venerdì 29 marzo 2013

Pasqua in Toscana, il doppio volto del turismo. E’ boom dell’online ma c’è pessimismo tra gli albergatori

Dimenticarsi dei turisti con lo zaino in spalla e macchina fotografica al collo. Oggi i visitatori sono armati di tablet, smartphone e prenotano sempre più sull’online. Lo dice uno studio di settore di Tripadvisor che incorona la Toscana come una delle regioni più cliccate e ricercate sul web. +18%, è questa la previsione rispetto al 2012 che ha elaborato il portale di viaggi, evidenziando come il turismo 2.0 sia diventato una consuetudine: quasi 4 italiani su 5 ormai prenotano le vacanze online. Una Pasqua tutta rose e fiori dunque per gli operatori turistici toscani? «Non siamo messi bene -  risponde Gianni Masoni, coordinatore regionale per il settore turismo della Confesercenti -. I dati di Tripadvisor non è detto che trovino conferma poi nelle nostre strutture ricettive dove, invece, i nostri studi pronosticano una flessione per quanto riguarda i pernottamenti di circa il 2-3% rispetto all’anno scorso».

La crisi tiene a casa i turisti I problemi, per il settore turistico toscano, sono noti orami da tempo. I redditi in calo nel Bel Paese tengono a casa molti visitatori italiani. Se a questo si aggiunge anche l’instabilità del meteo, le previsioni non possono essere ottimistiche secondo Confesercenti Toscana. «Le nostre strutture ricettive – aggiunge Masoni – si stanno muovendo in questo contesto cercando di abbassare i prezzi e di venire incontro alle esigenze della domanda. Sagre, eventi enogastronomici (leggi), escursionistica, offerte termali e “Il Portale” (link) sviluppato dalla Regione Toscana possono essere un input che può dare un appeal positivo all’offerta turistica regionale. Ma finchè non ripartirà il motore dell’economia, il contesto in cui le strutture ricettive si dovranno muovere sarà sempre complicato. La ciambella di salvataggio, durante la scorsa Pasqua – conclude Masoni – ce la fornirono i visitatori straneri. Speriamo che anche nel 2013 che viene dall’estero possa darci una boccata di ossigeno».

Turismo in Toscana formato 2.0 «Il web è diventato fondamentale nelle decisioni dei turisti, soprattutto per un confronto sul rapporto qualita'/prezzo. Essere presente sul rete e' una precisa scelta di strategia economica e di marketing», ha detto ieri l’assessore regionale al turismo Cristina Scaletti intervenendo alla sessione di Internet Better Tuscany, il convegno sul turismo 2.0 organizzato da Regione Toscana, Toscana Promozione e Fondazione Sistema Toscana all'auditorium di Sant'Apollonia. Oggi la prenotazione delle vacanze avviene online per il 78% dei turisti nazionali. Tra i canali preferiti in rete ci sono proprio le agenzie di viaggio sulla rete (41%) e i siti web delle strutture ricettive (22%). Anche per Trivago Firenze è la meta più attrattiva per gli italiani a Pasqua, subito dopo Roma trainata dall'effetto del nuovo Papato. Tra le prime dieci mete più cliccate anche Siena, a conferma di una Toscana che si afferma come regione più cercata sul web. Abbattuto il muro del digital divide, dunque, la sfida per il settore ricettivo toscano sarà portare tutto questo ad effettiva, e soprattutto economica, concretizzazione.
FONTE: http://www.agenziaimpress.it

giovedì 28 marzo 2013

Toscana meta più ricercata sul web

La Toscana è la meta più ricercata sul web per le vacanze di Pasqua. Secondo Tripadvisor gli utenti nazionali ricercano la Toscana il 18 per cento di più dell’anno scorso. E quasi 4 italiani su 5 ormai prenotano le vacanze online. Anche per Trivago Firenze è la meta più attrattiva per gli italiani a Pasqua, subito dopo Roma trainata dall’effetto del nuovo papato. Tra le prime dieci mete più cliccate anche Siena.

Firenze meta top per Pasqua

In cima alle destinazioni più ricercate dagli italiani: richieste anche Siena e Pisa

C’è anche Firenze in cima alla lista delle destinazioni più ricercate dagli italiani per le vacanze di Pasqua. Secondo i dati dell’osservatorio del portale Trivago.it il capoluogo toscano è secondo solo a Roma come meta ideale per un breve soggiorno pasquale, che quest’anno la maggior parte degli italiani trascorrerà senza uscire dai confini nazionali, con un tempo di pernottamento medio di 4-5 giorni.

Firenze non è però l’unica meta toscana in cima ai desideri dei viaggiatori: nella top ten italiana infatti, emerge anche Siena, in salita rispetto allo scorso anno e Pisa, seconda meta preferita dall’estero subito dopo Firenze, in quarta posizione nella classifica internazionale e new entry rispetto la classifica dell’anno scorso. “Normalmente la Toscana viene ricercata dal mercato estero appunto come prodotto “Toscana”, così come le singole città Firenze, Pisa e Siena, quest’ultima preferita dagli italiani rispetto a Pisa. In salita quest’anno anche le destinazioni termali come Saturnia” spiega Giulia Eremita di Trivago Italia.

Secondo i dati di Trivago, che rileva la media dei prezzi per camera doppia standard sulla base delle richieste di prezzo, se una camera a Firenze nel periodo di Pasqua costerà in media 133 euro, Siena 110, Pisa con 73 euro per doppia a notte sarà tra le più economiche della Toscana.
FONTE: http://www.intoscana.it

mercoledì 27 marzo 2013

Per Pasqua Toscana meta più ricercata sul web

La Toscana è una delle regioni che più ha creduto e investito nella promozione via web, e i risultati li conferma Tripadvisor in uno studio di settore pubblicato pochi giorni addietro sulle abitudini turistiche degli italiani. Confrontando il periodo pasquale 2012 con lo stesso periodo del 2013, gli utenti nazionali ricercano la Toscana il 18 per cento di più dell’anno scorso. E quasi 4 italiani su 5 ormai prenotano le vacanze online. Non solo una tendenza, ma una consuetudine: la prenotazione delle vacanze avviene online per il 78 per cento dei turisti nazionali. Tra i canali preferiti in rete ci sono proprio le agenzie di viaggio sulla rete (41 per cento) e i siti web delle strutture ricettive (22 per cento). Anche per Trivago Firenze è la meta più attrattiva per gli italiani a Pasqua, subito dopo Roma trainata dall’effetto del nuovo papato. Tra le prime dieci mete più cliccate anche Siena, a conferma di una Toscana forte e agguerrita che si fa preferire rispetto ad altre mete.

“Con i social network abbiamo lavorato attivamente per costruire un contatto diretto e costante; e per attirare un pubblico sempre più vasto”, ha affermato l’assessore regionale al turismo Cristina Scaletti intervenendo stamani alla sessione di Internet Better Tuscany, il convegno sul turismo 2.0 organizzato da Regione Toscana, Toscana Promozione e Fondazione Sistema Toscana all’auditorium di S. Apollonia. “Il web – ha detto ancora – è diventato fondamentale nelle decisioni dei turisti, soprattutto per un confronto sul rapporto qualità/prezzo. Essere presente sul rete è una precisa scelta di strategia economica e di marketing. Oggi abbiamo la piattaforma necessaria e siamo diventati un brand unico conosciuto nel mondo. Con un investimento molto sostenibile, in linea con un sensibile abbassamento dei costi imposto dalla crisi economica, cogliamo i frutti di questo lavoro”.

I numeri delle visite sul portale regionale del turismo, che sarà presto leggibile anche in tedesco, cinese, russo e portoghese, sono incoraggianti. Come i dati dei social collegati al sito, dai blog ai profili. “La nostra è un’attività di promozione nuova – ha aggiunto l’assessore Scaletti – che segue le tendenze del mercato e le anticipa, guadagnandosi attenzione a livello internazionale. La Toscana all’estero è apprezzata, e ciò dipende anche dal fatto che ormai all’estero è il web il luogo in cui si guarda e si sceglie. Siamo stati tra i primi a capire questa tendenza e le potenzialità di una promozione specifica. Ora, con l’esperienza acquisita, dobbiamo lavorare sul mercato nazionale, su cui concentreremo la prossima campagna promozionale. Il messaggio è chiaro: venite in Toscana perché è vicina e ha un rapporto qualità-prezzo conveniente e adeguato alle emozioni che sapremo offrirvi”.

Una promozione unitaria ed efficace delle iniziative, è stata la conclusione dell’assessore, raggiunta in collaborazione stretta e diretta con gli imprenditori turistici, che avranno un ruolo di primo piano nella messa a punto della nuova offerta. “In questa stagione – ha concluso Scaletti – abbiamo ancor di più il compito di lavorare uniti per mantenere i risultati raggiunti e aumentare l’appeal sul mercato interno; i segnali dicono che gli italiani sceglieranno meno estero e più mete interne Noi saremo in prima fila come meta tra le più apprezzate, anche dal mercato europeo”.
FONTE: http://www.valtiberinainforma.it

venerdì 15 marzo 2013

In Toscana il turismo enologico traina i resort di lusso

Il loro numero aumenta di giorno in giorno: nella sola Toscana, terra dalla spiccata vocazione per vino e ospitalità, i wine resort sono arrivati a quota 65, di cui una quindicina di super lusso, come "certifica" una recente indagine fatta dal Centro studi turistici (Cst) di Firenze per conto dell'agenzia regionale Toscana Promozione. Quelle censite da Cst sono aziende vinicole dotate di strutture ricettive «in cui è possibile vivere un'esperienza eno-turistica in maniera esclusiva e personalizzata», o anche strutture ricettive che hanno affiancato all'ospitalità una consistente produzione vinicola. Tutte hanno un sito web che offre degustazioni e visite dei vigneti o delle cantine.
Il numero di wine resort fa della Toscana una delle destinazioni internazionali del turismo del vino di fascia alta. «Per adesso non rappresenta tanto un elemento per attrarre clienti, come è ad esempio il golf, quanto un canale prezioso per offrire loro un'esperienza unica e aumentare la fedeltà», afferma Simone Pallesi, amministratore delegato di Castiglion del Bosco, il luxury wine resort di Massimo Ferragamo, presidente della Ferragamo Usa, nella terra del Brunello di Montalcino (Siena), che abbraccia 1.800 ettari di cui 63 a vigneto e 380 a seminativo, per un fatturato 2012 di 11,3 milioni. Dal 2003 a oggi Ferragamo ha investito un centinaio di milioni per creare una struttura assolutamente esclusiva – hotel con 23 suite e nove ville con piscina privata – dotata di campo da golf a 18 buche progettato dall'architetto Tom Weiskopf (la 19ª buca è la Brunello hole in mezzo alle vigne). E oggi può contare un patrimonio netto contabile di 100 milioni e un debito di una trentina di milioni a lunga scadenza «coerente con i tempi attesi di ritorno dell'investimento», spiega Pallesi.

«La verità – aggiunge l'ad – è che questo tipo di strutture non possono avere un leverage come quello precedente al 2008», e che «è sbagliato ragionare su un ritorno economico più o meno immediato: la cosa importante è renderle sostenibili con il flusso di cassa». Il risultato dovrebbe essere centrato quest'anno, col decollo della struttura dopo la revisione del modello di business (sono state abolite le membership che davano diritto ai sottoscrittori di usare le ville per alcune settimane all'anno).

Ma l'investimento in un wine resort di lusso è considerato a lungo-lunghissimo termine anche da chi può far leva su una gestione familiare e ha diluito nel tempo gli esborsi, arricchendo progressivamente la proprietà. È il caso del Falconiere, il wine resort di Cortona (Arezzo), 22 camere di charme e 22 ettari di vigneto Sangiovese e Trebbiano in una tenuta di una sessantina, che è sul mercato dal 1989 e che è condotto in prima persona da Riccardo e Silvia Baracchi. «In una struttura come questa non si finisce mai di investire – spiega Silvia Baracchi – perché andiamo avanti per step: c'è sempre bisogno di aggiornarsi, di migliorarsi, di aggiungere un ettaro di vigneto». Dodici anni fa è stata realizzata la cantina, che ha permesso di produrre un ventaglio di vini di qualità e di «far conoscere a visitatori che poco sanno del settore il lavoro che qui si svolge». Un appeal importante per la scelta della vacanza, aggiunge Silvia Baracchi, anche se il giudizio è netto: «Pensare oggi, da zero, a realizzare un wine resort mi sembra un obiettivo alla portata solo di grandi investitori».
FONTE: http://www.casa24.ilsole24ore.com/

giovedì 7 marzo 2013

TripAdvisor: viaggi, 4 italiani su 5 prenotano online

TripAdvisor, il più grande sito di recensioni di viaggio al mondo, ha annunciato oggi i risultati del più grande sondaggio al mondo su strutture ricettive e  viaggiatori¹: il TripBarometer di TripAdvisor. Questo studio, condotto per TripAdvisor


dall’istituto di ricerca indipendente StrategyOne, divisione di Edelman Berland, sarà semestrale e riporterà le principali tendenze dell’industria del turismo e dell’ospitalità secondo più di 35.000 viaggiatori e albergatori in tutto il mondo, dei quali 4.911 sono italiani. I risultati del TripBarometer sottolineano i trend a livello nazionale, e globale nel settore dei viaggi e rivelano le previsioni sulle prospettive economiche, i piani di viaggio, le modalità di prenotazione e le aspettative dei viaggiatori. I risultati del report dimostrano che le strutture ricettive italiane, come quelle europee, sono le meno ottimiste sulle prospettive di business nel 2013, mentre il 68% dei viaggiatori italiani pianifica di spendere la stessa cifra o anche di più rispetto all’anno scorso per i propri viaggi.

Quasi 4 italiani su 5 prenotano le vacanze online  - Non solo un trend ma ormai una consuetudine: la prenotazione delle vacanze avviene online per il 78% degli italiani. Trai canali preferiti in rete, le agenzie di viaggio online (41%) e i siti delle strutture ricettive (22%). Tra chi invece preferisce altri metodi per riservare la propria vacanza, il 12% opta per telefonare direttamente alla struttura ricettiva mentre l’8% si affida alle agenzie di viaggio.

Il passaparola diventa ancor più potente se online - L’87% dei viaggiatori italiani utilizza i siti di recensioni di viaggio quando ricerca e pianifica il proprio viaggio, segnando una tendenza più forte rispetto ai viaggiatori europei (76%) e alla media mondiale (69%). Le tre fonti di informazione più usate dagli italiani sono tutte online.

venerdì 1 marzo 2013

Vino e turismo: la Toscana si rilancia così

Gli addetti ai lavori la chiamano economia del bello: sfruttare elementi come vino e cibo, ma anche arte, artigianato e paesaggio. Questa la strada scelta della Toscana, che decide di puntare sulle caratteristiche della Regione cercando di superare la crisi economica in atto.

Le condizioni di partenza non sono totalmente negative: è vero che il 2012 è stato anno negativo per il turismo toscano, ma la regione rimane lo stesso una delle mete più cercate, tramite Google e siti specializzati.

Allora, le autorità vogliono rilanciarsi: addio all'immagine di territorio d'élite, solo per ricchi, avanti una nuova Toscana, moderna giovane. A tale scopo, Toscana Promozione (agenzia regionale) avrà a disposizione due milioni e tre anni di tempo: obiettivo, creare e studiare pacchetti turistici diretti ad italiani e non.

Ruolo di primo piano anche per la rete: ecco allora il nuovo sito toscanaevents.it, che proporrà eventi musico-turistici, sfruttando testimonial come Jovanotti.

E, nel meccanismo toscano, ruolo di primo piano ha il vino. In base alle ultime statistiche, nel 2012 l'export toscano ha raggiunto quota 700 milioni, +7% rispetto al 2011. Non solo quantità, ma anche qualità: il 72% del vino oltreconfine è DOP, come il Brunello di Montalcino, il Montepulciano, il Chianti Classico.

L'obiettivo è allora conquistare i mercati come Cina, Corea e Brasile, esaltando al massimo eventi come Toscana Promozione: avvenuto recentemente, ha portato a Firenze 211 buyer stranieri di 36 Paesi, che si sono incontrati con 288 produttori toscani al Buy Wine.

A riassumere il tutto, Maurizio di Robilant, fondatore e presidente di RobilantAssociati, società di brand advisory e strategic design che ha appena firmato il restyling del marchio del vino Gallo Nero-Chianti Classico: " La Toscana ha un ruolo centrale nel rappresentare le eccellenze italiane, ma questo suo ruolo potrebbe essere certamente sfruttato meglio: investimenti, ma soprattutto coordinamento potrebbero permettere di massimizzare le opportunità, spesso disperse in tante iniziative scollegate tra loro".