precedente.
Saldo stabile per le camere vendute, in calo i consumi
In generale, conferma il rapporto Unioncamere, il settore del turismo ha tenuto nel 2011, attenstandosi su un saldo stabile, con un -0,2% per le camere vendute ed una media pari al 43,8% per il tasso di occupazione. A reggere di più è stato il comparto alberghiero, cresciuto dell'1,5% con un tasso del 48,4%, mentre l'extralberghiero ha subito un calo del 2,3%, fermandosi al 37,6% per l'occupazione. Sul fronte dei consumi turistici, si registra invece una riduzione complessiva del 4,3%, spinta verso il basso dai turisti italiani, che hanno stretto la cinghia, spendendo il 14,4% in meno rispetto al 2010. Hanno consumato il 9,9% in più, invece, gli stranieri, con olandesi, francesi e statunitensi che hanno accresciuto la propria spesa media giornaliera, al contrario di tedeschi e inglesi.
Gnudi: il settore turistico dovrà riuscire a intercettare i nuovi flussi «Il settore turistico, nei prossimi anni, dovrà essere capace di adeguarsi per intercettare i nuovi flussi di turisti in arrivo. Paesi come Germania e Stati Uniti rappresentavano nel 2000 il 25% del turismo, ma fra 10 anni saranno al 7%, mentre la Cina salirà al 16%». A dirlo è stato il ministro al Turismo, agli Affari regionali e allo Sport, Piero Gnudi, intervenuto stamattina alla presentazione del rapporto, sottolineando come «il turismo abbia un grande impatto sul Pil, ma in questi anni è stato sempre un po' considerato come la Cenerentola delle attività economiche». Per Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere «per sfruttare appieno le potenzialità del territorio bisogna superare i nostri punti deboli», come «le infrastrtture, il sostegno alle nuove tecnologie, la riduzione del carico fiscale e la burocrazia».